Melodia

Uno sprazzo di pace  imperfetto

si accomoda sul cuore travolgendolo

con le emozioni ed il risultato di note fulgenti

invoca impalpabili immaginazioni.

Abbracci sognati e baci appaganti

tra le tenerezze provocate dalla straziante melodia

che aleggia in questa stanza

per ricomporre la spossatezza

delle  emozioni.

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Ascolto

La rabbia che spinge sulle emozioni

dei quartieri dell’anima

tra i colori imperfetti

che sfumano  la fine del giorno

celebrando la dolcezza

che divulga la malinconia.

Parole incapaci di  viaggiare  leggere

come  i propositi che si spalancano

e ricadono sul cuore

come inutili zavorre rimbombanti

per esprimere  l’oltraggio

di una infinita mediocrità della presunzione.

Fermarsi e inchiodare i pensieri

per un  momento che vorrei fosse infinito.

Ascolto il mio cuore che parla.

Sono qui

ed aspetto parole da seguire

terre da sognare.

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Paure

La luce penetrante

ferisce   le parti scure con  il dileggio

delle parole scritte

nella fanghiglia

per dire della lontananza di un ricordo.

Visi stanchi nella loro misteriosa bellezza

depositari di incapacità e camuffamenti

e traduttori di libertà mai contestate

ispiratori di sogni stremati

e perversi raggiri.

Persi nelle viuzze stropicciano la malinconia

nel singolare privilegio della  loro  differenza

e la creazione dolce  e detestabile

del loro sorriso

inverte la pazienza di una visione mal riuscita

indomabile  forziere di imprecazioni e poesia

e vanno  oltre il segreto di passioni infinite

madri di inferni e paradisi senza confini

dove le parole esaltano l’ignoranza

le paure e l’infinito tra le stelle.

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Percorsi emozionali

La sensazione di un cuore

trasporta tutto quanto il sentimento

dentro le note di una melodia

a tratti irrequieta

ora estesamente struggente

in una dolcezza imparagonabile.

Abbandonata

alla magnifica e gradevole follia

mi rialzo da un percorso assiduo

verso una melodica via di evasione

nell’inquieto dondolio

della danza invisibile del vento

per raggiungere le punte estreme di rapimento

all’apice  della malinconia

indicata dalla emozione.

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Stupori

Il mio sguardo si sofferma su un’irripetibile

gioco di luci ed ombre dove la penombra si fa morbida

ed esalta forme rese trasparenti e fragili,

mentre i colori quasi traslucidi di un crepuscolo

mai apparso prima mi ha resa spettatrice di tale incanto

Tale splendore fa replica sulle acque del mare,

che diventa specchio di una smisurata bellezza

e ritorna a riflettersi  nel cielo.

Estasiata ad ammirare  il misterioso fascino

di tal fatta natura mi libero degli abiti

e mi inoltro lentamente

senza mai staccare lo sguardo dall’orizzonte,

sino a toccare le leggere onde

che si infrangono gentili sulle mie gambe nude.

Un vento leggero ondula l’estensione  del mare,

svigorendo i colori del cielo in un ballo indolente e fluido

dentro il quale volli abbandonarmi sfidando il freddo.

Rimasi immobile

trafitta dal gelo che non mi invadeva,

ma arricchita dal silenzioso mormorare del mare

che colmava  la mia struggente malinconia,

e senza dire una parola sorrisi dolcemente.

Distaccandomi dalla riva raccolsi le braccia intorno a me,

e nella poesia del silenzio dignitoso nel calore

raccolto del mio corpo rimasi così

come in un inedito dipinto.

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