WALTER MOLINO E LA SUA WEBAPP PER I CAMPI FLEGREI

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Di seguito in versione inegrale l’intervista pubblicata su comunicaresenzafrontiere.it  a Rosario Walter Molino ideatore della webapp www.totemgo.com


Pozzuoli presso l’ Associazione, Lux In Fabula, nell’ambito della manifestazione “QUATTRO CHIACCHIERE CON L’AUTORE”, si è svolto l’incontro con l’informatico  Rosario Walter Molino ideatore della web-app www.totemgo.com.

TOTEMGO  è un’applicazione multimediale e interattiva finalizzata a far conoscere il territorio flegreo. Al termine dell’ incontro abbiamo intervistato Molino.

Qual è lo scopo di TotemGo?

Poter divulgare le peculiarità della mia città, Pozzuoli, al mondo intero, creando un maggiore senso di consapevolezza di cosa sono i campi flegrei nel complessivo.

Perché l’hai battezzata TotemGo?

Il nome TotemGo deriva dall’unione delle parole “totem” e “go”. Totem perché la App utilizza il paradigma dei totem per descrivere un luogo. Quindi non più in maniera monolitica ma frammentata su più punti grazie all’utilizzo del gps: se voglio descrivere un luogo, non lo descrivo su un’unica pagina bensì frammentato su più punti e geolocalizzato con il gps. L’altra parola, go, che in inglese significa andare , indica la possibilità che la app ti concede di spostarti da un luogo all’altro virtualmente.

Perché creare una web-app anziché la classica app?

La web-app ti garantisce l’universalità, con qualsiasi dispositivo riusciamo a connetterci a TotemGo, per cui c’è la libertà di accesso a qualunque informazione senza dover installare alcune applicazione sul proprio dispositivo.

TotemGo nasce nel 2015, da allora a oggi come si è sviluppato?

Il 31 marzo 2015 sono state create le caratteristiche basilari della app: la creazione dei totem con il gps, le guide, la possibilità di leggere ciò che gli utenti hanno scritto, di fare il download in pdf delle guide e dei totem creati, e la possibilità di creare una sorta di caccia al tesoro con il gps. Il 2016 è stato l’anno della connettività, consentendo agli utenti la possibilità di creare degli eventi legati a una città e con il sistema rss feed far sì che sulla app arrivino i titoli dei quotidiani presenti su internet legati alla città in questione. A esempio per Pozzuoli la connettività permette di consultare i giornali locali online, ovviamente previo consenso da parte loro. Il 2017 è stato l’anno dei geobooks e della realtà aumentata la quale permette che foto e dipinti dell’epoca possono essere sovrapposti a ciò che si sta guardando al momento con lo smartphone, consentendo di appurare le differenze del sito tra ieri e oggi. I geobook è un sistema innovativo che consente di collegare il luogo che si sta guardando ai libri che ne parlano. Se dovessi trovarmi in prossimità del Tempio di Serapide, mi arriveranno i link riguardanti i libri che ne parlano, mediante la connessione con librerie online tipo Città Vulcano messa a punto da Lux In Fabula in cui sono archiviati in forma digitale tutta una serie di volumi che parlano di Pozzuoli e dei Campi Flegrei. Il 2018 è stato l’anno della realtà virtuale, della ricerca e della scrittura vocale. La realtà virtuale permette di inserire foto a 360 gradi, permettendo all’utente di compiere un viaggio virtuale inserendo il proprio smartphone negli occhialini di realtà virtuale. In tal senso la caratteristica di TotemGo è quella di creare in automatico un percorso virtuale servendosi del meccanismo dei totem e del gps.

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Poiché TotemGo consente agli utenti che si registrano di interagire attivamente con la app inserendo foto, creando percorsi, giochi e quant’altro, possiamo paragonarlo a Wikipedia?

Tipo wikipedia in quanto nel nostro caso è il solo utente il gestore delle proprie informazioni, gli altri non possono modificarle; ma possono segnalare se sul portale viene inserito qualcosa di offensivo o inopportuno, permettendo agli amministratori di intervenire per levarlo e bloccare per sempre chi li aveva inseriti.

Progetti per il futuro?

Al momento sono talmente immerso nello sviluppo e propaganda di questo progetto che non ho tempo di pensare ad altro.

A noi non resta che utilizzare l’ app e augurare un forte in bocca al lupo all’ intraprendente informatico/geniale puteolano!

QUATTRO CHIACCHIERE CON ENZO GIARRITIELLO

serata lux in fabula

Sabato 10 novembre ha preso il via a Pozzuoli, presso l’associazione culturale Lux In Fabula, la rassegna Quattro Chiacchiere Con L’Autore, una serie di incontri quindicinali con scrittori, poeti, pittori, autori vari in cui ogni artista si racconta.

Ha inaugurato la manifestazione lo scrittore Vincenzo Giarritiello il quale, intervistato dalla poetessa Luisa De Franchis, ha raccontato la genesi dei suoi due primi romanzi, L’Ultima Notte e Signature Rerum-il sussurro della sibilla , di cui si sono letti alcuni estratti; dei laboratori di scrittura creativa per ragazzi che ha tenuto nel corso degli anni in una libreria per ragazzi a Pozzuoli, al IV Circolo didattico di Pozzuoli e alla sezione femminile del carcere minorile di Nisida.

Sollecitato dalla De Franchis, l’autore si è a lungo soffermato su quest’ultima esperienza, definendola in assoluto “la più tosta ma anche la più formativa a livello umano” tra le proprie esperienze legate alla scrittura.

Entrando nel merito della propria attività di scrittore – oltre a L’ULTIMA NOTTE e SIGNATURE RERUM, ha pubblicato la raccolta di racconti LA SCELTA con le Edizioni Tracce di Pescara –, esortato dalle domande della De Franchis sui suoi interessi ermetici che si riflettono in maniera evidente in entrambe le opere, in particolare in SIGNATURE RERUM  al cui inizio è posta una frase di Giamblico tratta da I Misteri Egiziani, (invece quelli che sono migliori di noi conoscono tutta intera la vita dell’anima e tutte le vite precedenti di essa […]) ,  l’autore ha parlato della propria formazione culturale di matrice ermetica,  spiegando che vivere in una terra ricca di storia e, soprattutto, di mistero, come i campi flegrei, è per lui motivo di profonda riflessione e studio sulla vita e su se stesso.

In particolare, riferendosi al mito della sibilla Cumana, argomento di spunto per Signature Rerum, l’autore ha espresso la propria convinzione che l’acropoli di Cuma incarni una sorta di cammino iniziatico visto che l’itinerario si dipana dalle tenebre alla luce:  si parte dall’oscurità dell’antro della sibilla per poi lentamente salire fin su al tempio di Giove, transitando per quello di Apollo posto a metà del percorso.  Schema che ritroviamo tracciato in tante opere di matrice iniziatica tra cui La Divina Commedia di Dante.

La serata è stata allietata dalla presenza del cantautore Nicola Dragotto che, intervallandosi ai relatori, ha suonato alcuni brani tratti dal suo cd L’Ultima Causa.

Il prossimo incontro sarà sabato 24 novembre con il saggista/ studioso di religioni Enzo Di Bonito.