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(Momenti indimenticabili per chi paga il canone Rai)
Antonellona abbandona il lattex. ma la preferivo rock. Decisamente. Poi la visione di Valerio Scanu in tutti i modi, in tutti i dove, in tutti i laghi mi riporta al contesto (palco Ariston-Sanremo) e inevitabilmente avverto un certo disagio.
ore 20.45 Valerio Scanu: qualcuno – tipo la conduttora – pone la domanda che nessuno aveva osato rivolgere a costui. La conosciamo, dunque ne omettiamo la ripetizione. Andrebbe però posta all’autore/i del testo più che al giovane di cui ricorderò le sopracciglia.
ore 20.50 Noemi: vestito sbagliato. Qualche vezzo e poco più. Unica cantante in gara alta quanto la Clerici (entrambe taccate).
ore 21.04 Marco Mengoni: miglior performance della 60° edizione del Festival di Sanremo. Ha già vinto. Il resto è tra ().
ore 21.11 Povia: capello composto, accompagnamento di archi, corista dalla voce intonatissima. Tutto perfetto. Senza cartelli. Furbetto.
ore 21.32 Malika Ayane: un sospiro a colazione. Voto Malika. Perché ha una voce sublime. Perché ha una canzone costruita, ma non disturbante.
ore 21.40 Irene Grandi: meglio con Marco Cocci ieri sera (la cometa funziona di più a due voci). Sconcerto e vociare in sala alla domanda: “Uno dei nostri autori vuole sapere, visto che hai molta grinta sul palco, se hai così tanta grinta anche in amore”.
ore 21.50 Pupo-principe-tenore: Emanuele Filiberto continua a cantare meglio di Pupo.
ore 21.58 Irene Fornaciari e i Nomadi: almeno ci sono i Nomadi, dai…