Caporetto

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Bellissima prova di storico nel senso antico e pieno del termine, questa di Alessandro Barbero, che riesce a coniugare rigore accademico e avvincente narrazione. Sono in tutto 645 pagine, e le note cominciano a pagina 515: tanto basti per il rigore accademico. Quello che prende il lettore è la capacità di Barbero di creare scene, e quella generale della rotta di Caporetto è apocalittica, nel senso dello sprofondamento nel caos (con aspetti dionisiaci) e dello svelamento, della rivelazione, degli aspetti dell’Italia che hanno un carattere di permanenza: soprattutto l’ossessione burocratica, della quale non v’è cittadino italiano che non faccia lunga ed amara esperienza, ieri, oggi e sicuramente domani. Lettura formidabile, diciamo.

CROMORAMA

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Penultima lettura del 2017. “Cromorama” di Riccardo Falcinelli è un libro sul colore, sui colori. Un vero trattato sulla storia dei colori, in particolare negli ultimi tre secoli e nella civiltà dell’industria e del design. Una miniera di informazioni sulle tecniche di fabbricazione dei colori, sul loro uso e sul loro significato sociale, e insieme una piacevolissima lettura. Da questo libro si impara moltissimo, un godimento per la mente e per lo sguardo.

 

Il grande racconto di Ulisse

ulix16Dopo la lettura della poderosa opera di Piero Boitani Il grande racconto di Ulisse (Il Mulino 2016), un libro che segue le innumerevoli piste percorse dalle varie reincarnazioni e mutazioni della figura dell’Itacese nel corso di tremila anni, anche attraverso un apparato iconografico di straordinaria ricchezza, che cosa mi resta? Molto, moltissimo, ma soprattutto la convinzione che il tradizionale modo di opporre le due figure di Abramo e Ulisse come simboli dell’apertura all’infinito (Abramo) e della volontà di ritorno a casa (Ulisse) sia fuorviante ed eccessivamente semplificatorio. Ulisse, a differenza da Abramo, non ha un’unica identità: è insieme l’eroe che rinuncia all’immortalità per fare rientro nella domestica e caduca intimità di Itaca, e l’anziano che abbandona nuovamente l’isola per sete di conoscenza insaziabile, che lo proietta verso l’estremo Occidente, oltre le barriere della morte.