E’ ANCORA TROPPO PRESTO

“Avevi ragione tu, Draghi non piace a nessuno”
“Eh be’, non sai che ho sempre ragione? Che altro vuoi aggiungere?”
“…che sei un maledetto montato, vanaglorioso e pieno di te! Ecco quello che voglio aggiungere!”
“Su su…, non divaghiamo! Cos’è che ti induce a concludere che Draghi non stia simpatico alla gente?”
“Uhm, le mezze frasette, che, su di lui, sento pronunciare nei dibattiti televisivi”
“Oh oh…, non ti aspetterai che lo critichino apertamente! Non lo facevano nemmeno con Conte, se è per questo… Lo stesso Salvini se la prendeva sempre, genericamente, con il governo. Solo Renzi, ad un certo punto, ha cominciato a bersagliarlo senza posa, fino a che non è finita come… è finita. Ma tu… che cosa hai sentito di preciso su Draghi?”
“Mah, sembra che da più parti lo accusino di scarsa comunicativa, di eccessivo distacco nei confronti di coloro che pretenderebbero di essere i suoi legittimi interlocutori”
“Di chi parli? Dei giornalisti…?”
“Loro, in particolare, sì. Hanno trovato il modo di ironizzare su quanto raramente, finora, abbia parlato in pubblico; e, quando l’ha fatto, hanno rimarcato finanche sui minuti, pochissimi, della durata dei suoi discorsi. C’è poi chi si vanta di conoscerlo personalmente e assicura che non avrebbe alcuna difficoltà ad apparire in pubblico, né, tanto meno, ad esprimersi direttamente, senza l’ausilio di intermediari…; ma, intanto, sghignazza su quella volta che, in sua vece, ha mandato due ministri ad illustrare il dpcm del momento. Ma, ti dirò, è opinione comune, anche tra la gente, che sia un soggetto algido, impenetrabile, sussiegoso e  poco empatico”
“Eeeh…, sarà che anche lui è uno montato, vanaglorioso e pieno di sé…, ahahah…”
“Forse”
“Ma, senti, per me fa benissimo a non concedersi troppo ai microfoni. In fondo, l’hanno chiamato per produrre fatti, non chiacchiere. E poi… si può essere dei parlatori impeccabili, ma non sempre capaci di mantenere aplomb e lucidità di fronte alle provocazioni dei giornalisti. L’hai detto tu quanto sono perfidi, quelli lì. Un conto è declamare da un pulpito, un altro sottoporsi a domande che possono essere insidiose e irritanti. I cronisti  sono maestri a contrabbandare informazione con reconditi intenti di suscitare reazioni, che, in qualche modo, soddisfino la sete di sangue che alberga nei loro lettori o negli spettatori dei loro salotti. I giornali si debbono vendere, e così dicasi per le trasmissioni televisive. Tanto più sensazione e scalpore si riesce a creare, in quelle sedi, quante più probabilità sussistono che il prodotto sia fruito da un vasto pubblico e gl’inserzionisti della pubblicità sgancino denaro sonante. Forse Draghi queste cose le conosce, e, come si suol dire, più le conosce più le evita. Inoltre, c’è da aggiungere che uno nella sua posizione non dovrebbe indulgere troppo alla tentazione di rilasciare interviste. Non è un candidato all’oscar e neppure una rockstar… Non è questione di alterigia. Un contegno sobrio è forse più in linea con il carico di responsabilità che grava sulle sue spalle. Va be’ che, oggigiorno, anche il Papa si fa riprendere volentieri, sull’aereo, col microfono in mano…, ma, francamente, trovo la cosa non esattamente appropriata alla figura che egli rappresenta”
“Uhm, probabilmente hai ragione”
“Eh no! Non darmi ragione di nuovo, per poi rinfacciarmi la mia scarsa modestia…”
“Di’ la verità, a te Draghi un poco piace…”
“Dovresti sapere che non amo sbilanciarmi. E’ ancora troppo presto per trarre conclusioni serie sul suo operato. Sull’argomento, risentiamoci fra qualche mese!”

E’ ANCORA TROPPO PRESTOultima modifica: 2021-03-13T17:30:58+01:00da alberto.gambineri