do you wanna dance?

FIDATI E LATERALI


“E così siamo giunti al nuovo esecutivo. Che ne pensi?” “Che cosa vorresti farmi dire, brutto serpente a sonagli che non sei altro?” “Oh oh, siamo suscettibili! Cos’è…? Oggi è giornataccia?” “Senti un po’, non credere di prendermi in castagna con i tuoi soliti modi lubrichi. Non mi lascerò convincere ad esprimere giudizi”. “Ma scusa, ti sei sempre pronunciato, senza troppe sollecitazioni… Che cosa è cambiato, adesso?” “Sono stanco di fare sermoni; e poi… c’è poco da dire”. “Come poco da dire!? Mi sembra che di materiale ce ne sia abbastanza, anche per due puntate, come hai fatto col post precedente. Dimmi almeno se la scelta di Draghi in merito ai ministri ti convince”. “Sei pestifero! Ebbene, eccoti accontentato! Non mi convince! Soddisfatto?” “Beh, si parlava di governo dei migliori…”. “Non so a chi piaccia così tanto coniare di queste definizioni. Io detesto le etichette. Preferisco immaginare un governo finalmente… funzionante, con un parlamento pienamente coinvolto nelle decisioni da prendere per il bene del paese e fatto di deputati e senatori responsabili. Insomma, non la solita accozzaglia bizzosa e sbandata". “Quindi, i prescelti non rientrano nelle tue preferenze…”. “Non devono certo piacere a me! Lui avrà dovuto accettare più di un compromesso: mettere insieme, cioè, una squadra composta da elementi esterni alla politica, che fossero di sua fiducia, ma anche, inevitabilmente, da esponenti di partito; anzi, da individui la cui nomina è stata sollecitata dai partiti stessi; un debito da pagare a quanti hanno offerto la loro disponibilità ad appoggiare la nascita del suo governo”. “…E questi ultimi non sono certo i migliori!” “Bah…, lo vedremo. Sai, la gente lavora bene o male a seconda delle direttive che riceve, o, per meglio dire, del clima che s’instaura nell’ambiente di lavoro; e ciò dipende, imprescindibilmente, dalle prerogative del capo, da come questi si muove e da quanto ascendente è in grado di esercitare sui suoi uomini. Lo so, perché ho avuto anch’io una schiera di persone da coordinare, nella mia professione; persino durante il periodo del militare, quando ho fatto il sottotenente ed avevo un plotone da comandare”. “Ma, alla fine, farà più cose di destra o di sinistra, questo esecutivo?” “Altolà! Non ricominciamo con le distinzioni ideologiche! Mi pare che queste, all’occorrenza, le si metta da parte con una certa disinvoltura… E’ come con il party più grandioso e scintillante che si organizza in città… Tutti vogliono partecipare, indipendentemente dal ceto e dal censo; e, pur d’esserci, soprassiedono volentieri sulla provenienza dei convenuti. Tutt’al più, si tratta di ballare senza pestarsi i piedi l’un l’altro”. “Ossia…” “Il capo, in questo caso, ha un’immensa reputazione nel mondo. Non può permettersi di fallire. Non consentirà che si determinino le condizioni per una sua messa in discussione da parte di qualche buontempone, che venga da sinistra o da destra. Ciascuno stia al proprio posto. Tieni a mente tutte le componenti di questo ingranaggio che si sta mettendo in moto… Lo stesso Mattarella, pur dietro le quinte, sorveglierà l’operato di tutti gli attori in scena; e ciò non è un dettaglio da poco, in termini di eventuali tentazioni di singole iniziative estemporanee, poco opportune. Draghi, inoltre, è il prossimo presidente della repubblica designato; dovrà arrivare a quel traguardo con le più ampie credenziali, pertanto forte dei massimi risultati conseguiti. E poi c’è un paese da salvare! Il plan finalizzato all’ottenimento dei quattrini stanziati dall’ Europa va completato in tempo e nel modo più proficuo, acciocchè le quote ci vengano corrisposte senza riserve. Dopodichè, i soldi vanno spesi e le opere realizzate, che  si tratti di cantieristica o di riforme amministrative. La salvaguardia dell’ambiente è un altro tema, caro ai nostri influenti partners del nord. Infine, bisogna sconfiggere questo virus e restituire alla gente la libertà di movimento, da cui dipende buona parte della ripresa economica. Il capo si è, quindi, circondato di fidi collaboratori, destinandoli ai ministeri-chiave, dove la sua supervisione sarà costante e guardinga. Tutti gli altri, chi più chi meno, sono relegati ad un ruolo di contorno. Non sono determinanti e non ci si aspetta che lo diventino”. “Uhm… Due ranghi diversi e distinti”. “Direi di sì. Più che di migliori parlerei di governo dei fidati e dei laterali”. “…che, comunque, non ti convince”. “A me piacerebbe un governo eletto dai cittadini, che vanno a votare apposta…; coeso, espresso da una maggioranza immediata, non da una coalizione o da improbabili alleanze, e con un programma ben definito, che i cittadini abbiano vagliato, abbracciato e deciso di sostenere”. “Un processo logico…” “Un processo in grado di far durare una legislatura fino a conclusione. Ne ho abbastanza di giuramenti e di tintinnìo di campanelli a scadenza annuale!”