“(..) Amor guidi il mio verso e, nel guidarlo,
unisca anima e sesso, membro e vulva.
Chi osa dir di lui che é solo anima?
Chi non sente nel corpo l’anima espandersi
fino a sbocciare in un vivido grido
d’orgasmo, in un istante d’infinito?
Il corpo avvinghiato a un altro corpo,
fuso, dissolto, torna all’origine
degli esseri, che Platone vide completi:
é uno, in due perfetto: due in uno.”
Genuflessione (immagine di performance umana artista Chiara Pino)
Due in uno….si, la ricongiunzione dell’androgino di Platone di cui più volte ho parlato nei miei post e qui sublimemente richiamata da
Carlos Dumon del Andrade, architetto e poeta Brasiliano morto nel 1987.
- Uno in due: quando oltre al corpo si unisco le anime, i sentimenti, i desideri, i bisogni e le passioni.
- Due in uno: quando la Dominazione e la sottomissione si fondono in un unicum perfetto e quando la sottomissione diventa Devozione.
- Due in uno: quando dai contrasti nasce la completezza dell’essere
Termine forte “devozione” solitamente riservata ad un Dio, ma l’amore nella sua essenza più estatica non è forse un Dio?
Amor sacro e amor profano: chi può dire dove è il confine?
“Chi osa dir di lui che è solo anima?”
Chi?
Dom