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Conosci il passato e capirai il presente!

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Gentile lettrice, lettore

La conoscenza del presente non può prescindere da quella della Storia, la quale, per rendersi davvero comprensibile e realmente utile, necessita della associazione di nozioni sullo specifico contesto culturale, economico nonchè geo-politico degli eventi che la descrivono.

Nello specifico, per capire il 900, è necessario conoscere bene cronologia e dinamiche degli accadimenti e prendere coscienza delle postume nuove relazioni di interdipendenza fra nazioni liberate e liberatrici, createsi con i trattati post-bellici, oltrechè i personaggi principali interpreti, le loro personalità ed obiettivi.

La fine del secondo conflitto mondiale rappresenta in apparenza il ritorno alla normalità che per considerarsi tale, deve corrispondere ad un ritorno degli Stati, alla rispettiva sovranità nazionale, determinato dal termine dell’ occupazione ostile (nel caso italiano occupazione alleata divenuta solo al termine del conflitto, ostile.)

Nelle Scuole, ai ragazzi che apprendono per la prima volta queste informazioni, si parla di termine della guerra e ritorno della pace… alludendo ad una felice conclusione degli eventi bellici e della restituita libera sovranità nazionale!

Ma come sono andate realmente le cose tra il 1939 ed il 1945?

In realtà, ci furono più incontri Tra i Presidenti UK, URSS ed USA che trattavano già accordi sulla spartizione dei benefici e degli eventuali risarcimenti di guerra da un conflitto considerato praticamente vinto, nonchè, si badi bene, si svolgevano trattative per stabilire, ovvero spartire le rispettive zone o bacini di influenza politica.

Il primo di essi avvenne  in Marocco a Casablanca  e prese il nome di Conferenza di Casablanca  in Gennaio del 1943 dove si incontrarono Il Presidente UK    Winston Churchill, il Presidente USA   Franklin Delano Roosevelt, e per gli URSS  Iosif Stalin.

Il secondo avvenne in Iran, nella città di Teheran,  dove prese il nome di Conferenza di Teheran, già  nel Dicembre del 1943, dove si incontrarono sempre    Winston Churchill,  Franklin D. Roosevelt, e per gli URSS  Iosif Stalin.  Tra i più importanti temi del giorno, naturalmente si parlava di strategie di conflitto, ma già anche sulla necessità di smembrare la Germania in più parti per impedire un eventuale futuro ritorno di pericolosità internazionale dovuto ad una Germania forte.

Gli incontri tra i grandi futuri vincitori della guerra si susseguirono, cosicchè  si oragnizzò la seguente conferenza di Jalta, in Unione Sovieticala quale consistette in un vertice tenutosi dal 4 all’11 febbraio 1945.  Ancora oggi, nei manuali di storia la conferenza di Jalta viene descritta come l’evento epocale in cui i tre leader mondiali si spartirono l’Europa in sfere d’influenza.

Questi incontri proseguirono terminando  con la Conferenza di Potsdam  tenuta in Germania Est (liberata ) tenutasi dal 17 luglio al 2 agosto 1945  nella quale si indicarono i medesimi obiettivi di spartizione creando i nuovi confini, di risarcimento e naturalmente la delineazione di precise aree di influenza alla quale sarebbero state soggette le nazioni europee dalla fine del conflitto.

E da osservare che alla Conferenza di Casablanca, quella di Teheran e quella di Jalta, sedeva al tavolo delle trattative il Presidente americano  Franklin D. Roosevelt, fautore della ripresa economica americana post crisi del 1929 e paladino del benessere  dei cittadini, ma alla ultima conferenza di Postdam sedeva in suo luogo, il nuovo Presidente americano Truman, un uomo ben più cupo di Roosevelt,  Truman, un uomo che  ignorava completamente lo sviluppo della ricerca atomica finché non divenne presidente.  Spettò a lui la grave responsabilità storica di far sganciare la prima bomba atomica, ed egli decise di attuare questo crimine contro l’umanità, completamente contro il parere dei generali dello stesso stato maggiore dell’ esercito americano, che indicavano, l’uso della bomba atomica, una azione non necessaria per portare a termine vittoriosamente la guerra contro il Giappone. D’altra parte, Josif Stalin, non era certo un uomo figlio del bene, lo testimoniano gli stessi accordi segreti di Stalin-Hitler  firmati a Mosca il 28-29 settembre’ 1939 patto di non aggressione reciproca mirato alla invasione e spartizione della Polonia.  Il cupo Truman a fianco del sinistro despota Iosif Stalin, avviarono, in luogo di vera pace, quella che si definirà poi la nuova guerra fredda.

Alla ultima conferenza di Postdam, inoltre, in luogo del premier  Inglese Winston Churchill, sedeva al tavolo delle trattative un ben meno conosciuto Conte.  Si tratta del Conte  Clement Richard Attlee, al suo primo incarico  da Premier. Egli era un riformista moderato, l’abolizione del sistema capitalistico non era un suo obiettivo, ma semmai obiettivo era quello di mantenerlo stabilmente subalterno al sistema democratico,  ed è questa la precisa ragione sul perchè egli è posto da noi in risalto in questi testi. (il seguito del testo illuminerà sulle sue politiche positive. )  Di fatto, in politica interna, egli si mosse per l’introduzione di un sistema assicurativo e previdenziale fondato sul principio di universalità, la realizzazione di un vasto piano di nazionalizzazioni e l’elaborazione di pianificazione economica volta a diminuire la disoccupazione, praticamente fino a prima dell’arrivo della Tatcher.  Nazionalizzò inoltre la Banca d’Inghilterra, le miniere, le ferrovie;  rafforzò il potere dei sindacati; soprattutto diede vita a un forte stato sociale, mantenuto dai successivi governi conservatori, quasi fino prima di quello di Margaret Thatcher.   La Storia d Inghilterra è testimone dei buoni risultati delle sue politiche.  Anche altri stati europei, intraprendevano politiche simili,  atte al miglioramento del benessere popolare ivi compresa l Italia che nei medesimi anni, era alle prese con le nazionalizzazioni delle aziende Idro e termo-elettriche ed altre aziende strategiche come i petrolchimici che dovevano già essere come l’ A.G.I.P. o entrare, come la Montecatini petrolchimica ed altre, nell’arcipelago delle aziende di stato del gruppo IRI.

Queste politiche di nazionalizzazione, delle banche, dei servizi di trasporto, delle miniere, delle industrie strategicamente interessanti come le energetiche, un commercio estero controllato e la creazione di un forte stato sociale, vennero similmente intraprese dalla maggioranza degli stati europei, Come il Regno Unito, l’Italia, anche  la Francia, che oltre alle nazionalizzazioni del primo dopoguerra, ritornò negli anni 80  sulle stesse politiche di stato, accentratore dell economia per sopperire alla crisi petrolifera degli anni 70.

Queste politiche condivise in tutta l’ europa sotto l’influenza Anglo-americana sono inglobate nel famoso piano Marshall  generando in tutta l’ area europea condivisa dalla medesima influenza, una situazione di generale aumento di benessere e ricchezza a beneficio di ogni  strato sociale. (Lo scrivente è convinto che il piano marshall, oltre a consistere in un cospicuo aiuto economico, è comprensivo di un piano di azione  a livello di politica-monetaria, nonchè di precise direttive da parte di economisti USA che vennero accolte dagli stati partecipi al piano.  ) Stiamo parlando di nazioni con un sistema economico a matrice spiccatamente capitalista, ma si tratta di un capitalismo, ancora stabilmente subalterno agli Stati nazionali che operavano in regimi democratici o semi-democratici.

 

Come conciliare allora il concetto di nazione libera e sovrana con la contingenza che rende le nazioni oggetto di spartizioni in aree di influenza?

E necessario rendersi conto, che le nazioni liberate dalla dittatura nazista, non sono mai state rese integralmente libere ed indipendenti, ma si possono definire a priori liberate al prezzo di accettare una parziale soggezione agli stati vincitori e spartite in precise aree di influenza, e sempre la storia testimonia questo effetto sugli stati sottoposti all Influenza Russa, come la Polonia , la Ceco-Slovacchia, l’Ungheria, la Romania, la Bulgaria, la Germania Est ecc.

L’impero comunista, non ha solo esercitato una influenza su quelle regioni, ma è noto che le ha letteralmente dominate, tant’è che quando sono sorte voci dissidenti dai regimi insediati accondiscendenti alla spartizione di aree di influenza, intervennero i militari Russi sedando con la forza già nel 1953 una rivolta  in Germania, a Berlino Est, fatto noto come soppressione dei  Moti operai del 1953 da parte del esercito russo.

Eventi simili si susseguirono cosicchè, nel 1956 fu, dall’esercito Russo, sedata la  Rivoluzione ungherese, invadendo l Ungheria.

I sovietici insorsero poi,  inviando loro truppe in Cechia che provenivano dalla stessa Germania Est, prendendo nel 1968 questo evento il nome di Primavera di Praga.  Solo per un soffio si evitò l Invasione della Polonia da parte dei russi nel più recente 1981. Evento che prende il nome di   il colpo di stato del generale Polacco Jaruzelski, che cedendo poteri provvisori alle forze armate nazionali, (sotto il controllo URSS ) convinse l’allora presidente Russo Breznev a fermare i suoi carri armati.

Questi dati testimoniano cosa abbia significato nella realtà la “liberazione” di molte nazioni dall’ occupazione nazista:  nessuna vera liberazione nazionale, ma letteralmente l’ ingresso sotto un nuovo giogo politico-economico.

Per le nazioni spartite e cedute sotto l influenza comunista queste politiche sono ampiamente  riscontrabili, evidenti.

Come è andata invece per le nazioni che ricaddero sotto l’ area di influenza postbellica inglese ed americana?

Volentieri avremmo preferito la “strada breve” della semplificazione impostandola  sull’ evidenza, dai malpensanti definita retorica,  accennando brevemente prima, ai grandi  traguardi economico-sociali raggiunti dai sistemi capitalisti mediante le ricette economiche di un piano Marshall, sicuramente derivato dalle  esperienze positive di Roosevelt e collaboratori, che includevano come necessità prioritaria quella di avere uno Stato ed una democrazia forte, includendo in modo imprescindibile, un forte potere di controllo sulle economie e soprattutto sulle banche!

Infatti il benessere aumentò, fino a quando il capitalismo è rimasto subalterno alle democrazie, ma è necessario spiegare bene, anche “il dopo”, ovvero come avvenne il trapasso dalla gloriosa commistione democratico-capitalista del primo quarantennio di crescita ininterrotta dal dopoguerra, alla situazione odierna, definita dagli intellettuali, epoca oramai post-democratica,   oramai un mondo alla rovescia dove non gli stati nazionali controllano le banche ma sono le banche a controllare gli stati.

Il lato oscuro del piano Marshall

Il Piano Marshall purtroppo, prevedeva successivamente, anche una prima realizzazione di quei progetti europeisti finora caratterizzati da una certa vaghezza utopistica, ma che alla effettiva realizzazione, si dimostrarono la materializzazione di un sorpasso dei poteri economici (in misura cospicua americani) al di sopra delle democrazie europee, sovvertendo così  il più prezioso dei paradigmi politici, sinonimo e granzia di giustizia, benessere ed equità: la Democrazia! 

Se il peso del dominio russo del dopoguerra si è manifestato in modo subitaneo ed evidente sulle nazioni europee limitrofe sottoposte alla propria influenza, d’ altra parte non possiamo fare a meno di credere che è nell avvento del Neoliberismo, occultato ai cittadini dietro una risibile, patetica quanto impotente organizzazione chiamata Unione Europea, l’espressione o risultato della spartizione postbellica per aree di influenza, rappresentando il “banchetto economico” dei banchieri e di alcune elite economiche che ad oggi sta facendo, ai danni di democrazie e cittadini, fino a stritolarne le economie. La grande forza dell’economia americana, si basa quindi,  almeno in una certa misura, sullo sfruttamento di stampo coloniale Neoliberista, includendo anche l’Europa in questa sfera di influenza, ridotta oramai ad una sorta di protettorato USA!

Il capitalismo è definito da  Karl Marx come “minato” da alcune fondamentali contraddizioni che ne determineranno la caduta.

Perchè il capitalismo davvero sta crollando uccidendo le economie?

La risposta non è da ricercarsi in nebulose elucubrazioni filosofiche, ma proprio nel lato oscuro dello stesso piano Marshall che dopo il provvido contributo alla creazione di un sistema economico europeo florido, prevedeva ( in seconda istanza) l’avvento di un progetto di unità europea che solo la cronaca rivelerà nei fatti, essere una sottomissione delle democrazie europee rendendole subalterne fino a divenire  ostaggio dei poteri economici concretamente al governo, all’ombra essi, di un enorme carrozzone burocratico che nell’ intento degli artefici di questa architettura politica, dovrebbe simulare “una democrazia”.

Questa brutta-copia o “simulazione” di democrazia, è infatti composta dal Parlamento Europeo, Eurogruppo, consiglio Europeo e Consiglio dell’Unione Europea, tutti organi senza poteri legislativi in materia di modifica ai trattati, nonchè senza potere di gestione delle politiche economiche e monetarie. Inoltre, per (l’Europruppo formato dai ministri delle finanze europei,) con la facoltà di organizzare riunioni solo informali!

Ciò vuoldire che i ministri delle finanze, non hanno alcun potere di gestione delle economie europee, ma questi poteri li possiede invece, una banca privata: la BCE! 

Inoltre, per quanto riguarda la Commissione Europea, essa, è l’istituzione dell’UE che detiene il monopolio dell’iniziativa legislativa   il proprio presidente ha il medievale potere di destituzione di un qualsiasi proprio commissario dietro semplice richiesta… ben poco democratico è anche questo aspetto della distribuzione dei poteri .

Questa risposta sul perchè il capitalismo sta fallendo, è chiara, anzi,…  sbalorditivamente semplice: Il capitalismo dal dopoguerra, sottoposto a regole democratiche, ha permesso un notevole aumento di benessere economico, ma, dai trattati di Maastricht in poi, ha cessato di esserne subalterno ovvero, con Maastricht (e Lisbona)  si crea un sistema capitalista Neoliberista che siede al governo in forma sovranazionale controllando ora le economie degli stati membri, e sospendendo in flagrante le gloriose democrazie europee, Padrone esso ora, delle politiche economiche e monetarie,  l’Unione Europea, è il cancro economico che ha espropriato l’Europa dei propri diritti, della presente e futura ricchezza, a partire della moneta sovrana tolta agli Stati, i quali hanno invece il merito fino al 1991 di avere permesso il raggiungimento di  un benessere e ricchezza, mai visti al mondo prima di allora, ai propri cittadini.

Capitalismo controllato da Stati-nazione in ambiente democratico = Economia in ascesa.

Capitalismo al Potere materializzato dal governo dei  Banchieri dell’ Unione Europea = alla distruzione di centinaia di anni di conquiste sociali, per ritornare ad una medievale  forma di governo dove domina il più forte ai danni del più debole, il tutto camuffato maldestramente da una simulazione di democrazia, dove un Parlamento Europeo non ha potere alcuno, tantomeno sulla gestione delle politiche economiche e monetarie, le quali sono trasferite invece, ad una Banca che vorrebbe intendersi istituzione pubblica dati i poteri conferitigli,  ma che è di fatto, flagrantemente privata, in mano ai capitalisti mediante la propria quotazione in borsa: la BCE!

Un Parlamento Europeo completamente impotente, definito  organo legislativo dell’UE, mentre approfondendo nei dettagli sul proprio funzionamento, risulta che esso semplicemente adotta” le leggi e non legifera, non avendo nemmeno  il diritto di iniziativa legislativa che appartiene alla commissione Europea,  ed i capi nazionali, come anche i ministri delle economie degli stati membri, sono inglobati in un Consiglio Europeo che  Non fa parte dei legislatori dell’UE, un  Eurogruppo, composto dai ministri delle finanze dei paesei partecipanti il quale è per definizione un organo addirittura informale, ovvero da un punto di vista legislativo del tutto ininfluente  ed il  Consiglio dell’Unione Europea, che dovrebbe essere un organo decisionale essenziale dell’UE, invece che decidere “Negozia” ed invece che legiferare, “adotta”  ancora una volta in più , anche esso, da perfetto subalterno, la nuova legislazione dell’UE!

Adottare una legge non significa crearla, ma semplicemente  recepirla ed eseguirla facendola propria!  Tutti gli organi UE, quindi, dove esiste la presenza di capi di stato e  dei ministri delle economie, sono   senza potere legislativo per non parlare della assenza della stessa possibilità di effettuare riunioni formali, ma costretti a riunirsi per consultarsi sempre in modo “informale” che per potere decisionale,  significa nulla.

Per chiarire quale genere di influenza è stata esercitata dal pre-dominio capitalista, con gli odierni evidenti risultati di un Europa in stallo economico, 30 anni fa locomotiva economica mondiale con un P.I.L di oltre il 30% del mondo ed ad ora a meno del 17%…  è necessario prendere coscienza del soprascritto trapasso di poteri avvenuto con Maastricht nel 1992,   processo che porta alla nascita del fenomeno prima graduale e poi massivo di  de-localizzazione industriale verso i paesi dalle economie snelle o emergenti, ma soprattutto: fuga degli industriali, dove non c’è l Euro!

L’ impotenza dei governi nazionali di fronte a problemi di concorrenza economica sleale, vengono spacciati per incapacità dei governanti, mentre sarebbero prontamente risolvibili proprio scavalcando le regole UE e le istituzioni europee sopra-descritte  le quali mantengono i capi nazionali ed i loro ministri, completamente ingessati, ovvero impotenti!  Permane quindi uno stato di asfissia economica volutamente generato per assistere interessi che non sono quelli dei cittadini europei.  Si tratta delle politiche di una Unione Europea che in caso di difficoltà, sanziona in luogo che assistere,  una UE che vieta alle nazioni di assistere l’impresa con la scusa di impedire così una concorrenza sleale, non semplice crisi ma vera a propria depressione economica istituzionalizzata e generatrice di debito, e se ci fossero dubbi, Austerity, Fiscal Compact, Europact e Spending Review tolgono qualsiasi speranza di ripresa, ovvero, a norma di legge approfittando della mutata potestà legislativa in materia di finanza,  si genera una perversa dipendenza da chi realmente governa in Europa: La BCE una superbanca aspira finanze e poteri, che assume ufficialmente il ruolo di coordinatrice delle politiche economiche e monetarie europee. 

Ma naturalmente, in un mondo reso ottuso dalla falsamente definita informazione, nessuno nemmeno si chiede se per la catastrofe economica italiana il governo che si è appropriato della banca centrale, appropriato della moneta sovrana, appropriato  delle regole sulle protezioni doganali ed anche appropriato  delle politiche economiche e monetarie nazionali abbia prodotto buoni risultati oppure pessimi.

Forse avremmo voluto raccontarvi nei modi e nei termini,   proprio di questo autentico stupro economico e democratico operato dal capitalismo sfrenato.  Stiamo trattando dei risultati sortiti dagli stati vincenti la seconda guerra mondiale (quelli che nei libri di scuola si definiscono “i liberatori”) che beneficiano della concordata storica zona di influenza dei regimi che per semplicità definiremo capitalisti, con gli USA che considerano l’Europa poco più che un protettorato  e gli UK che hanno già “sbattuto la porta in faccia” ai banchieri UE per evitare di perdere sovranità economica, monetaria e politica. Riteniamo comunque doveroso ri-proporre il medesimo tema del Problema della dittatura delle banche sapientemente camuffata da una Unione Europea,  arrivandoci per parentesi storiche, di modo che in luogo di generare shock informativi seppure basati su cronaca vera, si possa giungere ad una ferma consapevolezza basata sulla conoscenza profonda della realtà storica odierna.

Per comprendere realmente cosa significhi cadere sotto un giogo politico-economico con peculiarità di tipo capitalista, è necessario fornire alcuni dati sulle correnti di pensiero che si generavano già nei primi anni del novecento, e che continuarono a crescere fino a potersi inserire negli ambienti dove il vero potere si esercita.

Un breve accenno sulla crisi Americana del 1929 per entrare nel tema: 

La comunicazione o commercio globale è un processo che iniziò a realizzarsi già nei primi anni del 900 ovvero appena nel secolo scorso, e lo stesso John Maynard Keynes, del quale la sua opera principale è la Teoria generale dell’occupazione, dell’interesse e della moneta (The General Theory of Employment, Interest and Money, 1936), un volume che ha un enorme impatto sulla scienza economica, e costituisce il primo nucleo della moderna macroeconomia, egli, fin dal 1919, aveva denunciato il pericolo della nascita di un sistema economico mondiale profondamente squilibrato, a causa sia dei nuovi traguardi  raggiunti dal sistema di trasporti e dei commerci internazionali, con l’ apporto anche delle nuove tecnologie, le quali,  negli USA rappresentano sia una generale meccanizzazione  che profonda motorizzazione dei processi produttivi, che è un cosa diversa dalla semplice meccanizzazione.

In pratica, non semplici pensatori keynesiani o marxisti, ma proprio quei pensatori, lo stesso (Keynes e Marx,) che il mondo della cultura si ostina a considerare agli antipodi per concezione economica ed umana del benessere, dicevano invece la stessa cosa: Il capitalismo è un sistema economico che lasciato libero sarà una condanna per l umanità e non la propria salvezza!

Questi nuovi processi produttivi sia meccanizzati che anche motorizzati, sospinti da un capitalismo per nulla pronto ad ospitare a proprio vantaggio simili conquiste tecnologiche, produssero davvero un miracolo economico, ma “il  miracolo” non trovò preparati economisti ad attenderlo, ma perlopiù, gente semplice che voleva solo sviluppare la propria economia,  cosicchè, la tecnologia moderna, lungi dal produrre diffuso benessere e ricchezza, generò nuovo debito per l’ acquisto delle tecnologie ed anche una “imprevista” diminuzione dei prezzi dei prodotti (in primis alimentari) a causa proprio  dell’ aumento esponenziale delle capacità produttive  aziendali, con nuova merce, offerta ora a prezzi grandemente ridotti ottenuta con metodi meccanizzati.

Moltissimi agricoltori si erano, negli anni precedenti il 1929 indebitati per meccanizzare e motorizzare le proprie aziende, generando quindi la commistione di debito aziendale, con lo scadere dei prezzi, un gap economico che semplicemente spiazzò moltissimi industriali ma soprattutto gli operatori nell’ allora predominante settore agricolo.

I continui facili guadagni generati da un mercato di Borsa sempre in salita per molti anni, contribuirono ad alimentare uno sbilanciamento economico che favoriva il mercato borsistico e toglieva preziosa liquidità all’ economia convenzionale,  convincendo inoltre, cittadini di ogni estrazione sociale a partecipare all’ “orgia economica” incautamente, proprio come gli agricoltori che non si aspettarono cadute dei prezzi dei loro prodotti avvenute a causa proprio delle loro stesse scelte industriali di  modernizzazione.

L’ altra parte del danno lo fecero le banche, in quanto scarsamente controllate, perchè la stessa  Federal Reserve  costituita come banca centrale ed  istituto di sorveglianza, era nata appena nel 1913  e non impedì quindi a banchieri, letteralmente presi dall’euforia dei guadagno di Borsa (come avviene ad oggi) letteralmente di giocare e sperperare in borsa i depositi dei risparmiatori, in gran parte Agricoltori.

Insomma, già allora,  gli squilibri economici creati da una borsa in ascesa euforica ma che drenava capitali sottraendoli all’economia reale e dai banchieri, mise in ginocchio l’economia americana a tal punto che la grande depressione si ripercosse anche sulle economie europee.

Non stiamo parlando di semplice crisi economica, ma a causa del lungo periodo nel protrarsi  e della incapacità delle nazioni  di allora, di affrontare nei modi appropriati ed in forma comune, la nuova condizione di apertura dei mercati contemporaneamente ad una profonda meccanizzazione dei sistemi produttivi, si giunge in quegli anni ad una  depressione economica, che è un problema di dimensioni e portata ben più vasta, perchè commistione di sperperi borsistici sia privati che dei banchieri i quali investirono risparmio privato, inoltre, nuovo debito per l’acquisto di tecnologie e crollo dei prezzi causato dalle medesime.

Tra le reazioni di tipo politico-ideologico alla crisi, una poco conosciuta riguarda lo sviluppo di un singolare movimento politico, la “Tecnocrazia”. Un termine introdotto già nel 1919, e considerato a livello di Società delle nazioni una delle “risposte” elaborate per fronteggiare la crisi, accanto a progetti di “capitalismo Keynesiano” e “Marxismo” nonchè “Fascismo”. Ideologicamente la Tecnocrazia degli anni trenta  risale al pensiero e ai progetti di Saint-Simon e dei suoi seguaci ed al pensiero di un sociologo radicale come Thorstein Veblen, che nel 1919 svilupperà un proprio singolare teorema. Tra le caratteristiche principali, il movimento della Tecnocrazia degli anni trenta immaginava di risolvere, grazie alle future, eccezionali capacità produttive dell’industria in virtù del raggiunto grado di automazione, il problema del pieno impiego e della redistribuzione della ricchezza.  La politica, sostenevano i tecnocrati, non era più necessaria, le scelte andavano fatte sulla base di priorità “tecniche” e in virtù del principio di efficienza.

Ebbene, questo apparentemente effimero movimento Politico-ideologico, che sembrava destinato a scomparire, la tecnocrazia,  lo ritroviamo invece bene in  vita ancora oggi, ed a ricordarcelo sono proprio  gli abusati, quasi isterici richiami giornalistici e televisivi alla necessità della  tecnocrazia” ovvero alla sostituzione dei politici con dei “tecnici” che sarebbero meglio adatti a risolvere i problemi.

Se vi siete accorti, in modo sottile, si suggerisce di lasciare governare dei “tecnici”  in luogo dei politici votati dai cittadini, sottacendo, che agendo essi in via sostitutiva di uomini democraticamente eletti, si stà compiendo una effettiva pericolosa sospensione delle democrazie, ri-mettendo in mano ad individui non scelti dalle comunità di cittadini, oltrechè, non vincolati da mandati elettorali e quindi non spodestabili democraticamente,  il futuro della nazione!

Ai giorni di oggi, l’ideale del movimento  Politico-ideologico della Tecnocrazia è stato sposato da una più moderna corrente di pensiero: il Neoliberismo, che in sostanza è una frangia del Capitalismo che, al contrario della “tecnocrazia”  non considera affatto alcuna opzione di re-distribuzione della ricchezza e con un indirizzo di pensiero politico ed economico che, individua nelle concentrazioni monopolistiche e nell’intervento massiccio dello stato sull’economia, le cause primarie delle violazioni alla libera concorrenza, e quindi sospinge il ripristino dell’effettiva libertà di mercato attraverso una politica di de-regolamentazione.

Se vi siete accorti, in modo sottile, anche questo movimento, che già si giova della ideologia della Tecnocrazia in sostituzione delle democrazie, insiste su un perfetto falso ideologico: Sarebbero i monopoli di stato a suggerirsi a violazione della libera concorrenza. Ma.. se lo Stato annullava i surplus economici delle proprie aziende per impiegarli a regolatori anticiclici dell’economia e quindi a protezione sociale,  cosa cercano realmente i Neoliberisti?

Il Neoliberismo è anche portatore di una credenza mistica, un utopia ideologica che prende il nome di “Mano invisibile”   per virtù della quale all’interno del libero mercato, la ricerca egoistica del proprio interesse, sia favorevole non soltanto a se stessi, ma anche nell’interesse dell’intera società stessa,  portando l’intero sistema ad un cosiddetto equilibrio economico naturale generale. Stiamo parlando ancora una volta di semplice De-regulation economica,  una filosofia proveniente dal passato e di nuovo molto in voga negli anni 80 a livello di docenza universitaria, fino ad arrivare a convincere lo stesso Presidente Americano Bill Clinton, nei primi anni 90 a sopprimere una economicamente vitale legge promulgata durante la crisi del 1929, proprio per fronteggiarla ed annullare le cause del proprio avvento. (La Glass Steagall Act) introdotta da un altro Presidente Americano: Franklin Delano Roosevelt. Non è affatto una casualità che i più quotati docenti universitari che da sempre sospingono la de-regulation, provengono proprio dal sistema bancario privato!

Insomma, il Neoliberismo sostiene il teorema utopico  dell’autoregolazione dei mercati, un pò come se sulle strade, la ricerca egoistica del proprio interesse, autoregolasse la circolazione del traffico:  ma quanti incidenti e quanti morti… La medesima assenza di regole (de-regulation) e assenza di protezioni doganali nei mercati economici, in realtà può produrre solo incidenti, collassi aziendali e schiavitù economica a causa della apertura senza regole ai mercati emergenti, sostenuti con salari da schiavi ed una assenza cronica di vincoli e regole sulla sicurezza, sull’ inquinamento ecc…. , nonchè de-regulation significa consentire la formazione indisturbata di cartelli economici con la gravante che essi sono privati, quindi aspiratori de benessere e ricchezza, e non pubblici, con gettiti altrimenti indirizzati a favorire le comunità di cittadini.

Il Neoliberismo, fautore dell’utopia che l’ assenza di giuste regole sia propedeutica al miglioramento del benessere collettivo ed a “braccetto con la Tecnocrazia” sospinge in queste due forme la medesima sostanza: Il dissolvimento dello Stato-Nazione in quanto esso, organo giuridico-politico-economico concepito come istituzione democratica e protettiva che opera in contrasto, con l’interesse multinazionale, ovvero un macro-organo che mantiene delle regole a protezione di giustizia e benessere sociale.

Il Neoliberismo, insiste anche sulla scomparsa della democrazia sfruttando abilmente il falso ideologico della superiorità “dei tecnici” rispetto ai politici votati o scelti dal cittadino.

E..ci si consenta almeno una volta una accezione espressiva davvero popolare: Gli errori (orrori) in economia-politica europei, sono così tanti e tali da rendere palese ed evidente che anche un ciabattino sarebbe stato uno statista migliore di questo criminale governo dei banchieri occultato dalle costose ed inutili istituzioni UE.

Esatto! Proprio come nei primi anni 90, quando si scriveva nei giornali e si affermava in TV sulla necessità di privatizzare le aziende di stato per renderlo “snello”, si mentiva ai cittadini! Lo stato possedeva enormi e floride aziende che risultavano senza bilanci attivi, perchè gli esuberi economici venivano re-impiegati per funzioni sociali. Insomma, si espropriò gli italiani di una enorme ricchezza comunemente creata dai cittadini dal dopoguerra, mentendo!

Ora, mediante uno stato di crisi perpetua ricercato “a tavolino” dalle elite economiche, si è voluto indicare come incapaci, per sostituire i politici legittimamente eletti con i Tecnocrati. Ma chi è un tecnocrate?

Mario Monti, descritto dai Media come un tecnico, ed insediato sostituendo Silvio Berlusconi, era in realtà al 2011 un Commissario degli affari interni dell’Unione Europea. Insomma, uno che dell’Italia non importa proprio nulla, infatti egli abbattè con le sue politiche (nonchè con la firma delle garanzie per il MES) il record storico del momento per l’esplosione del debito pubblico… eppure con l insediamento di Mario Monti il famigerato Spread cessò di creare problemi, quantunque tutti gli indicatori economici dell’epoca, dicessero che l Italia con Monti stava andando peggio!

Mario Draghi: Un altro tecnocrate che è co-responsabile del processo stesso di privatizzazione della Banca d’ Italia, conclusosi con l’ esproprio di BdI ora chiamata Bankitalia, dalle potestà di stato, ora appartenente all’ arcipelago delle banche centrali europee controllate dalla BCE . Un vero ladro agli italiani di ricchezza e di potere!

Adesso, leggendo i giornali ed ascoltando i TG, potete meglio capire quando vi parlano di “governi tecnici, tecnocrazia e tecnocrati.”

Il neoliberismo con i propri dogmi religiosi, le proprie fuorvianti credenze e la propria volontà di esproprio di democrazia ai cittadini mediante il dogma della Tecnocrazia e le proprie politiche di accentramento economico che è il contrario della re-distribuzione della ricchezza, adesso si è dato anche un nome che è il più fuorviante che si possa scegliere per un’entità che opera in contrasto con gli stati nazionali ed è apertamente contro le democrazie europee. Si tratta della ironicamente e beffardamente per i popoli etichettata:

Unione Europea! 

E se è saggio il proverbio che il Buongiorno si vede dal mattino…

L’Unione Europea che alla propria nascita veniva finanziata con una manovra economica di Stato denominata lacrime e sangue che si concluse con una escussione coattiva ad ogni conto corrente italiano del 6 per 1000 dei fondi disponibili.

L’ Unione Europea, che alla propria nascita sottrae il controllo doganale nazionale annullandone le protezioni a tutto guadagno di chi ne opera al di fuori, dimostrando l’evidenza di assoluta estraneità alla tutela degli interessi europei, questa “Unione” sottrae le banche centrali (organi creati dagli Stati nazionali) alle nazioni rifiutando di consentirne le canoniche funzioni di polmoni economici di governo a fini sociali, perchè… le banche centrali ora privatizzate devono produrre reddito e ciò è incompatibile con ogni possibile funzione di politica-economica con fini di assistenza ovvero in perdita.

Eppure esistono miriadi di uffici pubblici utili ai cittadini ma che non generano gettiti economici attivi, ovvero sono istituzionalmente in perdita e proprio l’ Unione Europea sospinge la trasformazione di questi uffici, dalle Poste a Cassa Depositi e Prestiti, fino al Ministero del Tesoro, in servizi a pagamento, quindi trasformandoli in  fonti di reddito privatizzandoli e generando una ulteriore vessazione economica ai cittadini! Una Unione Europea che ha depredato alle nazioni la moneta sovrana ma che non accomuna i debiti pubblici nazionali, come avviene in ogni accorpamento fra stati, respingendoli al donatore, insomma, potere e ricchezza ai banchieri e debiti e vessazione alle nazioni ed ai cittadini, ora per la prima volta nella “stessa Barca” dei perdenti, vittime di un sottaciuto dai Media, esproprio dalle fondamenta sia di ricchezza prodotta dalla classe operaia che di democrazia, drenati ai non meritevoli, (i banchieri,) ovvero quelli che arricchiscono in modo parassita abusando della leva di un potere ottenuto legalmente seppure illegittimamente  e dei mezzi di informazione muti più che durante il fascismo perchè integralmente allineati agli interessi dei propri padroni!

Ma e vero o no che dalla fine della seconda Guerra mondiale le democrazie seppur intrise di capitalismo raggiunsero un buon livello di benessere generale?

Sì! E vero, il capitalismo ha generato, seppure gestito da democrazie imperfette, vero benessere e ricchezza, perchè le macro-regole economiche degli Stati, convergevano per generare benessere diffuso per i cittadini come primario indirizzo di ampio respiro, in modo che esso prevalesse.

Con il tempo, la forte influenza di lobby economiche internazionali, che istituirono progressivamente, proprie sedi strategiche ben vicine ai Parlamenti delle rispettive nazioni, (periodo CEE, già organo sovranazionale ma ancora con limitati poteri), ha fortemente influenzato regole e leggi statali, le quali gradualmente, per apparentemente inspiegabili ragioni, hanno iniziato a cessare di proteggere i rispettivi cittadini, legiferando in opposizione ai loro interessi, rendendo le economie stesse delle Nazioni Europee sempre più permeate da concorrenza straniera a fronte di una reale abdicazione degli Stati sovrani dal dovere di proteggere le proprie economie interne. Il culmine di questo processo di erosione delle democrazie europee rivoltate come un calzino dalle potenti lobby economiche, è temporalmente localizzato al 1992 con la firma dei Trattati di Maastricht, un contratto sovranazionale formato da quasi 300 pagine firmato dai capi di stato / primi Ministri, in sostituzione della firma di una Costituzione Europea, perchè rifiutata dai cittadini europei. Insomma, i governanti hanno inteso imporre i Trattati di Maastricht ai cittadini scavalcandone intenzionalmente il loro consenso perchè già espressamente negato.

Questo atto costitutivo della ironicamente definita “Unione” Europea , unita in nulla se non nella condivisa sofferenza economica causata dall’ esproprio agli stati di un imprescindibile diritto di difendere i propri interessi industriali mediante le protezioni doganali, espropriati, delle potestà delle proprie banche centrali, organi ora non più appartenenti ai rispettivi Stati, espropriati della moneta sovrana, espropriati dei gettiti economici di pedaggi autostradali, ferroviari, navali e delle stesse aziende energetiche, telefoniche dei trasporti di stato, privatizzandole, ed infine, espropriati anche del diritto ad auto-gestire le proprie politiche economiche e monetarie, cedendole non al Parlamento Europeo, esso organo completamente impotente, ma consegnandole ad una super-banca privata con sede in Germania in Grossmarkthalle a Francoforte: la BCE!

Rimane in essere un incontestabile riscontro storico, il quale, dettagliatamente riporta, URSS e UK-USA non ad immacolati liberatori dal dominio nazista, ma (seppure in misura parziale)  a commercianti spartitori “del bottino dei vincitori” , destinatari del controllo di bacini di influenza politica nonchè di una porzione di reale sudditanza politica dell’ Europa liberata, trasformata ad oggi reale sudditanza economica.

Tutto ciò ha privato le nazioni europee e specificamene lo Stato italiano di enormi gettiti economici e dei poteri di amministrazione della macro-economia italiana, infine questo nuovo governo non votato dai cittadini, ha anche imposto una dieta economica da cavallo, composta da Spending review, Fiscal Compact , Europact ed Austerity, spacciando falsa informazione sociale diffondendo l’idea che si trattasse di una necessità per correggere/mantenere i bilanci di stato in ordine, mentre si trattava invece di sopperire ad un colossale esproprio di potere e ricchezza, passato dalle mani delle democrazie in mani private.

Ma cosa offre infine davvero questo governo dei banchieri, occultato dall’ inutile, costoso, patetico ed impotente carrozzone istituzionale che porta il risibile nome di Unione Europea?

A Stati anche essi resi impotenti, perchè espropriati delle potestà di governo in politica economica e monetaria come espropriati della propria stessa moneta, offre il MES, SURE, Eurobond, Prestiti BEI, insomma offre Debito! E per concedere prestiti offrendo denari che gli stati nazionali hanno fornito a titolo gratuito, l UE chiede anche progressiva ulteriore cessione di sovranità. Una truffa perfettamente congegnata con anche gli stessi governi nazionali colpevolmente partecipi ancora una volta in più, contro  gli stessi propri cittadini!

L Unione Europea, un orgia di potere illegittimo sostenuta da governanti nazionali contro ogni principio democratico! 

La caratteristica specifica del capitalismo è che in democrazia, ovvero inglobato e condizionato esso da un ambiente fortemente democratico, genera ricchezza ma se invece esso scavalca le democrazie, come avviene in molti paesi latino-americani, negli sfruttati paesi sub-sahariani ed ora, più recentemente, anche nel cuore dell’ Europa, al contrario, genera accentramento economico, che non è povertà assoluta, ma una sottrazione coattiva e perpetua di stampo dittatoriale di benessere e ricchezza a chi realmente la produce. Infatti i famosi miliardari Euro-americani non potrebbero essere nemmeno ricchi senza essersi agevolati dello sfruttamento della leva della legge caduta illegittimamente nelle loro mani, del lavoro operaio e di un mercato di consumatori obbligati ora, a pagare prezzi da cartello economico per beni e servizi essenziali, a causa della progressiva diminuzione della protezione di Stato ai consumatori.

Peggio di loro sono solo i banchieri UE che non fanno nulla, ma addirittura, come alcune case farmaceutiche, già sotto inchiesta per la produzione di virus diffusi per vendere i propri farmaci e vaccini, essi generano in modo già certificato debito abusando del loro potere dominante per sottoporre tutto e tutti all’ antichissimo eppure sempreverde laccio del potere che non è più lo storico potere ecclesiastico, ne quello dei signori della guerra, nemmeno del potere politico, oramai praticamente scomparso, ma il nuovo padrone adesso e: economico!

Mentre i redditi dei cittadini calano costantemente, le aziende chiudono o de-localizzano e si vedono sempre più i segni di una povertà diffusa, il PIL nazionale si sbandiera con orgoglio, annunciando nei Giornali ed in TV da parte di saltimbanchi e giullari di regime indegnamente tesserati come giornalisti, una eterna imminente ripresa economica, ripetendo vecchi filmati sulle grasse vacanze degli italiani e rubriche cibo & vino, per indolcire la realtà, nonchè la partecipazione italiana ai G7... ma nelle mani di chi circolano i capitali? Semplicemente in mano a sempre meno individui.

Cambiando gli equilibri economici, da democrazie imperfette sospese e sostituite mediante i Trattati di Maastricht in una dittatura di stampo liberista, avviene che nonostante quasi tutti lavorino, benessere e ricchezza vengano costantemente ora accentrate in pochissime mani! Le scuse televisive sono incentrate sulla globalizzazione e concorrenza dei mercati, sottacendo che si sono tolte le protezioni doganali e che la creazione di fantomatici fondi salva-stati (MES) creano stress economici enormi agli stati donatori ed invece i destinatari di questi fondi non riceveranno nulla se non Debito!

Ma come: Gli stati donano e garantiscono denari a fondo perduto e l UE delibera denari e garanzie a prestito? Esatto! Cosi l’Unione Europea, tanto amata da ignoranti e partecipi alla truffa ideologica, si appropria di enormi capitali ceduti per sempre, per non dare nulla a nessuno, anzi,  fa peggio della tua banca, per imprestarli e guadagnarci esigendone un interesse, infatti la banca reperisce denaro da volontari correntisti mentre la BCE li riscuote coattivamente dagli stati!

Mentre la tua banca ti invogliava a risparmiare per imprestare i tuoi denari, l’UE dei banchieri, per rifornirsi agevolmente di capitali, sospinge la creazione di leggi che impongono il drenaggio coattivo di capitali per cederli in prestito, principio che non si inquadra nel concetto di assistenza, a meno che, indebitare uno stato dopo avergli tolto la moneta sovrana e la potestà di gestione delle politiche economiche e monetarie, non indichi una qualche forma di assistenza!

Nonostante la rapida volatilità del cambiamento di significato delle parole, lo strozzamento economico seguito da offerte di indebitamento è ancora inquadrato nei comportamenti criminosi e lungi quindi da definirsi assistenza.

La “crisi” e lo “stato di emergenza”… da annosi problemi degli anni 20 a moderni strumenti politici omologati per mantenere in perpetua e coattiva sospensione la democrazia italiana.

Come trattano gli occulti governanti  europei ( i banchieri) i propri cittadini?

La storia conferma che con la “tecnocrate” scusa dell’ efficienza, si sono sottratte enormi proprietà allo Stato. Le privatizzazioni, sono per la propaganda di regime, funzionali a migliorare l’ economia italiana, mentre nella realtà corrispondono alla consegna di enormi gettiti e di formidabili aziende in mani private. Cedere in gestione e cedere in proprietà privata, sono due cose ben distinte. Le privatizzazioni  trattano quindi un caso di autentica sottrazione di ricchezza pubblica.

I banchieri UE, hanno sottratto le banche centrali alle Nazioni dentro l’ Euro-sistema, badando bene di scorporarne l’ onere degli storici debiti pubblici, scaricando in questo folle progetto intenzionalmente, il debito sui governi, i quali, a loro volta scaricano ai cittadini, mediante l’ esplosione della pressione fiscale. (ca 24% al 1981 divenuta ca 70%  ad oggi, con le banche centrali espropriate agli stati nazionali.) Ancora un caso di sottrazione di ricchezza, le banche centrali nascono per fungere da polmone economico nazionale, funzione integralmente impedita dal loro nuovo status di banche private, le quali devono rispondere ora, a criteri economici privatistici e per conseguenza funzionale, incompatibili con i vitali criteri sociali.

I banchieri hanno sottratto la moneta sovrana, togliendo alle nazioni un formidabile strumento  di gestione economica, la necessaria gestione delle politiche dei cambi a correzione dei valori della moneta, dei tassi di interesse e della capacità concorrenziale con l’ estero, strumenti e politiche economiche in passato utili permesse da una valuta di stato, ora divenute impossibili.

L’ Euro-sistema ha sottratto le protezioni doganali alle nazioni partecipi, con evidenza, danneggiandone economie e mercati interni da una concorrenza estera impossibile da sopportare, imposta da salari da fame e da una pressione fiscale quasi inesistente… tanto da innescare il fenomeno dell esodo delle aziende italiane in aree del mondo dove non c’è l’Euro!  (Polonia, Romania, Bulgaria.. Serbia.. Croazia… fino in Cina per fuggire dal fisco!)

I cari banchieri UE hanno sottratto ogni potere legislativo agli istituti che democraticamente in tutto il mondo ne sono deputati. Parlamento Europeo, Consiglio Europeo, Eurogruppo e Consiglio dell Unione Europea sono costosi organi completamente spossessati dei canonici poteri economici, di legislazione e di azione.

Ma… queste politiche della continua ed esclusiva sottrazione, possono portare a generare benessere e ricchezza diffusa?

Gentile lettore… si tratta semplicemente di distinguere il segno + ed il segno – e di verificare se questi banchieri, alle democrazie ed ai popoli, abbiano dato oppure tolto!

Mentre il dominio russo, si è ri-dimensionato sollecitando attualmente semplici rivendicazioni di porzioni di territorio (storicamente a maggioranza russa come la Crimea, porzione dell Ucraina), l’impero capitalista americano, oggi, rinunziando solo a rivendicazioni ufficiali di sovranità,  è comunque saldamente al controllo di tutte le nazioni sotto la piovra definita Unione Europea ed anche di molti stati in passato sotto l’ area di influenza russa. (per es. In Romania, oltre le basi NATO,) ora gli americani hanno diritto di esplorazione sotterranea sia petrolifera che per il prelievo dell Oro nei rispettivi bacini minerari, mentre il resto del mondo (grazie alle leggi affossa-economie europee) fa incetta dell acquisto di terreni agricoli lasciando proprio i cittadini rumeni senza proprietà terriere per poter in modo indipendente sfamare le proprie popolazioni!

Questa cloaca di ingiustizia estrema perpetrata contro le nazioni che volevano solo uscire dalla opprimente influenza comunista, non le ha portate a nessuna reale libertà, ma sotto il nuovo giogo dello sfruttamento capitalista anglo-americano, che si concluderà forse con l’ entrata oltre che nella disastrosa UE, con l’ingresso nell’Eurozona il quale significa (che Dio li scampi, perchè anche sotto il dominio russo non hanno visto il benessere,..) nuove regole con la perdita di banca centrale e della propria moneta sovrana, ossia, la fine di ogni aumento di benessere e ricchezza anche per questi stati.

Con questi testi speriamo di avere contribuito a chiarire, quale è il vero stato di democrazia in Europa con il centro della speculazione distruttiva collocato proprio in Italia, governati per anni con la scusante dei governi di emergenza da Tecnocrati…da individui quindi non votati come il Massone Romano Prodi, (ex Presidente della Commissione Europea) Mario Monti, (ex Commissario Europeo per gli affari interni) Roberto Gualtieri (fautore del MES) e Mario Draghi, (ex Presidente della stessa BCE ) uomini non al servizio degli italiani ma tutti agli ordini dell UE inseriti in un preciso progetto di scavalcamento del voto dei cittadini, per sostenere proprio il regime che impedisce il ritorno del benessere e della ricchezza diffusa, recitando loro, stridenti discorsi di investitura, promettendo feldeltà all’Unione Eropea in luogo che allo Stato Italiano, in violazione al loro stesso giuramento prestato al Quirinale davanti al Presidente della Repubblica Italiana, dimenticando il saluto alla Bandiera… dimenticando il proprio popolo!

Insigniti questi italiani però, delle massime onorificenze dall’ Unione Europea, per il male che hanno compiuto contro i propri cittadini, deridendoli beffardamente, perchè è pienamente riuscito il loro sortilegio politico, agevolati dalla subdola “bacchetta magica” della disinformazione perpetua di Media accondiscendenti ai poteri, indirizzata alla confusione ed all’ inganno di quello che si considera un popolino da mantenere nell’ignoranza perpetua, per sottrarre gradualmente e “senza far rumore”, dignità, ricchezza, diritti e democrazia ai cittadini italiani ed europei… senza che essi ne abbiano preso nemmeno coscienza!

Non sono possibili riforme, ma solo l’uscire subito dalla “piovra UE” e dall’ Euro, come ha fatto il Regno Unito, o sospendere le trattative per entrarvi come ha fatto la Svizzera è l’unica strada verso la ripresa economica perchè consiste nel ripristino di vera libertà economica, umana, sociale e democratica sia italiana che europea!

L’Unione Europea è un regime da dissolvere al più presto oppure da abbattere!

©2021 Boris Smirnov

Conosci il passato e capirai il presente!ultima modifica: 2021-06-22T23:35:01+02:00da borissmirnov