Per un curioso incrocio, così consueto nelle cronache giudiziarie italiane, in una mattinata di giugno di un anonimo venerdì si palesano due rinvii. Due sentenze attese e di rilevanza epocale relative a contesti quantomai distanti e da organi competenti su materie lontanissime. Da una parte il Processo Diaz, su cui la Cassazione si sarebbe dovuta esprimere oggi ma a causa delle lungaggini consentite dalla procedura e della sapiente architettura difensiva, i giudici della quinta sezione penale si riuniranno in camera di consiglio il 5 luglio prossimo, dopo aver ascoltato l’ultima…
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