do you wanna dance?

PIU' IN LA'


Quando si è costretti al guado dei tempi oscuri, si può scegliere di rinunciare alla traversata ed attendere che passi la piena, rimanendo seduti sulla riva. Al contrario, si può decidere di cogliere la sfida e porre in atto una specie di rivoluzione interiore che metta alla prova la nostra capacità di resistere, di opporsi in qualche maniera alle difficoltà che ci investono. Ciò potrebbe, se non altro, toglierci dall'imbarazzo di dover, poi, ammettere a noi stessi di esser stati fiacchi, imbelli,  rinunciatari, cosa che gli altri forse non vedono, ma che non sfugge alla nostra coscienza. Tutto ciò che trae vantaggio dai "terremoti" della vita e che addirittura prospera quando è esposto al rischio e all'incertezza ha il potere di fortificarci, di renderci consapevoli delle nostre peculiarità, fisiche ed intellettive, nonchè di migliorarci come esseri umani. Accettare supinamente quella che, per comodità, chiamiamo sorte non ci fa onore; chiudersi nella propria torre d'avorio non contribuisce al nostro riscatto; rimanere immobili nello status quo può soddisfare il nostro atteggiamento guardingo, ma, alla lunga, metterci dinanzi al confronto con chi, invece, ha dimostrato iniziativa, inventiva, fantasia: un match da cui usciremmo irrimediabilmente perdenti. Quello che viviamo adesso è un momento terribile della nostra storia. Non è difficile registrare l'ansia crescente nelle persone, lo sconcerto, lo sconforto, e tutto ciò che conduce ad uno stato d'animo stabilmente pervaso dalla paura di non farcela. Ma anche, purtroppo, dalla propensione a scaricare all'esterno tutte le responsabilità delle cose che accadono, dei fallimenti e delle sconfitte. Assumiamoci, ciascuno, le nostre, dunque! E ripartiamo esattamente da qui, con l'umiltà di chi è cosciente di avere la propria parte di colpe, ma determinato a reagire. Resistere significa raccogliere le forze, stringere i denti e provare ad attraversare il fiume impetuoso degli eventi nefasti che tentano di sommergerci. Ne usciremo trasformati. Forse stupiti, per primi, di questa metamorfosi. Ma orgogliosi di aver saputo spingersi più in là.