FERIA D’AGOSTO

Gli antichi (romani) si prendevano un breve periodo (concesso dall’imperatore) per riposarsi dalle fatiche estive, soprattutto quelle dei campi; gl’italiani (del ventennio) usufruivano di tariffe ferroviarie occasionalmente basse (per gentile concessione del regime) onde permettersi, a poco prezzo, viaggetti-lampo alla scoperta di città, monumenti, o, finanche, del mare, che, altrimenti, non avrebbero mai visto.
Il popolo è sempre stato, in un modo o nell’altro, manipolato ad uso del consenso politico.
Solo a questo governo la sfiga del riaffacciarsi del covid riserva, invece, di inimicarsi la gente con nuove restrizioni.
Così, bachate, pitaliti mambi salentini subiranno probabilmente un altolà, soprattutto nei locali al chiuso, dove il distanziamento sociale è un vero e proprio oltraggio all’entità stessa di tali ambienti. 
Che fare, allora, nelle notti torride e stellate di questo infausto 2020, dove, neppure per strada, nessuno sembra preoccuparsi di assembramenti o assenza di mascherina?
Forse lasciarsi manipolare un po’ meno da chi cerca di convincere, giovani e “diversamente giovani”, che cocktails, intemperanza e sregolatezza sono gli unici ingredienti per procurarsi svago e divertimento…?
Forse che un uso, più assiduo, del pensare… del valutare… del discernere…, insomma, della sostanza cellulare cerebrale, anziché l’obbedienza passiva a quanto ci viene, tacitamente e subdolamente, inculcato dal persuasore di turno, potrebbe magari assicurarci quella libertà, che troppo spesso viene confusa con la trasgressione?

 

FERIA D’AGOSTOultima modifica: 2020-08-15T10:36:56+02:00da alberto.gambineri

Un pensiero riguardo “FERIA D’AGOSTO”

  1. Mi hai ricordato le famose tre “effe” di borbonica memoria: Feste, Farina e Forca. Bastano queste tre cardini per il popolo bue.
    Buona domenica Alberto.

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