DISGIUNZIONI

In questo strano paese, tutti sanno, fin da subito, che il principale indiziato è il colpevole. Persino i suoi avvocati lo sanno.
Solo i magistrati predispongono indagini all’infinito, aspettandosi colpi di scena, come nei romanzi gialli.
In questo strano paese, la gente è perspicace, logica e deduttiva,
mentre i processi durano decine di anni e non viene, quasi mai, fatta giustizia.

DISGIUNZIONIultima modifica: 2020-09-26T00:17:26+02:00da alberto.gambineri

10 pensieri riguardo “DISGIUNZIONI”

  1. Non so se pensiamo alla stessa persona, ovvero, all’origine del male. Se è la stessa persona, guarda caso ha chiesto il rinvio perché colpito da virus, ad un processo in cui è nella parte del reo. Guarito una decina di giorni fa, guarda caso, proprio oggi la notizia che sia ancora infetto, ma lui dice di sentirsi un leone. Vedrai che chiederà un nuovo rinvio. Se va avanti così, hai voglia a collezionare…..prescrizioni!!!!! Se ho sbagliato persona, chiedo scusa a te e diciamo che abbiamo fatto due chiacchiere.
    Buona sera Alberto.

    1. a dire il vero, non mi riferivo a qualcuno in particolare; nei continui casi di cronaca nera di cui veniamo a sapere, chiunque è in grado di vedere che indiziato e colpevole coincidono; non c’è bisogno di menare tanto il can per l’aia; nella stragrande maggioranza dei casi, lo dicono la logica e la deduzione; l’accanimento nel cercare sempre nuove prove è solo un esercizio per compiacere gli avvocati difensori, non certo per amministrare la giustizia in modo corretto; e così i processi non finiscono mai, e, quando lo fanno, il caso si è talmente sgonfiato, nel frattempo, che la sentenza non è mai consona con il reato; tu alludevi a Berlusconi…; bah, che vuoi che ti dica…? verrà anche la sua ora, prima o poi! buona serata Carlo

  2. E quanti fiumi di inchiostro stampato si spendono per il colpevole reo di quisquilie e quanto si tace per il colpevole reo di grandi crimini? E quante prove contradditorie tocca ascoltare. E poi, mai sia che si stabilisca la colpevolezza, ecco spuntare la buona condotta, l’indulto e … il gioco ricomincia. Già… la giustizia alla Perry Mason è soltanto una vecchia pellicola. Ciao Alberto

    1. magari, dopo anni e innumerevoli sedute, si stabilisce anche la colpevolezza, ma questo potrebbe esser fatto prima perchè il colpevole è sempre il soggetto più ovvio; inutile cercare di scagionarlo in tutti i modi andando a cercare prove col lumicino solo perchè si compia il rito della difesa; la percentuale di errore giudiziario è quasi sempre minima, e, comunque, non si può tenere aperto un processo all’infinito per il terrore di sbagliare sentenza. Ciao Elena

    1. ah ‘mbè tu apri un nuovo capitolo, quello dei due pesi e due misure; indubbiamente, i processi di chi deve essere assolto a qualunque costo durano ancora di più. Ciao carissimo

  3. Sono d’accordo. Purtroppo anche i peggiori criminali hanno diritto ad essere difesi. Io non avrei mai lo stomaco per difendere assassini e stupratori, ma tant’è. Mi sforzo, per bilanciare, di pensare ai tanti innocenti che languono in carcere, quando tutto depone contro di essi. Dev’essere una sensazione terribile.

    1. è una materia molto controversa; occorre mantenersi in equilibrio tra la necessità di chiudere i procedimenti giudiziari in tempi relativamente brevi (rischiando di incorrere in quella che viene definita “giustizia sommaria”) ed il dovere che i giudici hanno di emettere sentenze inequivocabili, il che può comportare un periodo prolungato di indagini; la mia era una constatazione, laddove esistono situazioni in cui l’evidenza di colpevolezza è talmente chiara da rendere spesso odiosa la continua rimessa in discussione del risultato raggiunto. Ciao.

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