do you wanna dance?

IL POZZO


Quando, molti anni fa, cominciai a frequentare gli americani (in Toscana, ne abbiamo sempre visti molti), mi accorsi, ben presto, della disparità di comportamento , che essi tengono a seconda delle circostanze. Mi spiego. Sono estremamente formali, nei modi e nel linguaggio, quando si tratta di occasioni ufficiali d'incontro, mentre assai parchi di convenevoli (ai limiti della cafoneria) nei rapporti di tutti i giorni. La cosa mi colpì, perché da noi le abitudini erano ben diverse. Noi eravamo molto più coerenti in fatto di cortesia e di galateo. Utilizzavamo pressoché la medesima condotta tanto ad un convegno d'alto bordo quanto alla fermata dell'autobus o dal droghiere. Conclusi che fossimo più antiquati, o, forse, solo più "latini", quindi più zuccherosi e cerimoniosi. Ora, non so se abbiamo adottato anche questo dagli americani, insieme a centomila stili di vita importati da oltre-Atlantico, ma sta di fatto che rozzezza e pessime maniere cominciano ad imperversare, sempre di più, anche qui, con una caduta di stile vertiginosa, a quanto pare, irreversibile. La gente ti spinge senza chiedere "permesso"; i negozianti ti squadrano muti senza augurarti il buongiorno o la buonasera, spesso non ti si rivolgono nemmeno con il classico "dica", ma solo con un movimento del collo da giù a su come gli asini. Non parliamo di ringraziare, quando te ne vai dopo aver pagato…, quello sembra veramente un termine in disuso. La cafoneria alla guida è un capitolo a sé. Ti lampeggiano/strombazzano da dietro se non sei abbastanza veloce per i loro standard; ti sfiorano al momento del sorpasso, mostrando facce truci e diti medi. La freccia, poi, dev'esser considerata roba da sfigati, visto che non la mette più nessuno. Siamo all'abbrutimento sistematico, e pochi se ne danno pena, visto che il fenomeno dilaga a macchia d'olio e, anzi, sembra trovare sempre nuovi adepti. Mi corre l'obbligo, quindi, di tornare sull'argomento-scuola (mi verrebbe da dire "questa sconosciuta"...). Ebbene, dov'è finita questa nobile istituzione, che suppliva finanche alle carenze educative famigliari con insegnamenti, precetti, regole (prima ancora d'inculcare l'abc o le nozioni)? Dove sono i buoni maestri che ti soffiavano il naso, ma adoperavano la bacchetta, se necessario? Perché non si re-introduce l'educazione civica tra le materie, con tanto di prove scritte ed orali? Perché non si cacciano genitori e parenti dagli edifici scolastici, ripristinando la piena autorità dei docenti? Perché non si creano dei college,  dove i ragazzi stanno lontani da casa, fin dalla tenera età, e trascorrono le giornate tra lezioni, studio, esami, sport, concerti ed economia domestica (questo sì che dovremmo copiare dagli americani…). Se non sapessi di venir accusato di sparare banalità, direi "ma dove andremo a finire". Tranquilli, non lo dirò. Il pozzo è senza fondo.