Se siete tra coloro che anelano ricevere il vaccino, toccatevi pure ripetutamente perchè questo governo, da quando circola il covid, non ne ha inforcata una...; sarà mai che riesce a fare tutto bene proprio ora? (esemplari di sesso femminile, specie se sprovvisti di mariti, fidanzati, compagni maschi o volenterosi donatori en passant, possono utilizzare ferro, legno o quant'altro..., n.d.r.). Se, invece, del vaccino siete propensi a farne a meno, allora sarà opportuno che stiate debitamente in campana, poichè, in questo caso, il governo potrebbe rivelarsi assai efficiente... ...Anche se non a vostro vantaggio. Per i "vogliosi", dopo tutto il trionfalismo sciorinato dai vari pdc, commissari, direttori di strutture sanitarie, bisognerà verificare nella pratica quanto tempestivo, agevole e analitico sarà l'accesso alla somministrazione; e se, malauguratamente, non vi saranno ammanchi, disfunzioni o qualsiasi altra diavoleria all'italiana. Per i "refrattari", sarà interessante osservare come si intende gestire quella che è stata dichiarata essere una scelta volontaria, pertanto, a nessun titolo, caratterizzata da obbligo. Mi spiego. Se si tratta di decidere in assoluta autonomia se recarsi presso un centro a farsi vaccinare, così come si deciderebbe di entrare in un bar a prendersi un cappuccino, tutto va bene. Ma se, come mi par di aver sentito, si verrà "chiamati" (ovvero, convocati), al momento in cui risulteremo rientrare in una certa categoria, in base alle priorità, allora la faccenda comincia a non piacermi troppo. E' semplice, se qualcuno ti convoca, si aspetta una risposta: sì o no. E che cosa accade, se si risponde di no? Non verremo per caso messi in una specie di "lista nera", come fossimo untori, in potenziale rischio di diffusione-virus, quindi soggetti a dover fornire delle giustificazioni qualora dovesse svilupparsi un focolaio nei pressi del nostro domicilio (o anche solo dell'area in cui viviamo)? Non saremmo, dunque, all'occorrenza, oggetto di test, di accertamenti, di controlli, e, in definitiva, di una vera e propria persecuzione, tale da farci pentire amaramente di aver preso una decisione piuttosto che un'altra? ...E tutto ciò alla facciaccia del principio di libertà di scelta, di cui, in questi giorni, sia qui che nel resto dell'EU, ci si riempie la bocca???