Sul mare sventola bandiera blu

La Bandiera Blu è un riconoscimento internazionale  e assegnato dalla Foundation for Environmental Education (FEE) alle località turistiche di mare che rispettano i criteri relativi alla gestione sostenibile del territorio.
I requisiti fondamentali sono 32 tra cui:
–  balneabilità delle acque  secondo i dati Arpa;
– depurazione;
– raccolta differenziata;
– aree pedonali e piste ciclabili;
– servizi in spiaggia;
– abbattimento delle barriere architettoniche;
– ricettività alberghiera.

Come ogni anno viene redatta una classifica.
183 i Comuni   italiani  nel 2019 hanno ottenuto la Bandiera Blu, 8 in più rispetto allo scorso anno.

Quest’anno il podio spetta alla Liguria  che vanta 30 località da sogno consolidate e tre nuove tutte in provincia di Imperia.
Segue la Toscana con 19 .
Alla Campania con 18 bandiere  va al terzo posto.

Secondo il presidente della Fee Italia, nel Mezzogiorno sono due gli ostacoli principali all’assegnazione:  i depuratori che mancano e la raccolta differenziata dei rifiuti che non viene fatta.

Dodici sono le new entry sul cui mare sventola bandiera blu e spiace per le  quattro  località che sono state depennate.

Per un effetto positivo di emulazione, se una località ottiene il riconoscimento, quelle vicine sono spinte ad migliorarsi per ottenere un pari riconoscimento.

Va da sè che i luoghi Bandiera Blu  sono mete più gettonate e registrano una crescita del turismo.

Non c’è che dire, noi italiani abbiamo un patrimonio inestimabile di bellezze naturali.  Peccato, però, che  spesso e volentieri prenotiamo le vacanze all’estero ma si sa che  il mare lontano è sempre più blu.