Calcioscommesse, i 45 minuti di Pepe

Calcioscommesse, i 45 minuti di Pepe

Simone Pepe era il personaggio attorno a cui si era concentratta l’attenzione per ovvi motivi. Anche dopo quanto trapelato ieri dall’audizione di Salvatore Masiello. In questa giornata di attese e conferme,  il suo interrogatorio negli uffici romani della Procura federale è durato appena 45 minuti. Doveva fornire la sua versione sugli accadimenti relativi a quanto sostenuto da Andrea Masiello davanti ai magistrati di Bari: secondo l’ex capitano nei giorni che hanno preceduto Bari-Udinese (3-3 del 9 maggio 2010), Pepe avrebbe ricevuto una telefonata da parte di Salvatore Masiello, appunto, per concordare…

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Calcioscommesse, tocca a Simone Pepe

Calcioscommesse, tocca a Simone Pepe

Simone Pepe in via Po dovrà rispondere, oggi, su quell’Udinese-Bari del 9 maggio 2010. Stefano Palazzi e i suoi, al lavoro sul terzo filone dell’inchiesta sportiva sul calcioscommesse, negli uffici romani della procura federale hanno sentito ieri sette tesserati. Delle audizioni trapela poco, ma quanto riportato assume una pregnanza notevole poiché alcuni tratti – fossero confermati – andrebbero a scardinare le dinamiche ricostruite da Andrea Masiello nell’ambito dell’indagine della procura barese. Massimo Donati, Alessandro Parisi e Salvatore Masiello: uomini importanti per accertare i fatti e ricostruire gli avvenimenti legati a quella…

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Calcioscommesse: l’altro Masiello, quello che scagiona Pepe

Calcioscommesse: l’altro Masiello, quello che scagiona Pepe

Masiello scagiona. E Masiello rimane solo. Così è. L’altro Masiello, quello indisciplinato, problematico e rissoso smentisce la versione fornita alla Procura di Bari da Andrea – il Thuram bianco – in merito alla telefonata con cui si sarebbe proposta la combine a Simone Pepe, attuale giocatore della Juventus all’epoca dei fatti ancora tesserato dell’Udinese.Quella telefonata che sarebbe stata effettuata da Salvatore nel racconto di Andrea e che avvenne alla presenza anche di Leonardo Bonucci che aveva asserito di non avere alcuna memoria di quella chiamata, stando alla ricostruzione fornita da uno dei…

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Juve in silenzio stampa contro l’arbitro: senza gol e senza rigore

Juve in silenzio stampa contro l’arbitro: senza gol e senza rigore

da Virgilio Sport (foto tratta da Sky) Segui @elisdono !function(d,s,id){var js,fjs=d.getElementsByTagName(s)[0];if(!d.getElementById(id)){js=d.createElement(s);js.id=id;js.src=”//platform.twitter.com/widgets.js”;fjs.parentNode.insertBefore(js,fjs);}}(document,”script”,”twitter-wjs”); L’insostenibile leggerezza e l’inutilità di uno 0-0 si leggono incrociando l’ennesimo pareggio della Juve con l’epopea milanista e il progressivo allontanamento dal vertice della classifica. Eppure in questo pomeriggio primaverile con il Genoa (in forte ascesa), la Juventus senza Barzagli, Chiellini e Bonucci (tanto per citare alcune delle assenze più eclatanti) ha sbattuto contro pali, traverse e sviste arbitrali. Rizzoli e i suoi hanno preso decisioni corrette (vedi il giallo a De Ceglie), ma non hanno convinto sui rigori negati a Matri e a Rossi, sulla rete di Pepe. Su…

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Catania-Juventus, quel gol di Quagliarella. Video

Catania-Juventus, quel gol di Quagliarella. Video

Quel gol di Quagliarella, signor Damato era valido. Non che alteri prestazione e risultato (1-3), ma un simile errore non giova all’economia dell’arbitrato di questo Catania-Juventus. Per il resto, il miglior attacco del campionato è confermato, Sorensen illumina, Pepe anche con inserimenti taglienti, Iaquinta va in profondità, Krasic incarna quella mentalità operaia impartita dalla lezione delneriana. Aquilani insolitamente oscuro, a disagio. Peccato, perché complice uno Storari che non intende arretrare all’avvicinamento del rientro di Buffon sarebbe stata quella Juve disegnata dalla nuova triade.

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Juve da riformare: Del Neri si inventa Pepe terzino

Juve da riformare: Del Neri si inventa Pepe terzino

Quando Claudio Ranieri venne tacciato di propinare un brutto spettacolo nella Torino della rabbia e dell’orgoglio, la risposta a mezzo stampa fu semplice: “Basta non prendere gol”. I ragazzi, come li chiamava, salivano optando per un fuorigioco strategico che fruttava almeno una difesa d’ufficio. Ma che si può addurre in una strategia, che possa definirsi all’altezza, per questo reparto che ieri sera all’Olimpico è scomparso? Nonostante Chiellini (reduce da una brutta distorsione) e Bonucci che, con tutta la volontà della disperazione, hanno perso i tempi dove e quando il tempismo…

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