GIA’ LETTA

“Continui a non pronunciarti sull’operato del nuovo Pc?”
“Assolutamente! Non ci sono elementi sufficienti per trarre giudizi. Nessuno ne ha, a meno di non parlare per supposizioni o per partito preso”
“Beh, allora parliamo del nuovo segretario del PD”
“Per l’amor di Dio! Se c’è qualcosa che proprio non mi appassiona è seguire le vicende del PD… Ti ricordi, qualche settimana fa…? Feci un rapido excursus attraverso i maggiori partiti che hanno deciso di sostenere questo governo. Ebbene, quel che dissi allora non è cambiato. Se proprio debbo esprimermi sul nuovo segretario, ritengo questi una figura ancora più scialba di quella che c’era prima”
“Ehilà, addirittura!”
“Ma sì… Se veramente si illudono di risollevare le sorti del partito con uno come Letta, stanno freschi…”
“Non ci ha pensato due volte a rispondere alla chiamata…”
“Come no…? Era lì che scalpitava, pronto a partire. Probabilmente si stava preparando già da qualche tempo. Questi qui si sentono sempre il messiah, cui il popolo inneggia con le fronde di palma in mano. E, puntualmente, finiscono tutti sulla croce. Si gettano come falene contro la fiamma. Evidentemente, il richiamo del potere e della ribalta è più forte di loro”
“Beh, potrebbe trattarsi del richiamo dell’ideologia…, del dovere di servire il proprio partito… Non credi?”
“Eeh…, in questo caso, non posso che compiangerlo, il professore”
“Perché?”
“Ma perché è evidente anche ai ciechi che dentro quell’accozzaglia ci sta di tutto, dall’estrema sinistra fino ai “democristiani”. Come si fa a tenere a bada tante idee diverse? Credi che Zingaretti non ci abbia provato? Che fosse veramente il succube dei Cinquestelle, rassegnato e inerte? Sono anni che cercano disperatamente un’identità… Hanno cambiato sigla mille volte, intanto che cercavano di capire chi fossero veramente… Hanno buone personalità al loro interno, ma è il tutt’uno che manca… Lo stesso Renzi provò a scuoterli dal loro eterno torpore, e poi è finita che è uscito. Letta non ha fatto in tempo a concludere il suo discorso d’investitura che già si accapigliano sulla candidatura del sindaco di Roma, ahahah…! Te l’ho detto e lo ripeto: sono un partito da opposizione. Te ne stai fermo e buono nella tua comfort zone, e critichi ciò che fa chi sta al governo, senza prenderti il becco di responsabilità”
“Ora sono al governo anche loro”
“Sì sì… Ma questa è una situazione speciale. Se vuoi, inusuale. Qui non c’è stata una coalizione ad esprimere un Pc…; è stato il Pc a determinare la corsa all’accrocchio. L’esatto opposto di ciò che dovrebbe accadere”
“Comunque, proveranno a darsi qualche spunto su cui imbastire un programma”
“ ‘Urca! Lo ius soli, per esempio”
“Un loro vecchio cavallo di battaglia…
“Come no? E il diritto di voto fino da 16 anni, perfino… Voti cercansi disperatamente!!!”
“Salvini è già in… ebollizione, per questo”
“Ah, non mi meraviglio! Ma la faccenda non piace neppure a me, che non sono leghista”
“Lo so. Ti conosco”
“Uff…, i comunisti non cambieranno mai… Sempre a sognare un nirvana fatto di aggregazione, di uguaglianza, di libertà…”
“…di lotta operaia, di occupazioni…”
“Ma per favore…, si svegliassero un po’, ‘chè la guerra è finita! Letta, del resto, è quello che nominò un ministro di colore, la famosa Kyenge, la congolese, quella che pretendeva il salto culturale degli italiani, dalla sera alla mattina… Che la vedessero come qualcosa di assolutamente normale! Senza, però, fare, lei per prima, il minimo sforzo per comprendere che l’opinione pubblica potesse essere un tantino disorientata a ritrovarsi in parlamento un negro. In fondo, questo è un paese che di negri non ne ha mai visti per secoli, a parte qualche artista alla televisione. Ma lei, piccina, aveva la coda di paglia. Eeeh…, c’è bisogno di un poco di umiltà, bella gente!”
“Dire negro è un dispregiativo?”
“Ma va’!  Lo è solo per gli ipocriti, per gli ossessionati del politicamente corretto. Costoro preferiscono esprimersi con locuzioni del tipo africano oppure afroamericano, a seconda della provenienza. Li fa sentire in pace con la coscienza. Puah…!”
“Insomma, sei scettico circa la ventata di rinnovamento che il nuovo segretario solleverà in quel partito…”
“Bah, per quel che mi riguarda, gli auguro di riuscire. Ma ho paura che non basti cambiare il direttore per far suonare meglio l’orchestra, se gli strumenti sono scordati”
“Ahi ahi ahi, allora… Situazione deja vu, dunque…”
“Già vista, sì. Anzi, già… letta!”

 

GIA’ LETTAultima modifica: 2021-03-18T12:16:26+01:00da alberto.gambineri