La Russa e Taglialatela, Fratelli d’Italia

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La sobrietà non è cosa da campagna elettorale. Ne metabolizziamo le conseguenze, proviamo ad analizzare con dovizia scientifica le strategie che dettano esternazioni e questo marketing aggressivo per vendere il prodotto. Ci educhiamo alla comprensione di sondaggi che indicano dati quantitativi e su cui gli addetti ai lavori elaborano valutazioni qualitative.

Tutto è lecito, in guerra, amore e campagna elettorale. Anche se il tuo simbolo
porta la scritta – che curioso paradosso – Fratelli d’Italia.

Perlustri i social alla ricerca di emozioni forti, contenuti vibranti, UGC (termine ormai desueto) che arricchiscano il tuo bagaglio di informazione quotidiana e ti compare lui. Ignazio La Russa, accompagnato da Marcello Taglialatela, sono al San Paolo per assistere a Napoli-Catania. Come noto, l’ex ministro della Difesa esterna con religiosità devota la propria fede interista.

Marcello Tagliatela, una carriera politica che parte dal Fronte della Gioventù e approda a Fratelli d’Italia dopo anni e incarichi nel Pdl, appartiene alla schiera dei partenopei che senza il Napoli non sanno stare. E che si alimenta di antagonismi, se esibisce quella sciarpa (vedi sopra) nella foto che chiunque può vedere nel proprio flusso di notizie postata da amici o su pagine pubbliche.

Sorrisi d’ordinanza, entrambi i nostri – La Russa e Tagliatela – rivolgono al fotografo il cimelio prezioso che li accompagna: “Juve merda”, si legge sull’accessorio bianconero arricchito da un dito medio che consuete di agevolare la lettura della scritta incisa.

Perché si siano prestati a una simile provocazione così vicina e così lontana dalla mela marcia berlusconiana va riferito al contesto politico, ovvio. Ma il dubbio su quanti voti porterà l’immagine dei Fratelli d’Italia antagonisti della Juve capolista (antipatica?) lo conservo. Almeno fino al prossimo sondaggio.

La Russa e Taglialatela, Fratelli d’Italiaultima modifica: 2013-02-03T12:20:18+01:00da elisdono

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