Grazie al suggerimento di un amico runner, ieri sera su Amazon Prime ho visto Brittany Non Si Ferma Più.

Il film narra la storia vera di Brittany, una ventenne single americana afflitta da una serie di problemi esistenziali, tra cui quello d’essere sovrappeso. Pur di non sentirsi diversa dalle coetanee, tutte fidanzate e con una regolare vita sessuale, Brittany non si fa scrupoli di concedersi avventure estemporanee con assoluti sconosciuti nei bagni dei locali dove la sera si ritrova con le amiche pur di sentirsi come loro.

Maratona, una metafora esistenziale

Grazie al suggerimento di un amico runner, ieri sera su Amazon Prime ho visto Brittany Non Si Ferma Più.

Il film narra la storia vera di Brittany, una ventenne single americana afflitta da una serie di problemi esistenziali, tra cui quello d’essere sovrappeso. Pur di non sentirsi diversa dalle coetanee, tutte fidanzate e con una regolare vita sessuale, Brittany non si fa scrupoli di concedersi avventure estemporanee con assoluti sconosciuti nei bagni dei locali dove la sera si ritrova con le amiche pur di sentirsi come loro.

Tuttavia ciò non la appaga, anzi le fa provare vergogna verso se stessa. Alla fine, stanca di sentirsi compatita dagli amici e usata dagli uomini, guardandosi allo specchio, decide che è giunto il momento di dare una svolta alla propria vita.

Su indicazioni del nutrizionista e stimolata dalla vicina di casa amante della corsa, Brittany, seppure con scetticismo, si avvicina al mondo dei runner.

All’inizio correre senza interruzioni per 1,5 km per lei rappresenta un’impresa epica. Riuscendovi, ci prende gusto e inizia a macinare sempre più chilometri. Fino a che la corsa si trasforma in ragione di vita, facendole maturare la decisione di correre la maratona di New York. […]

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Per capire cosa fu davvero l’unione sovietica di Lenin e Stalin e il probabile motivo della sua fine iniziata secondo molti storici con la caduta del muro di Berlino – altri l’attribuiscono al disastro di Cernobyl se non addirittura, andando a ritroso, all’elezione sul soglio pontificio di Papa Wojtyla – sarebbe il caso leggessimo i romanzi di Vasilij Grossman. In particolare VITA E DISTINO e TUTTO SCORRE, entrambi editi da Adelphi.

Vasilij Grossman, quando la letteratura racconta la storia

Per capire cosa fu davvero l’unione sovietica di Lenin e Stalin e il probabile motivo della sua fine iniziata secondo molti storici con la caduta del muro di Berlino – altri l’attribuiscono al disastro di Cernobyl se non addirittura all’elezione sul soglio pontificio di Papa Wojtyla – sarebbe il caso leggessimo i romanzi di Vasilij Grossman. In particolare VITA E DISTINO e TUTTO SCORRE, entrambi editi da Adelphi.

VITA E DESTINO la cui gestazione durò dieci anni – il manoscritto fu confiscato nel 1961 dal KGB, finanche le veline, la carta carbone e i nastri della macchina da scrivere usati per darlo alla luce e copiarlo; vide per la prima volta la pubblicazione nel 1980, ma in versione ridotta; nel 1990 ci fu finalmente la versione integrale propostaci da Adelphi – la narrazione della battaglia di Stalingrado cui l’autore prese parte da corrispondente di guerra è il pretesto per denunciare ciò che all’epoca accadde nella vita quotidiana dei singoli cittadini, laddove all’eroismo per affrontare il nemico tedesco si contrappose un nemico subdolo rappresentato dall’assoluta negazione della libertà individuale propugnata dal regime leninista/stalinista a garanzia dell’affermazione dello Stato. […]

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Dal primo momento che era scoppiata la pandemia, pur essendo un medico generico, come tanti suoi colleghi si era messo a disposizione per assistere gli ammalati. Con la mascherina sul viso andava a casa di ogni paziente e lo curava attenendosi scrupolosamente ai protocolli prescritti dal ministero.

L’araba fenice

Dal primo momento che era scoppiata la pandemia, pur essendo un medico generico, come tanti suoi colleghi si era messo a disposizione per assistere gli ammalati. Con la mascherina sul viso andava a casa di ogni paziente e lo curava attenendosi scrupolosamente ai protocolli prescritti dal ministero.

Malgrado si impegnasse con tutto se stesso per sconfiggere quella che i media avevano definito la “peste del XXI secolo”, molti anziani, dopo una dolorosa agonia distesi sulle barelle in terapia intensiva e in subintensiva, erano deceduti senza nemmeno il conforto di avere accanto i propri cari, costretti a salutarli attraverso i display dei telefonini facendo loro una videochiamata aiutati dagli infermieri.

Da fervido credente nella scienza, del tutto agnostico, alternava sarcasmo e fastidio verso chi affermava che il virus fosse la punizione inviata da Dio in terra per punire l’umanità dei propri peccati. Quando ascoltava una simile affermazione, di riflesso gli veniva di rispondere che, se davvero fosse stato così, non si capiva perché il male mietesse vittime tra gli anziani e quanti era affetti da patologie pregresse, anziché scatenarsi contro chi compiva i peggiori crimini. […]

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In matematica esistono due specie di numeri, i numeri primi e i numeri composti. I numeri composti sono quei numeri ottenuti dalla combinazione di più numeri. Es. 12 = 4 + 8; 6 + 6; etc. Ossia tutti quei numeri dalla decina all’infinito la cui somma dei fattori li riduce a numeri primi. Es.: 12 = 10 + 2 =  1 + 0 + 2 = 3

I tarocchi cabalistici

In matematica esistono due specie di numeri, i numeri primi e i numeri composti. I numeri composti sono quei numeri ottenuti dalla combinazione di più numeri. Es. 12 = 4 + 8; 6 + 6; etc. Ossia tutti quei numeri dalla decina all’infinito la cui somma dei fattori li riduce a numeri primi. Es.: 12 = 10 + 2 =  1 + 0 + 2 = 3

I numeri primi vanno dal dall’1 al 9. Nella cabala essi sono chiamati Sephirot e avrebbero il potere di svelare i misteri della creazione in quanto spiegherebbero come la molteplicità derivi dall’unità. A ognuno di questi sephirot corrisponde una lama dei tarocchi inerente la via secca.

 

                                                           KETER/CORONA   

Tarocchi on line, lettura tarocchi online dalla Svizzera

È associata al numero 1 e alla lama del Bagatto. Indica la causa e il punto di partenza di tutte le cose. Essa rappresenta il centro da cui tutto promana e che tutto racchiude; la fonte di ogni attività e pensiero. Facendo un accostamento anatomico col corpo umano essa simboleggia la testa.

La prima sephira, Keter, indica la causa originaria del tutto. Nei dieci comandamenti, il primo comandamento recita: “io sono il Signore Dio tuo, non avrai altro Dio al di fuori di me!”. Dio si pone quale causa di tutto, la fonte da cui scaturiscono le acque che inondano, fertilizzandola, la terra.

 

                                                            CHOCMAH/SAGGEZZA

La Papessa - La Vera Magia

Associata al numero 2 e alla lama della Papessa, rappresenta il pensiero creatore emanante dalla mente del Padre, ovvero il Figlio, Cristo, l’Iniziato. Dal “Tutto Comprendente” si dissocia l’elemento generato dal suo pensiero in modo da creare una dualità derivante dall’Unità preesistente.

L’area anatomica cui Chocmah è associata è sempre la testa, nonostante sia situata al di sotto di Keter da cui deriva. Il secondo comandamento ammonisce, “Non pronunciare il nome di Dio invano”. Il monito è ovvio in quanto, fino a che non si è acquisita la conoscenza sacra – la saggezza -, ma si è unicamente impossessati di nozioni embrionali – le quali, solo se coltivate come si conviene, attraverso approfondita riflessione unitamente a una condotta di vita virtuosa, innalzeranno l’adepto allo stato iniziatico -, si corre seriamente il rischio di essere schiacciati da forze il cui compito consiste nell’interdire ai presuntuosi e ai malintenzionati l’accesso al tempio dei sacri misteri. [… ]

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La sospensione a titolo precauzionale del vaccino AstraZeneca imposta dall’EMA, l’Agenzia del farmaco europea, per appurare se effettivamente alcuni decessi per trombosi avvenuti dopo l’inoculazione del vaccino siano conseguenza dei suoi effetti collaterali, ha lasciato tutti di stucco. Prima di tutto l’AIFA, l’agenzia del farmaco italiana, la quale ne ha sempre sostenuto la sicurezza e l’efficacia.

A causa dei vaccini ci scopriremo tutti complottisti e negazionisti?

 

La sospensione a titolo prcauzionale del vaccino AstraZeneca imposta dall’EMA, l’Agenzia del farmaco europea, per appurare se effettivamente alcuni decessi per trombosi avvenuti dopo l’inoculazione del vaccino siano conseguenza dei suoi effetti collaterali, ha lasciato tutti di stucco. Prima di tutto l’AIFA, l’agenzia del farmaco italiana, la quale ne ha sempre sostenuto la sicurezza e l’efficacia.

Nell’attesa di conoscere gli esiti delle valutazioni – probabilmente si sapranno oggi –, è inutile negare che lo stop ha aumentato le preoccupazioni e le perplessità nell’opinione pubblica, oramai da un anno divisa in due fazioni: chi si attiene scrupolosamente ai protocolli sanitari imposti dal governo su indicazioni del CTS, ( seppure le restrizioni non piacciono a nessuno, se sono necessarie per debellare il virus, ben vengano); e chi invece nega l’esistenza del virus, ritenendolo frutto di un progetto messo a punto dai poteri occulti per destabilizzare l’umanità, rendendola schiava e controllarla, magari installando nell’organismo di ognuno di noi, con la scusa di inoculargli il vaccino, un microchip che ne monitora le azioni h 24.

Ma tutto ciò non avverrebbe già attraverso i social su cui rendiamo sfacciatamente pubblica la nostra vita privata per sentirci a nostra volta protagonisti come se fossimo al Grande Fratello?…

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Il sigillo dei cavalieri templari è formato da un cerchio di bronzo in cui sono ritratti due soldati in groppa allo stesso cavallo, entrambi muniti di scudo: uno tiene le briglie dell’animale; l’altro dà l’impressione di stringere due lance, la sua e quella del compagno.

Il sigillo dei Templari

Il sigillo dei cavalieri templari è formato da un cerchio di bronzo in cui sono ritratti due soldati in groppa allo stesso cavallo, entrambi muniti di scudo: uno tiene le briglie dell’animale; l’altro dà l’impressione di stringere due lance, la sua e quella del compagno. Più di uno storico, nell’interpretarlo, sostiene che esso simboleggia la povertà, uno dei voti che i templari erano tenuti a onorare, unitamente a quelli di castità e di devozione alla fede cristiana.

Tale tesi lascia alquanto perplessi, non fosse altro perché nei suoi due secoli di storia ufficiale l’Ordine divenne economicamente forte, risultando per i nobili dell’epoca una fonte alla quale rivolgersi per richiedere prestiti per far fronte alle difficoltà economiche e sostenere campagne militari.

Analizzando il sigillo alcuni storici ipotizzano che la postura dei cavalieri raffigurasse la posizione che assumevano in battaglia per non essere sguarniti di spalle al nemico. Un’eventualità da escludere visto che entrambi i cavalieri guardano in avanti.

Riguardo all’accusa di stregoneria a loro rivolta, sulla quale fu strutturato l’intero processo che ne determinò lo scioglimento, è superfluo aggiungere che essa fu il pretesto per il re di Francia Filippo il Bello, indebitatosi fino all’osso con l’Ordine, per annientare quello che ormai era diventata la prima potenza politica ed economica dell’Europa medievale.

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Si è spenta ieri l’attrice Cetty Sommella, moglie dell’attore Nando Paone.
A darne notizia l’Assessorato al Turismo del Comune di Pozzuoli con una breve nota sulla sua pagina ufficiale.
Insieme al marito, Cetty aveva fondato a Pozzuoli, negli spazi dell’Art Garage, il Teatro Sala Moliere, allestendovi una scuola di recitazione per giovani attori di cui era molto orgogliosa.

Lutto nel mondo del teatro, è scomparsa Cetty Sommella

Si è spenta ieri l’attrice Cetty Sommella, moglie dell’attore Nando Paone.

A darne notizia l’Assessorato al Turismo del Comune di Pozzuoli con una breve nota sulla sua pagina ufficiale.

Insieme al marito, Cetty aveva fondato a Pozzuoli, negli spazi dell’Art Garage, il Teatro Sala Moliere, allestendovi una scuola di recitazione per giovani attori di cui era molto orgogliosa. […]

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L’8 marzo 2020 il governo Conte varò il DPCM che prevedeva la chiusura dell’intera nazione, a partire dall’indomani fino al 3 aprile 2020, per fronteggiare l’epidemia di Covid che si stava estendendo a macchia d’olio su tutto il territorio nazionale. Come sia poi andata, lo sappiamo bene. Da quel giorno è iniziato un incubo di cui, a distanza di un anno, non riusciamo a liberarci e con cui per chissà quanto tempo ancora dovremmo convivere. Un anno dove il tempo sembra essersi fermato, in cui ognuno di noi è in credito con la vita.

9 MARZO 2020 – 8 MARZO 2021: UN ANNO DI ZONA ZONA ROSSA E COLORI VARI

L’8 marzo 2020 il governo Conte varò il DPCM che prevedeva la chiusura dell’intera nazione, a partire dall’indomani fino al 3 aprile 2020, per fronteggiare l’epidemia di Covid che si stava estendendo a macchia d’olio su tutto il territorio nazionale. Come sia poi andata, lo sappiamo bene. Da quel giorno è iniziato un incubo di cui, a distanza di un anno, non riusciamo a liberarci e con cui per chissà quanto tempo ancora dovremmo convivere. Un anno dove il tempo sembra essersi fermato, in cui ognuno di noi è in credito con la vita.

Senza contare chi ha dovuto fare i conti con il virus perdendo il lavoro o ammalandosi, spesso lasciandoci la vita, e chi non ha potuto dare nemmeno l’ultimo saluto ai propri cari in ospedale se non attraverso il display di un cellulare poco prima che spirassero.

Oggi 8 marzo 2021, festa della donna, la Campania torna nuovamente in zona rossa. Un gesto inevitabile visto che nell’arco di una settimana – dal 27 febbraio al 4 marzo –  l’indice RT nella nostra regione, come segnala il Corriere della Sera, è schizzato a 2,60.

Secondo molti quest’incremento esponenziale sarebbe conseguente agli assembramenti per la festa di San Valentino e alle belle giornate che hanno caratterizzato buona parte del mese di febbraio inducendo molti, soprattutto i giovani, ad affollare il lungomare, i parchi e le vie dello shopping in barba alle elementari precauzioni, inclusa la mancanza di mascherine sul viso. […]

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Martedì 2 marzo è improvvisamente scomparso Marco Cascone.

Appassionato di atletica, fin da ragazzino praticò il podismo a livello agonistico ottenendo risultati di rilievo.  A seguito di un grave infortunio, all’età di 29 anni fu costretto ad abbandonare le gare, ma la sua passione per la corsa lo indusse a rimanere nell’ambiente come tecnico e giornalista. Fu organizzatore di molte competizioni divenute poi un classico tra cui “La Corsa nel Mito” tra Cammarota e Palinuro.

L’atletica campana è in lutto, Marco Cascone ci ha lasciati

Martedì 2 marzo è improvvisamente scomparso Marco Cascone.

Appassionato di atletica, fin da ragazzino praticò il podismo a livello agonistico ottenendo risultati di rilievo.  A seguito di un grave infortunio, all’età di 29 anni fu costretto ad abbandonare le gare, ma la sua passione per la corsa lo indusse a rimanere nell’ambiente come tecnico e giornalista. Fu organizzatore di molte competizioni divenute poi un classico tra cui “La Corsa nel Mito” tra Cammarota e Palinuro.

Insieme a Silvio Scotto Pagliara organizzò La Quattro Laghi, una mezza maratona che passava per i quattro bacini flegrei, tuttora da molti rimpianta per lo splendore del paesaggio e l’alto livello tecnico del percorso.

Ma prima di tutto Marco era La Voce delle gare. […]

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