do you wanna dance?

VERGOGNA


Ooooh…, il nuovo dpcm è con noi! Come vedo  mister ordinario-di-diritto-privato apparire sul video, mi viene una voglia irrefrenabile di togliermi una ciabatta e scagliarla contro il televisore (poi, realizzo quasi subito che non riuscirei a spaccarlo; questi apparecchi di nuova generazione si rompono solo quando lo decidono loro). A me non frega nulla se chiudono le pasticcerie alle 6 del pomeriggio; a quell'ora non hanno che quattro avanzi su quegli squallidi vassoietti, lo so per esperienza, essendo molto goloso di dolci, quindi un loro frequentatore; sono estremamente amareggiato perché questa manica d'insensibili, ignoranti, oltre che incapaci e ipocriti se la prendono con i teatri, ovvero con la prosa,  la musica,  il cinema. Dovrebbero vergognarsi. Ma, è ovvio, ci si vergogna solo se si possiede un minimo di dignità. Io, per esempio, mi vergogno per una come l'Azzolina, che solamente per quel timbro di voce stridulo che ha, dovrebbe essere bandita da ogni trasmissione, perché incompatibile con la qualità-audio, anziché continuamente intervistata, per ripetere, fino all'inverosimile, che lei ha fatto, e fa, tutto bene, ma che certamente si può sempre migliorare ('azz, se si può, piccina…! e manco poco!). Mi vergogno altresì di chi approfitta del frangente in cui ci ritroviamo per dissotterrare l'ascia di guerra delle frustrazioni, che nulla hanno a che fare con i disagi delle restrizioni, per sfogare contro i beni dello Stato e la proprietà altrui il malessere che lo rode dentro e gl'istinti belluini che famiglia ed ambiente gli hanno inculcato e che non è mai riuscito a reprimere del tutto. Me ne vergogno perché, malgrado tutto il mio cinismo, non sono così freddo ed indifferente, e sogno, da sempre (forse invano…), un paese onorabile, decoroso e degno di rispetto. Perfino in tempi di pandemia. Ci si vergogna se si possiede un barlume di dignità... ...ed il senso della vergogna.