FIGLIO AMOROSO GIGLIO

C’è chi sostiene che non esista peggior dolore per un genitore della perdita del proprio figlio. Probabilmente, questo corrisponde a verità.
Così come non c’è niente di più odioso dello schierarsi, da parte dei genitori, sempre e comunque in difesa dei figli: che si tratti di contestare il giudizio di un docente o il provvedimento di un organo di giustizia.
Ma il primato dei comportamenti-voltastomaco lo detengono coloro che, dalla morte del proprio figlio, vogliono imbastire uno show, sia esso mediatico o di strada. Mi riferisco tanto a chi allestisce altari (pieni di ogni sorta di paccottiglia) sul luogo di sinistri, quanto a chi, non pago di frequentare tutti (nessuno escluso) i canali televisivi e i rotocalchi, accetta pure l’offerta di editori per pubblicare libri, possibilmente con foto cimiteriale del defunto in copertina.
Non finirò mai di stupirmi di quanta mancanza di dignità ci sia in giro.

 

FIGLIO AMOROSO GIGLIOultima modifica: 2020-08-20T02:06:35+02:00da alberto.gambineri

2 pensieri riguardo “FIGLIO AMOROSO GIGLIO”

  1. Siamo ormai condizionati dalla comunicazione sovversiva e multimediale. TV becera, social ciechi, stampa condizionata e al servizio di padroni che se ne fottono di tutto tranne che dei soldi, sono in grado di manipolarci alla grande per gestirci al meglio delle nostre potenzialità. Ecco perché ti stupisci di certi atteggiamenti fuori da ogni regola. Il pianto, il dolore, hanno un grosso prezzo: parlarne, mostrarli e farne materia di programmi, di articoli e/o di situazioni da discutere, è un must molto ricercato. Si scrivono anche libri mostrando e manifestando ciò che si subisce nella vita più o meno giustamente. Potrei citarti esempi su esempi, ma non voglio annoiarti! Dobbiamo essere pronti a tutto ormai: è rimasto ben poco che possa stupirci ormai.
    Buondì Alberto.

    1. subiamo condizionamenti, è vero, ma occorre averne coscienza e svincolarsi per quanto è possibile; non assecondare chi li mette in atto per timore di non apparire trendy e up-to-date; parlare di ciò che fa male può essere utile; ma nell’atteggiamento di certi genitori intravedo un tentativo di trasformare il figlio defunto in una sorta di eroe riconoscibile come tale dalla società, e questo non mi piace. Grazie, Carlo

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