Lo hanno fatto in Polonia e sono state denunciate, rischiano fino a due anni di carcere per “offesa al sentimento religioso”- blasfemia. La Madonna con bambino ritratta con un’aureola arcobaleno, è diventata il simbolo dell’attivismo LGBT polacco contro l’omofobia della chiesa cattolica e del governo polacco, nel paese più omotransfobico d’Europa. La seconda udienza del caso “Rainbow Mary” si è conclusa il 17 febbraio, ma non c’è ancora un verdetto: “La decisione del Tribunale è stata posticipata al 2 marzo ”
L’icona sacra nel concetto di madre universale dell’uomo che andrà sulla croce per espiare i peccati del mondo, non è forse l’essenza stessa della comprensione del genere umano, della protezione del sollevamento dalle sofferenze umane?..
“Non sono d’accordo nel definire l’orientamento sessuale o l’identità di genere di qualcuno un peccato”, ha dichiarato Joanna Gzyra che insieme a Anna Prus e Elżbieta Podleśna hanno diffuso l’immagine della “Madonna arcobaleno. Prus ha dedicato il suo intervento agli adolescenti vittime di discriminazioni: “Per me, gli eroi sono quegli adolescenti LGBT che hanno il coraggio di uscire di casa e talvolta di non tornarci. Mi piacerebbe vivere il momento in cui non dovranno usare questo eroismo in questo modo, perché non ne avranno bisogno”.
“Sappiamo che la bandiera arcobaleno è un simbolo per tutti, ma recentemente ci sono cose peggiori che succedono in Polonia e riguardano l’esclusione e l’incitazione all’odio verso le persone transgender”, afferma Prus.
Secondo un report di Kampania Przeciw Homofobii (Campagna contro l’omofobia) a causa delle pressioni sociali, politiche e delle continue discriminazioni, il 63% degli adolescenti polacchi che si riconoscono non binari, gay, lesbiche, transgender o queer soffrono di depressione e rischiano il suicidio.
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