do you wanna dance?

PALCOSCENICO


Un mattatore! Le reti-RAI e la7 ce lo mostrano di continuo in immagini di repertorio. Compie quella promenade lungo il corridoio, lesto ed arcigno, come chi non può permettersi di sprecare un secondo, tanto è indaffarato nella miriade di incombenze che gravano sulle sue spalle, per garantire il bene della nazione. Le televisioni asservite ne debbono pur evidenziare il piglio volitivo, volto costantemente alla risoluzione dei problemi...! Eppure, la sua gestione, iniziata con idee geniali come tassa sulla plastica e sugli zuccheri, e, successivamente, a covid già in atto, con il disastro legato agli approvvigionamenti di mascherine, non è uscita indenne da inghippi di ogni tipo alle strutture che avrebbero dovuto alleviare la vita del cittadino, chiamate in causa da altre amenità fuoruscite dai suoi molteplici dpcm, dall'INPS dei primi bonus alle piattaforme su cui registrarsi per beneficiare dell'ennesima elemosina costituita dal cashback di 150 euro (in cambio della rivelazione di tutti i fatti nostri); ma, soprattutto, si porta sulla coscienza oltre 60.000 morti (fino ad adesso...), macabro lascito dell'impatto del virus sull'Italia. Ha già dimostrato, a più riprese, di non gradire critiche e contraddittorio. Non appare particolarmente dotato di dialettica, nè di chiarezza nell'eloquio (davvero curioso per uno che fa l'avvocato e l'ordinario in una facoltà universitaria!), tanto è vero che i suoi decreti suscitano regolarmente reazioni avverse, risultando assai poco esplicativi, non solo agli ignoranti o ai duri di comprendonio. Ma, evidentemente, ciò non lo turba affatto, visto che non ha mai corretto il tiro. Va avanti per la propria strada, escogitando, da un lato, espedienti, come la superflua ribalta degli "stati generali" (un'americanata all'amatriciana) che soddisfino la sua boria, ma attento sempre ad istituire organismi paralleli alla propria  funzione (comitati, task force e cabine di regia varie), onde poter, all'occorrenza, scaricarsi di dosso il peso di decisioni che si rivelassero improvvide, quando non dannose. Del resto, il Parlamento per lui è un optional. Vi si reca solo per notificare ciò che è già stato deciso. Adesso che, con buona pace di paesi "euroinutili" (influenti solamente nel mettere i bastoni tra le ruote), arriverà la montagna di soldi, stanziata per il nostro paese dal Recovery Fund, ecco che la tendenza si ripresenta: creare una struttura ex-novo, con la finalità di stabilire come tutto questo denaro vada speso e soprattutto chi dovrà beneficiarne. Sorvolando sui malumori, che già si sono scatenati, nell'ambito delle varie componenti il governo, vogliose ciascuna di aver voce in capitolo sulla spartizione ("chi maneggia, festeggia", recita un detto popolare...), rimane la considerazione, che, ancora una volta, mi viene da fare circa il ruolo che dovrebbero avere il Parlamento (quindi, anche le opposizioni), il ministro dell'economia, quello delle infrastrutture, quello dei trasporti, la Corte dei Conti e il pdc stesso proprio nell'adempiere ai compiti per i quali essi esistono. Perchè  mai un'altra schiera di soggetti a prendersi in carico il "governo" di questioni che il... governo (ufficiale) dovrebbe gestire? Che bisogno ce n'era? Tutti questi "soloni" saranno profumatamente pagati, e, con essi, una moltitudine di consiglieri, di assistenti, di "vice", di portaborse... Ce lo possiamo permettere? O è l'esibizionismo e la mania di palcoscenico del premier a dover essere soddisfatta, per l'ennesima volta, a dispetto di risultati e conseguenze?