do you wanna dance?

DEI DELITTI E DELLE PENE (RELOADED)


“Che bel paese è questo. Ogni minuto, uno scandalo” “Scandalo, dici? Ormai nulla più fa scandalo in questo paese. Ci siamo abituati al peggio” “Sì, ma possibile che non ci sia un solo settore immune dal virus del malaffare?” “Purtroppo è possibile… Tu pensi alle istituzioni…? Alla politica…? Alla finanza…? Io penso alla gente comune, la prima a contravvenire ai princìpi fondamentali del costume civile e della legalità. Avevo un’amica, molti anni fa, che lavorava in uno scantinato con una macchina da cucire insieme ad un’altra tizia. Assemblavano maglie per una ditta che faceva produrre qua e là, tutto a nero, e poi vendeva il prodotto finito. Costoro si spacciavano per manifatturieri, invece non facevano che imballare e spedire roba che aveva fatto mille giravolte, passando dalla smacchinatura alla cosiddetta rifinizione per poi approdare allo stiro e all’imbustatura. “E m’immagino che, per ciascun passaggio, vi fosse coinvolto un gruppo di lavoranti diverso” “Esatto. Tutte realtà di tre o quattro persone, spesso in un fondo o in un garage, senza le ben che minime misure di sicurezza, senza servizi igienici. Se avevi un’impellenza, dovevi chiedere di salire su in casa del…, chiamiamolo così, datore di lavoro e usare la sua stanza da bagno. Eppure, lei, la mia amica, non faceva che ripetere quanto fosse bello metterlo in tasca allo Stato… Eeh, è questa la mentalità. E non credere che cambi molto da nord a sud. La grande industria è un’altra cosa. Lì sono sempre sotto i riflettori e poi c’è il sindacato. Ma, soprattutto, si tratta di vere e proprie fabbriche piramidali. Il tessile, purtroppo, è stato il primo a pagare il prezzo della decentrazione. Se volevi restare dentro i costi e competere con i paesi del terzo mondo, non potevi permetterti un ciclo di produzione completo, ogni fase sotto lo stesso tetto. E così la produzione si è spezzettata. Solo che questo ha indotto la maggior parte delle dittarelle corrispondenti ad ogni anello della catena ad avvalersi di manodopera esterna, che opera a cottimo, nei sottoscala, a prezzi da fame, e che non emette certo fattura, sfuggendo regolarmente ai controlli dell’ufficio del lavoro, ammesso che quest’ultimo si prenda mai la briga di controllare veramente” “Il punto è che, spesso, troppa gente non ha scelta. O accettare il nero o non lavorare affatto” “Eh, dai, cerchiamo di non farci prendere sempre da moti d’animo compassionevoli. Partiamo dal principio che la legge si rispetta. Altrimenti, tutto diventa avallabile e giustificabile. E ciò non è ammissibile. Hai esordito tu, parlando di scandali… Lavorare a nero è uno scandalo come un altro. Non vedo differenza” “Hai ragione. Intanto, come appunto dicevo all’inizio, il malcostume dilaga” “Eh, come no? Non passa giorno che ne senti una nuova… In Sicilia truccavano i dati dei contagi per evitare le restrizioni; evasori fiscali simulavano la cattura da parte dell’Isis pur di sfuggire al fisco; il militare fotografava documenti segretissimi per passarli ai russi in cambio di cinquemila euro… Ma ti rendi conto? Sporcarsi le mani per quattro soldi… Bisogna essere davvero dei miserabili!” “Questi sono gli avvenimenti più recenti… A quanto pare, ce n’è per tutti i gusti! E che dire del ragazzino veneto, poco più che adolescente,  che ha accoltellato quella giovane, non si sa bene per quale ragione…? E delle adoratrici del tizio altoatesino che ha fatto fuori i genitori…?” “Vedi, come puntualizzavo, è la gente comune che, ormai, ha perduto ogni remora di ordine morale. Forse perché la punizione, quand’anche arrivi, non è mai commensurata al reato e, stringi stringi, la fanno tutti franca, quindi il messaggio è che chiunque può permettersi di fare quel che vuole, pressochè impunemente” “Però, il pesce puzza sempre dalla testa. Chi dovrebbe dare l’esempio è il primo a contravvenire ” “Ma che ti vuoi aspettare da un governo che non aveva preteso, e sottolineo preteso, che tutti gli operatori della sanità fossero vaccinati, fin dall’inizio, senza eccezioni? Ma via… Ti sembra ragionevole? No, bisogna che s’infetti un’intera casa di riposo perché si scopra che quasi nessuno di chi lavora lì dentro si era voluto vaccinare e si provveda in fretta e furia a mettere una pezza su una questione talmente evidente da non doversi neppure discutere. Questo, dopo che abbiamo già sulle spalle più di centomila morti…! E’ evidente che le istituzioni siano le prime ad essere manchevoli. Lo sono sia dal punto di vista organizzativo che da quello morale. La gente comune ha questi modelli. E poi, torno a dire, dove sono le pene?” “Un paese di m…” “Alt! Fermo lì. Non andare oltre. Enfatizzare su condotte criminali è un conto. Abbandonarsi al vituperio è un altro. Ciò non farebbe che nutrire i nostri istinti più bassi. Proprio quello che, da persone provviste di integrità morale e di autocontrollo, quali ci riteniamo, dobbiamo evitare”