“Ah Ah Ah Ah Ah…”
“Cos’hai da ridere?”
“Ah Ah Ah…, mi fanno ridere questi papaveri dei partiti di governo”
“Ma cos’è che ti suscita tanta ilarità?”
“Insomma… Deluso il leghista… Stupito il leader in pectore dei cinquegrilli… E’ il drago che li spiazza regolarmente, ogni volta che c’è da prendere una decisione cruciale… Che diamine! Ma cosa credevano? …che veramente ci sia tutto questo tempo per star a sentire ogni singola loro rivendicazione? Starebbe fresco… Quello va avanti per la propria strada, tranquillo e sereno. Fa delle conferenze-stampa stringate…, dice quattro frasi asciutte senza fronzoli, proprio per non dare adito a dubbi e per non lasciar spazio a discussioni, laddove si è già deciso ciò che si voleva decidere. Mi meraviglio del disappunto che questi signori manifestano, come se non sapessero ancora con chi hanno a che fare. Buone occasioni per tacere. Ma, si sa, è sempre la mediocrità a gridare più forte”
“E’ vero. Ma com’è…? Salvini si aspettava che gli telefonasse prima di emanare il decreto con cui si istituisce la certificazione verde a partire da agosto? Per chiedergli che cosa?”
“Poff… Si danno un’importanza…, mentre lui non li vede nemmeno! Figurati se è interessato alle chiacchiere di Salvini! Mattarella l’ha messo lì perché emergenze e riforme vengano gestite secondo criteri prestabiliti, e lui si consulta solo con tecnici e cabine di regia create ad hoc. Del resto, ha spiegato bene che, a fronte di un’economia che ha ripreso a correre, non ci si può certo permettere di fermarne la corsa con eventuali nuovi lockdown”
“E i cinquegrilli, come li chiami tu…?”
“Anche loro sarà bene che se ne facciano una ragione… La riforma del caro Bonafede verrà soppiantata da quella della ministra Cartabia. Stop! Il drago ha già di fatto blindato il testo, e non saranno ammessi rimaneggiamenti. Tutt’al più, qualche modifica di ordine formale… Come dire…, possiamo emendare il testo sostituendo le virgole con i punto e virgola. Ah ah ah… Loro ci provano a fare la voce grossa, ma non hanno la forza di incidere in modo determinante. Troppo poca coesione tra di loro… Ed anche in questo caso, le argomentazioni del premier sono inoppugnabili. Il processo deve ridimensionarsi nella durata. Questo è il dictat di Bruxelles se si vuol mettere le mani sul malloppo del recovery fund. O bere o affogare”
“Mi pare che la storia della durata del processo prenda le mosse dalla necessità di tutelare investitori e multinazionali operanti in questo paese. Ecco perché sta tanto a cuore all’Europa. Forse i cinquestelle potrebbero ricordare a Draghi che le multinazionali chiudono i battenti e se ne vanno, anche senza l’esito di un processo, breve o lungo che sia… Evidentemente, si è lasciata loro questa possibilità… Ora, non sarà che per compiacere costoro, la Cartabia fa indirettamente un favore a tanti furbacchioni disonesti di casa nostra?”
“Giusta osservazione! Ma allora Draghi dovrebbe andare a ridiscutere le condizioni di erogazione dei fondi con l’EU…!? Uhm…, per quanto incrollabile sia il mio ottimismo, dubito che prenderebbe, anche lontanamente, in considerazione un’eventualità del genere!”
MA COSA CREDEVANO…?
MA COSA CREDEVANO…?ultima modifica: 2021-07-25T09:33:06+02:00da