BUON SENSO

Buon senso… Che cosa s’intende per “buon senso”?
Spesso ripetiamo parole o locuzioni così…, senza molto badare al loro significato. Questo comporta un utilizzo di esse, a volte, improprio.
Il buon senso è stato ultimamente tirato in ballo, a vario titolo, riguardo ai comportamenti da tenere, specialmente in questa circostanza del contagio, ma anche in riferimento alle disposizioni governative e alle ordinanze regionali/comunali.
Non voglio entrare nel merito di queste ultime.
Mi limito a cercar di definire il concetto di “buon senso”.
Se il “senso” è comunemente inteso come la facoltà di ricevere impressioni da stimoli esterni, appare sottinteso che la nostra mente sia – almeno parzialmente – in grado di “subodorare” ciò che sta accadendo o che accadrà in futuro. Da umani, prevedere con certezza assoluta non ci è concesso…; ma fare una rapida sintesi delle informazioni, degli avvenimenti, degli atteggiamenti, delle azioni, degli eventi in generale è possibile. Il che contribuisce ad arricchire, giorno dopo giorno, momento dopo momento, le nostre esperienze, sulla base delle quali potremo valutare quanto determinate conseguenze di certi fenomeni si ripresentino, più o meno regolarmente, nel corso della nostra esistenza.
Ebbene, la capacità, che sviluppiamo, di fare tesoro di ciò che abbiamo dovuto attraversare, onde poter trarre delle conclusioni atte a mettere al riparo la nostra vita da fastidiosi e, persino, tragici imprevisti è un “buon” lavoro, ed un “buon” risultato, che conferisce a quelle facoltà intellettive, proprie dell’essere umano, inizialmente confuse e incapaci di selezionare e di distinguere, un crisma di qualità.
E’ appunto così che il senso diventa “buono”.
E, dato che le esperienze ed il percorso vengono, spesso effettuati da una collettività enorme, che si trova a fare gli stessi passi ed a raggiungere le medesime conclusioni, il buon senso viene anche definito come “senso comune”, liberando, di conseguenza, il concetto da implicazioni soggettive ed interpretative.

BUON SENSOultima modifica: 2020-11-07T11:44:22+01:00da alberto.gambineri

10 pensieri riguardo “BUON SENSO”

  1. Non amo parlare per frasi fatte, ma leggendoti, Aberto, ho ripensato a Manzoni:
    “Il buon senso c’era; ma se ne stava nascosto, per paura del senso comune” Una frase che si adatta per me benissimo a questi nostri tempi.
    Buon fine settimana, ciao

    1. Nel concetto di buon senso c’è infatti una certa componente di omologazione ad un modo di pensare prestabilito; se non che ciò non va visto come un qualcosa di scadente, bensì come la risultanza di esperienze ricorrenti, nell’ambito di una società, che conducono a conclusioni condivise. Una serena fine di settimana a te. Ciao.

    1. Indubbiamente c’è una notevole dose di raziocinio a monte. Ma in fondo tutto si può esemplificare nella capacità dell’individuo di saper scegliere la strada giusta, in ogni circostanza.

  2. Il buon senso, o il senso comune, naufraga dopo tante aspettative disattese. C’è chi va oltre questa delusione e per un bene che si augura superiore accetta di soggiacere ad alcune semplici regole (del tipo “Male non fa, che mi costa farlo?”). Poi ci sono i ribelli a tutti i costi che se non sono convinti al 100 x 100, remano contro sempre e comunque all’ordine costituito per il solo gusto di fare il contrario o dimostrare a se stessi di essere più furbi e intelligenti. Della serie (esattamente il contrario si prima) “Se non mi garantite che funziona, non lo faccio”. E siccome tutto abbiamo tranne garanzie e certezze, si continua a fare di testa propria, sperando di non sbagliare. Mi sono spiegata? forse no 🙂

    1. sì, tranquilla, ti sei spiegata benissimo; osserverei che il buon senso o ce l’hai o non ce l’hai; è una questione di autodisciplina che si acquisisce con l’età e l’esperienza; è comunque (bisogna dirlo apertamente) lo stato d’animo di chi si “uniforma” all’agire corrente…, di chi rifiuta categoricamente di esporsi a rischi…; i ribelli, però, esistono e, per assurdo, io dico “vivaddio!”, perché, nella vita, bisogna anche osare e provare, talvolta, a fare il passo più lungo della gamba, altrimenti saremmo ancora all’età della pietra; il mio intento era solo quello di definire il concetto, senza particolari riferimenti a vicende passate o presenti. CIAO.

  3. Mi aspettavo che ci fossero più persone con buon senso, più persone con senso civico anche. Ma non c’è e i nostri politici cosa riescono a fare? A mandare in fallimento il paese perchè manca il buon senso nelle persone. Forse quelle persone che fanno assembramenti e se ne fregano delle regole sarebbero quelle da evitare di curare se ci fosse l’evenienza di una crisi a livello ospedaliero. Ma non sarà così. Pagherà chi magari le regole le ha rispettate. Serena giornata

    1. io lo dico da sempre: non chiudere niente e mandare a casa la gente che non può essere ospedalizzata; però, va tolta la competenza (!!!) della sanità alle regioni, che, chi più chi meno, hanno dimostrato incapacità (anche di controllo sul rispetto delle regole da esse stesse emanate…); torno, comunque, a ripetere che il mio post non vuole riferirsi al caso sanitario in atto, bensì al significato da attribuire al concetto di “buon senso”. Buona giornata. Ciao

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