Dal web
Torino, 1786: nasce una tradizione italiana che ha conquistato il mondo.
Quel rituale social dell’aperitivo che tanto amiamo ha una data di nascita ben precisa e un padre con nome e cognome. Mentre oggi lo diamo per scontato, tutto è iniziato con un’intuizione geniale.
Antonio Carpano, un liquorista torinese, trasformò per sempre le abitudini degli italiani quando inventò il Vermouth – un vino bianco aromatizzato con oltre 30 erbe e spezie diverse.
Il successo fu così immediato che il suo negozio dovette rimanere aperto 24 ore su 24 per soddisfare la richiesta. Da una semplice bevanda nacque quello che conosciamo oggi come rito dell’aperitivo.
Quindi la prossima volta che alzi il bicchiere prima di cena, stai partecipando a una tradizione che ha più di 230 anni di storia. Un’idea nata a Torino che ha cambiato per sempre il modo in cui gli italiani socializzano.
******
Mi piace fare l’aperitivo anche se analcolico. Spizzicare chiacchierando in compagnia.
ciao carissima, ti va un apericena??
Ciao Ottavio buona settimana 🙂
Il mio compagno ed io lo ‘pratichiamo’ da oltre 20 anni. Lui, da buon veneto, non fa mai mancare un prosecchino con stuzzichino ad hoc. Non serve andare al bar. Ciaoo
Certamente ogni tanto ci sta bene 🙂
buonissima domenica a te. sempre carino leggerti.
un abbraccio ed un bacio
Ciao Ezio grazie.
Buon inizio settimana.
Un abbraccio 🙂
ciao carissima, un aperitivo per un augurio di buon weekend
Grazie buon weekend 🙂
Queste sono “invenzioni” storiche! Solo chi le ha vissute può parlarne e…descriverle. Oggi il nome “Carpano” a un giovane non dice nulla eppure…quanti aperitivi ha provato?
Bella giornata carissima Donnie.
Quante cose interessanti si sono persi i giovani.
Buona serata 🙂
Ciao cara, apprendo da questo post la storia dell’aperitivo e ne sono contento, perché le intuizioni geniali di singoli individui poi ci arricchiscono e ci rendono la vita più leggera, a parte che amo il Vermouth. Ma poi ci sono per estensione anche gli aperitivi analcolici, insomma c’è un mondo di scelta, fino all’apericena molto di moda, che sarebbe una cena in piedi ma molto più leggera e giovanile dove si socializza alla grande…salutissimi e bacioni, buon weekend
Ciao Ottavio è stato interessante la scoperta dell’aperitivo.
Un pizzico di storia con leggerezza.
Buona serata e buon inizio settimana 🙂
ciao Dona! brava! mi hai anticipato, è un post stile i miei post e l’avrei fatto prima o poi ma tu sei giunta prima e meriti i miei complimenti. Amo fare gli aperitivi, piu’ delle cene. Non so se ci sono zone d’ italia dove l’aperitivo è piu’ usato o meno. Qui nei dintorni di milano è un rito da sempre e spesso confonde pensando che fosse nato qui nella città meneghina l’aperitivo. Anche il Veneto non scherza, comunque.
BUon weekend a te, immaginando d’esser a Piazza Castello a Torino a brindare io e te per festeggiare il vermouth
Ciao Ezio grazie.
Scorrendo qua e là ho letto questo articolo e mi ha incuriosito, non conoscevo la storia degli aperitivi.
Qualche volta mi è capitato farlo fuori a Milano.
Un paio di volte l’ho fatto quando sono stata a Padova da sola e beh la città è il centro sono fantastici, un po meno prendere l’aperitivo sola, preferisco in compagnia scambiando qualche chiacchiera. Comunque mi sono rilassata.
Altre volte lo facciamo a casa io e la mamma, preparo qualcosa di sfizioso.
Preferibilmente bevo analcolico.
Buona serata e buona domenica un abbraccio 🙂