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PortaRomana

Il Tevere non sarebbe il Tevere se il Nera non gli desse da bevere, recita un antico detto. Il flusso costante delle acque del Nera che presso Orte confluiscono nel Tevere garantisce da sempre la portata del “biondo fiume”. La citazione per il 7° fiume d’Italia per portata non è solo geografica ma storica, è sulle sponde del ricco Tevere che si sviluppa Roma. Su quelle del Nera, Terni. E la storia del Velino che precipita nel Nera presso Terni formando la spettacolare cascata delle Marmore è quella del 271 a.C. quando fu realizzato il Cavo Curiano. Un taglio sulla costa rocciosa che libera la soprastante piana reatina da ristagni e paludi e successivamente nel 1601, col nuovo canale “Clementino”; poi  il nuovo taglio diagonale sul secondo balzo della Cascata che devia  parte dell’acqua in caduta  e risolve definitivamente la tracimazione del Velino nella conca Ternana dove anche il Nera con la sua portata tumultuosa contribuiva.  Un’operazione durata circa duemila anni, la prima grande operazione di ecologia che la storia ricordi ma anche di tensioni tra Terni e Rieti per l’assestamento del selvatico scenario idrogeologico; bonificare paludi e liberarsi dalla malaria.

Non sorprende dunque che nell’immaginario della popolazione dell’epoca medievale,  l’insalubre aria che mieteva vittime venisse identificata con il male e un mostro d’acqua. La cui soluzione era uccidere la fera. Addomesticarla.  Prima del Chinino di Stato (1895) .

iLdrago della leggenda ternana aveva per nome Thyrus  o Tiro ed è riportato   sullo stemma della città di Terni con le sembianze di un drago alato con zampe e coda uncinata, una viverna, nello specifico, termine che etimologicamente è l’adattamento del latino vipera. La creatura alata, contrapposta alle creature terrestri, era un simbolo di sovvertimento politico, l’ascesa di nuovi poteri, di casate verso poteri saldi. Pertanto vediamo spesso il drago combattere contro i leoni o gli orsi, ma IL drago è anche l’emblema dei “ghibellini dello svevo Federico II” (e meglio l’aquila rossa che artiglia un drago è l’appropriazione pontificia del simbolo peculiare dell’Impero).

Quello della leggenda pare infestasse i terreni di “Porta Romana” (lo stallo d’accesso da Roma dalla via Flaminia  e dunque “corridoio” della romanità antica e poi Pontificio ). Sconfitto come narra la legenda da un giovane della casata Cittadini (poi Cittadini Cesi) divenne il simbolo della città. Una volta bonificata l’area i Cittadini è scritto che ne divennero proprietari  (in via Roma tuttora esiste Palazzo Cittadini). Nei fatti, indagando nelle trame storiche dell’epoca, a cui si mescolano i racconti orali delle leggende, tra la dominazione dei Longobardi (Ducato di Spoleto), e la ribellione allo Stato Pontificio, “alcune famiglie tra cui i Cittadini si sottomisero spontaneamente a Federico II assieme alla nobiltà di origine germanica di Terni”.

Dell’antica e potente famiglia di Terni  sempre in ascesa, fregiata anche del titolo marchionale si sa anche di un capostitipite che spronò i ternani a dare battaglia ai reatini che si erano insignoriti del Castello sulla Cascata delle Marmore, e riconquistare il dominio delle acque del Velino. L’indagine sulle dispute storiche e ambientali spiegano il fondamento della leggenda, il comune libero che si batte per il dominio sulla conca, il partito ghibellino contro l’annessione allo stato pontificio, la bonifica ambientale: il Drago e il fiume che dettero le insegne a Terni.

Perchè poi dal Tiro, raffigurato nell’opera scultorea come la vediamo ancora oggi collocata a Palazzo Spada, si sia passati al drago alato dell’araldica dello stemma comunale della città di Terni, lo spiega la critica d’arte Eleonora Belli in Il Drago per Terni |Thyrus l’emblema della città entro la fine del 2023 Dallo scitale al Thyrus in 3D

Il Drago per Terni |Thyrus l’emblema della città entro la fine del 2023

Cover Scitale Bestiario Medievale

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fonti

Enciclopedia storico-nobiliare di Vittorio Spreti.

https://www.researchgate.net/publication/276227665_LA_MALARIA_IN_UMBRIA_TRA_STORIA_E_LEGGENDA

https://it.wikipedia.org/wiki/Dragohttps://www.federico2sveviaumbria.it/2019/09/04/il-territorio-di-terni-e-federico-ii/

 

Il Nera. O la Nera (around the incomplete work) |Prima del Chinino il Dragoultima modifica: 2023-05-20T15:49:17+02:00da Dizzly