INUTILE E FUORI TEMPO

Che cosa ci si aspetta da questo referendum? Una riduzione nel numero di parlamentari?
E dall’eventuale riduzione?
A parte qualche soldo risparmiato (che, comunque, è cosa buona), non rilevo vistosi vantaggi. Forse doveva esser fatto prima, quando, parecchi anni fa, si cominciò a propugnare questa modifica, e quando la politica non aveva ancora preso la piega che ha assunto adesso. Oggi, mi sembra, come molti ripetono, lo squallido, quanto inutile, tentativo per ingraziarsi un pugno di elettori, che ai partiti supervotati della destra serve a poco, ed al m5s, che di elettori ne ha persi ormai troppi, ancora meno.
Non è con un numero ridotto di persone che si favorisce la governabilità, bensì con una legge elettorale in grado di decretare, da subito, chi stia, per cinque anni, alla guida delle istituzioni (posto che, da noi, coalizioni, alleanze e contratti non hanno portato se non il progressivo sfacelo del paese).
Dunque, mentre ci si propone un risparmio da là da venire, si sperpera denaro immediatamente.
A meno che l’election day, chiudendo alcuni istituti per far posto ai seggi, non sia un espediente per prendere tempo sui ritardi della scuola, che, come si sa, è iniziata solo “ufficialmente”.

INUTILE E FUORI TEMPOultima modifica: 2020-09-21T09:21:17+02:00da alberto.gambineri

8 pensieri riguardo “INUTILE E FUORI TEMPO”

    1. alla propaganda serve a poco perchè i grillini (i più interessati) stanno scomparendo ovunque; alla governabilità ancora meno; si risparmierà qualche soldo ma veramente quattro spiccioli

      1. Beh, quanto meno e indirettamente, si da ragione a Renzi. Il quale lo perse solo per il muro creato ad opera d’arte dall’opposizione a quei tempi sfrontata, bara e vergognosamente forgiata per battere l’avversario. Fosse passato allora, oggi avremmo magari assestato la riforma necessaria per gestire il nuovo parlamento e magari ci saremmo tolti la grande, paurosa palla al piede del CNEL che non serve a una mazza da sempre!!!!!!
        Buona sera Alberto.

        1. mah io non so se l’eliminazione di una delle due camere sia essenziale e, soprattutto, riskfree; io ci andrei cauto con qs storia delle entità che fanno le stesse cose; lo stesso CNEL dovrebbe essere sfruttato per ciò che è la sua ragione di esistere; è la politica che ha preso una pessima piega e si sta spaparanzati sulla pltrona senza fare quello per cui si è pagati; in qs senso, il taglio poteva avere una propria ragione di base, però… ti rimando alla mia risposta a edelweiss. Buona sera Carlo.

  1. Personalmente mi aspetto: n i e n t e!
    La riduzione eventualmente dei parlamentari mantenendo le due camere mi pare un controsenso. Se s’ha da fare una riforma si faccia dalla base e non a pezzetti.
    Certo che il dato non ancora ufficiale che le testate hanno riportato dimostra un’affluenza che non mi aspettavo: quindi per poco più di un italiano su due ha avuto senso andare alle urne. Indipendentemente dal covid, indipendentemente dai ritardi che la ripartenza delle scuole registra.
    Ciao Alberto

    1. il punto è, cara Elena, che qs riforma ha sempre avuto l’unico intento di attirare consenso intorno a chi la propugnava, ossia il m5s; sappiamo tutti che la questione-risparmio era ben debole; purtroppo per i grillini è arrivata tardi, quando ormai le loro stelle sono tramontate tutte e cinque; e soprattutto, come osservi tu, rimane un moncone, senza nessun appiglio strumentale che la sostenga e la legittimi. Buona serata

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