Hillary Clinton

Hillary Clinton by Gage Skidmore 2.jpg Hillary Clinton

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Hillary Diane Rodham Clinton (pronuncia americana: [ˈhɪləɹi daɪˈæn ˈɹɑdəm ˈklɪntən]), nata Hillary Diane Rodham (Chicago, 26 ottobre 1947), è una politica statunitense del Partito Democratico, già senatrice e Segretario di Stato.

Prima di intraprendere l’attività politica, ha esercitato la professione di avvocato e docente di diritto penale, diventando la prima donna a essere ammessa come socio nel «Rose Law Firm», uno degli studi legali più antichi degli Stati Uniti; ha inoltre fatto parte dei consigli d’amministrazione delle multinazionali Walmart e Lafarge.

È sposata con Bill Clinton dal 1975; a seguito dell’elezione del marito alla carica di presidente degli Stati Uniti d’America, è stata first lady dal 1993 al 2001. Successivamente prestò servizio per otto anni come senatrice in rappresentanza dello Stato di New York (2001-2009), venendo eletta per il suo primo mandato mentre era ancora first lady e diventando quindi la prima moglie di un presidente a ricoprire una carica elettiva. Durante la sua permanenza al Congresso, sostenne apertamente l’intervento armato in Afghanistan e in Iraq, ma in un secondo momento criticò la gestione delle operazioni militari da parte dell’amministrazione di George W. Bush.

Nel 2008 prese parte alle elezioni primarie del proprio partito in previsione delle consultazioni presidenziali dello stesso anno; malgrado i sondaggi della vigilia la vedessero largamente favorita, dopo un aspro confronto fu sconfitta a sorpresa dal senatore Barack Obama, conseguendo tuttavia il maggior numero di suffragi popolari (quasi 18 milioni) nella storia delle primarie statunitensi. La senatrice annunciò in seguito il proprio appoggio nei confronti di Obama, che fu eletto presidente. Hillary Clinton svolse le funzioni di Segretario di Stato fra il gennaio del 2009 e il febbraio del 2013, rinunciando all’incarico al termine del primo mandato di Obama e venendo sostituita da John Kerry.

Nel 2016 partecipò nuovamente alle primarie democratiche: avendo conseguito il maggior numero di delegati, ottenne la candidatura ufficiale per le successive elezioni presidenziali, diventando così la prima donna a concorrere per la Casa Bianca in rappresentanza di uno dei due maggiori partiti.