Il racconto che segue trae spunto da un episodio veramente accaduto molti anni fa in un paese dell’entroterra campano. Il protagonista, ribattezzato dagli amici “il cavaliere” per i suoi modi distinti, purtroppo non c’è più, resta la sua indimenticabile simpatia.

La cambiale (racconto)

l racconto che segue trae spunto da un episodio veramente accaduto molti anni fa in un paese dell’entroterra campano. Il protagonista, ribattezzato dagli amici “il cavaliere” per i suoi modi distinti, purtroppo non c’è più, resta la sua indimenticabile simpatia.

Asciugandosi con il fazzolettino la fronte imperlata di sudore, la cartella di finta pelle stretta sotto braccio, l’uomo scorse attentamente i cognomi degli inquilini sulle targhette del citofono. Individuato il nome che cercava, stringendo tra le dita il kleenex, pigiò il pulsante.

“Chi è?” risuonò la voce di donna.

“Sono l’esattore comunale, cerco il sig. …?”

Il cancello si aprì automaticamente.

Mentre si accingeva ad entrare nell’atrio, l’ufficiale giudiziario tornò sui suoi passi e risuonò al citofono.

“Sì?” chiese nuovamente la voce di donna.

“Che piano?”

“Terzo!”

L’ascensore era guasta da una vita, fu costretto a salire a piedi. Affannando per le rampe, fermandosi a ogni pianerottolo per riprendere fiato, l’uomo si domandava perché chi aveva progettato quei prefabbricati avesse ideato delle scale così erte. […]

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L’idea di compiere un cammino di fede da Pozzuoli a Pompei, partendo dalla chiesa di San Gennaro fino al santuario della Vergine, venne a Nunzio mentre in auto rientravamo dalla Napoli-Pompei del 2016. In precedenza lui ne aveva già corse due. Io solo una, ripromettendomi che sarebbe stata la prima e ultima volta a causa di una serie infinita di sbavature organizzative, prima tra tutte la scarsità d’acqua ai rifornimenti  e il correre tra il traffico mandati a quel paese dagli automobilisti e da qualche vigile urbano. Ma poi lo spirito competitivo e l’insistenza di Nunzio prevalsero convincendomi a rifarla.

Da Pozzuoli a Pompei, un cammino di fede sorretto dall’amicizia

L’idea di compiere un cammino di fede da Pozzuoli a Pompei, partendo dalla chiesa di San Gennaro fino al santuario della Vergine, venne a Nunzio mentre in auto rientravamo dalla Napoli-Pompei del 2016. In precedenza lui ne aveva già corse due. Io solo una, ripromettendomi che sarebbe stata la prima e ultima volta a causa di una serie infinita di sbavature organizzative, prima tra tutte la scarsità d’acqua ai rifornimenti  e il correre tra il traffico mandati a quel paese dagli automobilisti e da qualche vigile urbano. Ma poi lo spirito competitivo e l’insistenza di Nunzio prevalsero convincendomi a rifarla.

<<Ma saranno più di quaranta chilometri …>> obiettai.

L’argomento non l’affrontammo più.

Il mese di maggio dell’anno seguente Nunzio si organizzò con due amici e compì il pellegrinaggio. Lo stesso fece l’anno successivo. Ogni volta che mi proponeva di accompagnarlo, a causa di problemi sul lavoro, ero costretto a dare forfait.

Finalmente nel 2019 sembrava fossimo riusciti a organizzarci, ma le avversità del meteo per ben due volte ci costrinsero a rimandare. Nel 2020, tra covid e problemi fisici, dovemmo nuovamente soprassedere.

Reduci dalle passate esperienze, quest’anno non ci siamo lasciati sorprendere e, consultato il meteo, decidemmo che lunedì 10 maggio era il giorno giusto per intraprendere il cammino. […]

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