UN QUALCHE RECUPERO: o dello STELLONE e dell’ILLUMINATO MESSIA

-Qual è il tuo stato d’animo, oggi?
-Me lo chiedi per ciò che è accaduto ieri sera al Quirinale?
-Certo! Non puoi rimanere indifferente agli sviluppi di questa crisi di governo. Non tu, che hai espresso opinioni ben precise in merito…
-Senti, non chiedermi previsioni su quello che sarà da ora in avanti. Non faccio l’indovino. Parlo e scrivo sulla base di elementi certi ed obiettivamente analizzabili. Me ne frego dell’opinione pubblica fatta di chiacchiericcio e di stronzate, inoculate nei cervellini influenzabili della  gente, da parte di giornalistucci e soloncelli da telegiornale e da talk show.  Già stamani la merda abbondava nei consueti  pulpiti televisivi. Ho spento subito, in favore di Zooropa, un vecchio disco degli U2 (mai titolo fu più azzeccato…!).  Ragiono con la mia testa ed il mio senso critico; e ti dirò che sono molto orgoglioso di questo, anche perchè vedi bene che non mi sbaglio mai. Vatti a rileggere i miei post e te ne renderai conto.
-Quindi…, nessuna emozione particolare…?
-Beh, mentirei, sapendo di mentire, se ti dicessi che la prospettiva di non rivedere più la faccia di Conte sui teleschermi non mi riempia di soddisfazione… Un incapace, vittima della sua stessa inesperienza…, ma anche di una boria smisurata e di un persistente, irritante senso di astio nei confronti degli avversari, che si è palesato in più occasioni, da Salvini e la Meloni fino, oggi, a Renzi. Puah…, non si fa così in politica, specialmente in quella posizione! …E sorvoliamo pure sul nulla che è stato fatto per un paese straziato da crisi economica e pandemia…! 100.000 morti!!! Te ne rendi conto…? La popolazione di una città come Arezzo spazzata via nel giro di un anno…! 150.000 posti di lavoro perduti negli ultimi mesi…!Se non è abbastanza per mandarlo finalmente a casa…! Ma, se era per lui, avrebbe voluto rimanere ancora, a cincischiare col Recovery Fund e con tutte le fallimentari imprese dei suoi fidati collaboratori… Ha buttato al vento due settimane, alla ricerca spasmodica, col cane da tartufi, di qualcuno che lo sostenesse. Alla faccia della responsabilità! Ma adesso…
-Adesso…?
-Rido di quanti si sono profusi in lodi sperticate nei suoi confronti…, personaggi di vario tipo ed estrazione, convinti di poter influenzare, in qualche maniera, decisioni vitali per il paese.
-A chi ti riferisci?
-A pretonzoli ciarlieri, che non hanno ancora chiaro il detto “date a Cesare quel che è di Cesare”…; ma anche al tizio della Confindustria, che parla sempre senza che nessuno chieda la sua opinione…; oltre, naturalmente, alle congreghe Pd e M5S, il peggio che offra la piazza, ora come ora…; soprattutto questi ultimi, che ci avevano illuso con tutte le loro istanze da antipolitica, e che hanno miseramente ceduto al profumo del potere senza conoscerne i meccanismi ed essere capaci di gestirlo. Via via! A casa anche loro!
-Ma ora che tipo di fase si aprirà?
-Te l’ho detto, non leggo i tarocchi. Quello che c’è da fare lo sa anche il mio gatto. Idee e fatti…, questo deve essere il ritornello risuonante nella testa di chi arriva. E, siccome “a mali estremi, estremi rimedi”, mi auguro di assistere a criteri che non guardino tanto per il sottile. Quando la guerra fosse vinta, il numero dei morti passa in secondo piano. E’ sempre stato così. I morti pesano, quando la guerra è persa.
-Pensi che questa logica dovesse adattarsi anche alla pandemia?
-Sicuro! L’ho scritto più volte. Chi governa un paese deve saper fare delle scelte lungimiranti. O salvi le vite o salvi l’economia. Solo un regime totalitario può raggiungere entrambi gli scopi. Il bello della democrazia è poter usare il cervello al posto della forza. Il che non necessariamente comporta la rinuncia a provvedimenti autoritari e, in qualche misura, impopolari.
-Avanti tutta con le “scelte lungimiranti”, dunque!
-Siamo all’ultima spiaggia…, o, se preferisci, alla frutta…
-Beh, ci sarebbe ancora… il caffè, ahahah…!
-Come no? Anche l’ammazzacaffè, se è per questo…! Noi italiani, nella mediocrità che contraddistingue il nostro senso civico e della nazione, non perdiamo mai la fiducia in un qualche recupero, ancorchè improbabile sulla carta, che, sottoforma del classico “stellone” o di un illuminato messìa, venuto da chissà dove, tutto d’un tratto, ci tolga, come per incanto, dai guai.

UN QUALCHE RECUPERO: o dello STELLONE e dell’ILLUMINATO MESSIAultima modifica: 2021-02-03T12:22:30+01:00da alberto.gambineri