Vorrei poter essere come sono sempre, evitando di inciampare nelle fragilità di cui sono fornita, e continuare a vivere i miei giorni come ho fatto attraverso questi ultimi anni con la consapevolezza piena che tutto è come deve essere. Affido me a me stessa, poiché è sulle mie forze che appoggio le mie debolezze sempre, e vado avanti.
Respiro.
Non è nell'apparenza che cerco la sostanza, e ancor meno negli orizzonti delle indifferenze. Scruto quello che appare difronte sentendo l'aria volare veloce, e impossibile da fermare senza reclamare nulla dei sogni che danzano dentro ai sogni stessi, perché ciò che si vede somiglia a quello che si vorrebbe che fosse, e non lo è quasi mai.
Prefiggermi occhi nuovi per nuove stagioni, e fuggire da dentro per arrivarsi addosso senza aspettare altro.
E poi ci sono momenti gradevoli che si uniscono a quelli di differente natura che contengono sapore poco allettante e di conseguenza decisamente di minor pregio, e viverli comunque.
E pensieri che sormontano altri pensieri che si sovrappongono, e si mescolano in un brusio di elementi chiassosi dediti a delineare le fattezze di quei pensieri per diventare parole da leggere.
In fondo si scrive per dare vita a idee fatte di parole senza sapere perché.