PONTE MORANDI, LE DICHIARAZIONI DI BERTOLASO LASCIANO INTERDETTI

Guido_Bertolaso

Durante la puntata di In Onda su La Sette del 15 agosto scorso dedicata al crollo del ponte Morandi a Genova del giorno prima – in cui hanno perso la vita 39 persone; 16 i feriti e centinaia gli sfollati dalle case sottostanti essendo serio il rischio che il resto della struttura possa collassare da un momento all’altro – l’ex capo della Protezione Civile Guido Bertolaso ha rilasciato una dichiarazione che, detta da lui che dal 2001 al 2010 ha ricoperto il vertice estremo della struttura della Presidenza del consiglio preposta a “mobilitare e coordinare tutte le risorse nazionali utili ad assicurare assistenza alle popolazioni in caso di grave emergenza”, ha del surreale: “quando passavo su quel ponte, se il traffico me lo permetteva, violavo tutti i limiti di velocità per attraversarlo in fretta”.

Una dichiarazione, quella di Bertolaso, che lascia interdetti, non fosse altro perché l’ex capo della P. C. – rinviato a giudizio per omicidio colposo plurimo e lesioni, poi assolto in Cassazione, per aver detto durante una telefonata del 30 marzo del 2009, intercettata, all’assessore abruzzese Daniela Stati, “la commissione grandi rischi? Un’operazione mediatica. Vogliamo tranquillizzare la gente”, in relazione allo sciame sismico che da mesi martoriava il territorio, mettendo in allarme i cittadini che temevano che le scosse lasciassero presagire l’imminenza di un terremoto – il 6 aprile del 2009, una settimana dopo quella telefonata, ci fu il terremoto che rase al suolo il capoluogo abruzzese e altri comuni con centinaia di morti e feriti e migliaia di sfollati – esplicitamente ammette di essere a conoscenza della pericolosità del ponte Morandi.

Ogni qualvolta il paese era ferito da un terremoto, soprattutto se in zone già colpite in passato da un evento simile, sia Bertolaso che gli esperti dell’INGV non mancavano di ripetere che i terremoti non si possono prevedere ma prevenire costruendo in maniera adeguata.

Poiché riguardo al ponte Morandi, stando alla sua affermazione televisiva, l’ex capo della P. C. lascia intendere di essere ben consapevole della sua pericolosità, sarebbe interessante sapere se tale consapevolezza fosse dovuta a una sua sensazione personale quando lo attraversava o fosse invece frutto di un’accurata conoscenza dei fatti che, per il ruolo che ricopriva, gli permetteva di essere costantemente ragguagliato con indiscutibili dati tecnici. E, in quest’ultimo caso, sarebbe interessante sapere se avesse, come è presumibile ritenere abbia fatto, esposto il pericolo del ponte Morandi a chi di dovere, la Presidenza del Consiglio, affinché intervenisse per sollecitare il concessionario che aveva in gestione quel tratto di autostrada, Atlantia del Gruppo Benetton, perché lo mettesse adeguatamente in sicurezza.

Domande che trovano il tempo che trovano visto che il ponte è venuto giù portandosi dietro morte e distruzione. Seppure a causarne il crollo non è stato un imprevedibile terremoto ma, probabilmente, un’inadeguata manutenzione, ergo prevenzione. Ovviamente tutto ciò lo stabilirà la magistratura!

PONTE MORANDI, LE DICHIARAZIONI DI BERTOLASO LASCIANO INTERDETTIultima modifica: 2018-08-17T07:05:58+02:00da kayfakayfa