LA VOCE DI KAYFA 2.0: Il blog di Enzo Giarritiello

LICOLA, VIA MADONNA DEL PANTANO: UNA VERGOGNA SENZA FINE


Contrariamente a quanto si potrebbe immaginare, Via Madonna del Pantano esiste davvero, non è una burla di natura toponomastica. La strada si trova precisamente a Licola, nel comune di Giugliano, alle spalle del depuratore. Da anni, non appena inizia a piovere, si allaga di liquami che sorgono dal sottosuolo o si riversano dalla “cascate” d’acqua nera che precipitano sull’asfalto dai tubi nascosti nella fitta vegetazione che ricopre la massicciata a bordo strada, rendendo impraticabile lo spostamento agli abitanti i quali, oltre a dover fare i salti mortali per attraversarla, sono anche costretti a respirare i miasmi che si levano da quel mare di merda (scusate il francesismo). Quando non piove comunque la via tende a essere perennemente bagnata a causa di una perdita della condotta principale delle rete fognaria.   A nulla, sembra, sono finora valse le ripetute denunce e manifestazioni di protesta da parte dei cittadini affinché gli enti preposti - Regione Campania e Comune di Giugliano - intervenissero per porre fine a tale vergogna. Come si conviene a dei veri napoletani gli abitanti di Via Madonna del Pantano, non avendo finora trovato riscontro alle loro giuste proteste da parte della autorità, oltre a fare sentire pubblicamente la loro voce con sit-in davanti al depuratore, televisivi, articoli sui giornali e sui social, si sono affidati all’ironia dando vita a una canzone dal titolo Via Madonna Del Pantano. Come ci ha riferito proprio ieri Antonio Lamberti membro del Comitato Piazza Cristoforo Colombo e dell’Associazione Licola Mare Pulito: “Da alcuni giorni la strada è asciutta. Speriamo che non sia solo conseguenza del caldo torrido di questi giorni ma finalmente l'atteso segnale che qualche intervento strutturale si è fatto o si sta facendo sulla rete fognaria per risolvere il problema. Per averne conferma non ci resta che aspettare le prossime piogge. Incrociamo le dita!” Foto e filmati gentilmente concessi da Antonio Lamberti