Sentirsi desiderate dopo gli anta ? Per le donne bastano moine e …fuga

Uno dei temi più caldi della contemporaneità, soprattutto in un’Italia che non fa largo ai giovani ma allo stesso tempo è pronta a rottamare donne ed uomini con qualche capello bianco, è certamente quello della crisi dell’età adulta.

Essa rappresenta una delle stagioni della vita che donne ed uomini sono chiamati ad affrontare perchè, inevitabilmente, conduce a fare un bilancio di com’è andata la nostra esistenza fino a quel momento e di quello che può riservarci il futuro.

Raggiunti gli obiettivi di una vita <borghese> cioè, realizzazione professionale, indipendenza economica, e procreazione di un figlio (o forse ricerca di una egoistica immortalità ?) un vortice di improvvisa insoddisfazione ed inquietudine può stravolgere vecchi valori e priorità rischiando di generare un vero e proprio cortocircuito delle rassicuranti consuetudini.

Le donne che affrontano la crisi degli “anta” solitamente si trovano a vivere una situazione che provoca, a volte, frustrazione e disagio.

Midlife Crises Just Ahead Green Road Sign and Clouds

Lontani gli attimi di onnipotenza emotiva che solo occuparsi di un neonato può regalare (leggasi allattamento) i primi fisiologici e biologici mutamenti del corpo, una relazione di vecchia data diventata monotona quotidianità, oppure eccessive responsabilità, possono generare una pericolosa situazione di ansia o peggio depressione.

L’angoscia esistenziale tipica degli <anta> appare ancora più dilatata per le donne rispetto agli uomini cui potrebbe bastare un goal della squadra di calcio del cuore per rivivere emozioni sopite e ritornare, anche per un solo istante, felici come dei bambini.

Ma non preoccupatevi. Anche per le (avvenenti) signore che rincorrono la felicità sondando percorsi interiori tortuosi, e non sempre facili da decifrare, esiste una via d’uscita. Alcune tentano di esorcizzare l’incedere del tempo godendosi la vita; altre attraverso un viaggio, un’uscita con le amiche, un massaggio rilassante, una seduta dal parrucchiere, un corso di pilates, una passeggiata nella natura. Palliativi.

Il cambiamento e la rigenerazione nasce dall’esigenza di una libertà che va oltre la dimensione fisica e raggiunge quella emotiva. Occorre un atteggiamento nei confronti della vita che deve trasformarsi in un meraviglioso risveglio, in una forte motivazione, magari ripercorrendo percorsi adolescenziali. Ma cosa ?

Notoriamente le donne amano essere al centro dell’attenzione e rimanerci il più possibile. E quindi ? Avete ben intuito: si fa sempre più strada una nuova corrente new age di cui sembrano aderire non dichiaratamente (belle, a volte molto belle …) donne, quarantenni, impegnatissime sentimentalmente, ma che non disdegnano affatto di ricevere attenzioni  e complimenti anche da altri uomini. La strada è tracciata !

Per loro il (potenziale) flirt è gioco, ricerca di emozioni, piacere di farsi corteggiare, civettando con eleganza, senza avere implicazioni sentimentali, senza dover costruire una relazione. Pareja mujer seductora vinculación concepto silueta — Foto de Stock #31159063

 

Una situazione per provare attraverso il gioco della comunicazione seduttiva le conferme rispetto alle proprie insicurezze. Ma anche per sentirsi sempre e comunque giovani e desiderate, al centro dell’attenzione, per colmare una necessità o una sensazione di solitudine, alla pari di un antidepressivo. Il gioco delle parti vissuto attraverso sguardi, ammiccamenti e linguaggio non verbale, ma senza andare oltre.

Cariche di un languido e irresistibile fascino erotico, come se si concentrassero in loro tutte le delizie della femminilità uniche ad incarnare degnamente il prototipo dell’eterno femminino. Così come magistralmente osservato da F. LAMENDOLA, Arianna editrice, 2009,
” … la lusingatrice lascia intendere: “Tu potresti vincermi, ma io non mi lascio prendere”. Quella che eccita e ad un tempo disprezza pare che dica: ” …Io vorrei lasciarmi vincere, ma sei tu che non ci riesci, non sei uomo abbastanza”…”.

Sorrisi maliziosi, sottilissime provocazioni, disponibilità accennate, pupille dilatate, ma anche atteggiamenti contraddittori ed ambigui non fanno altro che esaltare e mantenere attivo magnetismo e carica erotica. Prede preferite ? Nessuna in particolare: manager benestanti, raffinati intellettuali, ma anche ruvidi artigiani e benzinai sottocasa; unici scartati con fermezza narcisi e vanesi (niuru cu niuru non tinci !).

tre-civette[1]Ma ad un certo punto viene da chiedersi il senso del tutto. Spesso queste donne non si sentono in dovere di prendere una decisione e non hanno la benché minima intenzione di prenderla. Amano farsi corteggiare e basta. Poi, arrivati ad un ipotetico ed eventuale appuntamento romantico si tirano indietro prima ancora di poter dare una risposta. Ed il malcapitato corteggiatore (indotto…) si accontenta di seguire confuso l’inebriante scia di profumo di questa donna da capogiro … La speranza è sempre quella che prima o poi si deciderà. E proprio quella speranza mantiene vivo il corteggiamento. Invece la donna ha le idee chiarissime, nel frattempo.

Conclusione: questo esemplare egogentrico, ma anche (parrebbe) tormentata da una radicale mancanza di autostima, decide che qualcuno debba corteggiarla ma solo per nutrirsi di fatua vanità, ma poi, in realtà, non è interessata a nessun approccio. Quindi uomini, dopo il primo o secondo rifiuto, dileguatevi elegantemente nel nulla.

Ma per chi non è abituato a perdere occorre solo avere pazienza: l’inesorabile incedere del tempo giocherà a vostro favore …

 

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La bella burattinaia Liberamente ispirata all’opera di C. Ferraresi