Per un curioso incrocio, così consueto nelle cronache giudiziarie italiane, in una mattinata di giugno di un anonimo venerdì si palesano due rinvii. Due sentenze attese e di rilevanza epocale relative a contesti quantomai distanti e da organi competenti su materie lontanissime. Da una parte il Processo Diaz, su cui la Cassazione si sarebbe dovuta esprimere oggi ma a causa delle lungaggini consentite dalla procedura e della sapiente architettura difensiva, i giudici della quinta sezione penale si riuniranno in camera di consiglio il 5 luglio prossimo, dopo aver ascoltato l’ultima arringa difensiva di uno dei difensori degli imputati a processo. Un avvenimento che sconcerta, da un punto di vista sociale ed etico, eppure consentito come spiegato dallo stesso presidente Giuliana Ferrua che ha strigliato, comunque, i legali.
Dall’altra parte sul fronte della giustizia sportiva per una curiosa simmetria, è posticipata anche l’attesa pronuncia della Commissione Disciplinare presieduta da Sergio Artico (e già rinviata) in merito alle richieste avanzate dal procuratore generale Stefano Palazzi, nel primo processo relativo agli atti acquisiti dalla Procura di Cremona in merito all’inchiesta sul calcioscommesse. Per i 40 tesserati interessati e le società coinvolte, la questione non è affatto simpatica: le sentenze di primo grado potrebbero coincidere con penalizzazioni durissime. In ansia soprattutto l’Albinoleffe per cui, ricordiamo, Palazzi ha chiesto -27 punti e il Piacenza (-19). Per la Reggina, fosse accolta la richiesta della procura, si tratterebbe di 6 punti; 2 nel caso del Pescara.
I membri della Commissione si sono riuniti in camera di consiglio lo scorso 8 giugno. Poi, il rinvio della pronuncia che plausibilmente scivolerà al giorno immediatamente successivo alla partita dell’Italia contro l’Irlanda trapattoniana. Le ipotesi praticabile sullo slittamento della sentenza si ravviserebbero nella necessità di rileggere gli atti, di non arrivare al sabato per non penalizzare le difese che dovranno depositare l’appello.
Se le premure del presidente Artico porteranno alla lettura della sentenza per la prossima settimana, sarebbe logico ritenere che quanto riguarda il nuovo procedimento – derivazione del filone pugliese – che scaturirà dalle audizioni in corso della procura federale che verrà posticipato rispetto al programma iniziale. Con conseguenze a più riprese valutate, quali ritardo per l’iscrizione a campionati e competizioni europee e quella remota ma non improbabile, difficoltà di stilare i calendari per la prossima stagione. Tradotto: calcio posticipato.
P:S: Mauri e Milanetto sono liberi. Il gip di Cremona, Guido Salvini ha revocato gli arresti domiciliari non essendoci più la necessità di applicare una misura cautelare nei loro confronti. La misura era stata decisa lo scorso 4 giugno, ed i due giocatori erano stati scarcerati. Nell’ordinanza sottolinea che la sua posizione dovrà essere aggiornata “con riferimento alla vicenda del derby Genoa-Sampdoria che, pur non essendo stato oggetto di contestazione nella misura cautelare, può costituire un elemento sintomatico di condotte illecite nell’ambito delle partite disputate dal Milanetto”. Anche se “gli elementi assai gravi desumibili dalla conversazione telefonica riferibile ad un capo ultrà non hanno trovato una conferma soddisfacente”.