do you wanna dance?

IL COCCHIO-parte prima


-Ora che tutti, o giù di lì, sono saliti sul cocchio del console valente, inclito..., colui che è vittorioso, prima ancora di vincere, che cosa mi dici dei  tanti partiti, che popolano la galassia politica di questo paese? -Ah ah! Adoro questo tuo piglio sarcastico, che, di tanto in tanto, si palesa, dietro quel tuo modo di fare defilato. -Beh, faccio del mio meglio... Però, il tema che intendo sollevare riguarda l'atteggiamento dei vari modelli organizzativi in cui si divide il pensiero ideologico degli italiani, soprattutto alla luce di ciò che la recente caduta del governo ha mostrato, e qui sei tu il... dotto esperto! Dunque, rispondi alla mia domanda. -E' un campo difficile e molto articolato. Cercherò di sintetizzare al massimo. -Ti ascolto. -Partiamo dalle due grandi compagini che facevano parte del governo, cosiddetto Conte-bis. I Cinquestelle hanno potuto beneficiare solo di un cospicuo numero di parlamentari, derivante dai risultati delle consultazioni elettorali del 2018; questo li ha resi, in qualche modo, influenti sulle - in verità, ben scarse - decisioni del parlamento, nonchè dominanti su un intimidito Pd, forti anche di avere un presidente del consiglio da loro espresso. Ma, in realtà, come partito, non esistono o quasi. Sono spezzettati in più correnti e un po' alla stregua di un personaggio in "cerca d'autore"; il che, complice la loro smania di potere - una carta che si sono giocati malissimo già all'epoca del loro sodalizio con la Lega - li ha relegati al 50% del consenso di tre anni fa. Dei loro "capetti" non si fida nemmeno Grillo; e, infatti, non li ha mandati da soli a colloquio con Draghi: è andato lui di persona. -Tu li avevi votati! -Sì, li ho votati per ben due volte. La prima perchè mi sembravano una specie di vento nuovo in grado di sgombrare il cielo dalle tenebre del berlusconismo e del renzismo che avevano soggiogato la mente della gente; la seconda perchè mi davano veramente l'impressione di poter vincere da soli le elezioni e dare una governabilità reale al paese - come sai, io sono per il voto, ma il voto utile, perchè le ammucchiate non funzionano mai e i governi di coalizione, come vedi, si sfasciano dopo un anno al massimo - voterei perfino i Fratelli d'Italia, se mi convincessi che hanno tanto consenso da ottenere il 40-50% del suffragio. -Addirittura! -Ma sì... Questo paese va governato. E' questo il suo problema. Uff... Al diavolo le botteghe e i campanili! Chi lo fa, lo fa... C'è bisogno di stabilità, per almeno cinque anni, altrimenti nessuno fa nulla e si perde tempo in chiacchiere, ripicche, propaganda e giochi di palazzo. Poi, trascorso il quinquennio, la gente voterà diversamente, se non è rimasta contenta... Che vuoi...? L'opposizione fa il suo lavoro, come è giusto che sia, in un sistema democratico. Hai paura di un colpo di stato, per caso? -No no... Ci mancherebbe... -Quanto al Pd, è pieno di gente in gamba. Ma solo individualmente. Come partito sono un coro stonato. L'origine stessa di questa formazione è spuria. Ha raccattato i comunisti, che volevano rifarsi il trucco, quando il comunismo è - per così dire - passato di moda; ha accolto al suo interno estremisti e radicali, convertitisi ad una condotta un po' meno scalmanata; ha arruolato i democristiani proletari "alla Renzi"; ma, soprattutto tanti furbacchioni opportunisti, il cui scopo era di rimanere a galla con il minimo dello sforzo e del coinvolgimento. In verità, è il classico partito da opposizione, nel senso che se ne sta stravaccato a criticare chi deve governare e non ha responsabilità di sorta. -E' molto comodo far politica in questo modo... -Già. E' quando un baraccone di quel tipo va al governo che cominciano a venire i nodi al pettine! Non ci sono le "palle" per farsi valere sugli altri, nè, d'altra parte, un'unità d'intenti che consenta, almeno, di portare avanti un discorso unico e coerente. Rimane un'aderenza vaga alle battaglie storiche in difesa dei lavoratori, dei salariati, dei disadattati, dei licenziati... Ma che cosa si fa per costoro, in concreto, a parte ostentare tanta solidarietà a parole? La voce è flebile, e basta un "coinquilino" ben equipaggiato di parlamentari e un presidente del consiglio accentratore per esser ridotti sistematicamente al silenzio e all'obbedienza. -Un quadro desolante! -Così è, se vi pare... I passeggeri sul carro di Draghi son questi! Tante "mezze calzette" senza doti, ma schiamazzanti come oche in un cortile. Finchè riesce ad ottenerne il beneplacito ai suoi programmi, tutto bene... Ma guai se il Renzi di turno si mette in testa, un bel giorno, di dettar legge! -Già. E di Italia Viva che mi dici? -Beh, fermiamoci per un caffè, adesso. Continueremo dopo.