La storia d'amore che legò l'ex calciatore della Fiorentina e del Parma,
Reginaldo con
Elisabetta Canalis, risale al 2008, ma è stato proprio lui a voler tornare a parlare dell'argomente, nel corso di un'intervista rilasciata a
Itasportpress.
L'attaccante, pronto a rimettersi in gioco con la
Paganese, squadra che milita in
Lega Pro, è stato uno dei fidanzati dell'ex velina: una love story che durò soltanto sette mesi.
"È stata un bella storia d'amore anche se è durata pochi mesi.
È stata Elisabetta a lasciarmi e non ho alcun problema a dirlo,
perché io ho sbagliato. Sette mesi vissuti intensamente che fanno parte della mia vita, ma adesso sono felice con mia moglie
Ryana e i miei due figli - ha ammesso Reginaldo ai microfoni di Itasportpress -. Con
Elisabetta non ci siamo mai più sentiti anche perchè io poi sono andato in
Brasile e non è rimasto nessun rapporto d’amicizia".
Una storia d'amore che ha lasciato uno strascico negativo: "L'unica cosa che questa vicenda mi ha lasciato di negativo è la troppa sovraesposizione mediatica - continua l'attaccante -. Si parlava di me non per quello che facevo in campo, ma solo perché ero il fidanzato della
Canalis. Credo che questo sia il prezzo da pagare quando la compagna è più famosa del calciatore. Ho avuto la stessa sorte di
Bettarini, quando stava con
Simona Ventura. Nonostante abbia giocato con club importanti per i giornali non ero un calciatore che giocava in Serie A ma, in quanto uomo nero, ero lo stallone della
Canalis".
Ma ora Reginaldo è pronto a ricomunciare dalla
Lega Pro: "Per fortuna sono tornato in Italia dove ho lasciato tanti amici. Riparto dalla Lega Pro con lo stesso entusiasmo di quando sono arrivato a
Treviso e mi sono messo in luce in Italia. Non mi sono posto degli obiettivi personali ma voglio ricambiare sul campo la fiducia che il ds
Fabrizio Ferrigno ha riposto in me quando ha deciso di portarmi alla Paganese. Mi sto allenando con la massima serietà e professionalità perchè voglio a tutti i costi risultare decisivo per la salvezza della squadra. Poi se raggiungeremo l’obiettivo minimo che la dirigenza si è posto, penseremo ad altro e magari ai playoff. Siamo partiti in ritardo per le note vicende ma speriamo di recuperare in fretta. Per la prima volta in Italia gioco in un club del sud e ho capito che qui i tifosi vivono di calcio tutti i giorni della settimana. Questo per me è un ulteriore stimolo per far bene e spero di regalare tante soddisfazioni alla nostra
gente".