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Dagli antichi Romani al Medioevo. La storia della cucina nei libri di Anna Abbate. Sabato la presentazione a Napoli

Di seguito l’articolo pubblicato su QuiCampiFlegrei.it

Sabato 19 settembre, alle ore 17, a Napoli,  nel Chiostro di San Domenico Maggiore, per la rassegna letteraria “In-chiostro: Editori e Scrittori incontrano la città” – organizzata in sinergia dalle case editrici “Valtrend”, “inKnot” e “Homo Scrivens”, con la collaborazione dell’ACE (Associazione Campana Editori), in programma dal 3 al 26 settembre –  l’archeologa Anna Abbate, collaboratrice di QuiCampiFlegrei.it, presenterà i volumi di storia e culinaria “Da Apicio… a Scapece” e “Biancomangiare… Il medioevo in tavola”, entrambi editi da Valtrend.

Nel primo volume l’autrice affronta la cucina romana, soffermandosi sulla figura di Marco Gavio Apicio cui si deve un ricco e colorito ricettario tuttora punto di riferimento di molti chef, nonché ideatore della cucina alla scapece basata sull’utilizzo dell’aceto al fine di ammortizzare il cattivo sapore dei cibi in quanto, non esistendo a quel tempo i conservanti ed essendo il sale un lusso che pochi potevano permettersi, bastavano pochi giorni perché la carne e il pesce andassero a male. […]

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anna abbata

DA APICIO A … SCAPECE – LA STORIA DELL’UOMO ATTRAVERSO IL CIBO

Serata di letteratura e cultura culinaria sabato 22 febbraio da LUX IN FABULA. Nella sede dell’associazione presieduta da Claudio Correale, per la rassegna QUATTRO CHIACCHIERE CON L’AUTORE, l’archeologa Anna Abbate ha presentato il suo libro DA APICIO A APICIO A … SCAPECE –LA STORIA DELL’UOMO ATTRAVERSO IL CIBO edito da Valtrend.

Mediante l’utilizzo di un linguaggio semplice e lineare, senza mai sfociare nell’accademismo, affinché tutti potessero seguirla, supportata da una serie di slide, l’autrice ha spiegato ai presenti in sala come l’evoluzione umana sia stata influenzata anche dal cambiamento delle abitudini alimentari. In primis dal passaggio dal mangiare la carne cruda a quella cotta sul fuoco. Ciò modificò la struttura mascellare dell’uomo il quale, non dovendo più strappare la carne con i canini bensì masticarla con i molari, ne variò l’aspetto del viso passando dal mento prominente a quello che conosciamo oggi. […]

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