Il campanile di Oroset I – libro primo – (episodio 57°)

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 NUOVO EPISODIO 

              57°

finale precedente:       

 Al contrario, i vagoni ad uso industriale erano totalmente privi di arredamento, com’era nella logica delle cose per una carrozzeria adattata ad un uso specifico di carico e scarico.

Una centralina elettronica, particolarmente sofisticata, ne comandava ogni singolo movimento.

57° episodio  

L’arredo della stazione andava a completarsi con una rimessa. Praticamente un monolocale adibito a magazzino, local energy manutenzione batterie treni e punto di ritrovo per gli addetti ai lavori. La stazione semivuota risaltava una giornata particolarmente intensa sia alle miniere che alle fabbriche. I tre “grandi esploratori” si avvicinarono al treno parcheggiato a capo di una fila lunga solamente due treni. Il conducente si trovava già a bordo e a stento riusciva a mascherare la sua più che comprensibile emozione per la presenza del passeggero terrestre! Salirono sul primo vagone occupando tre dei dodici posti disponibili. Dopodiché il treno partì nella medesima direzione intrapresa per raggiungere la stazione stessa.

<Ma che sfacciato questo treno

parte senza attendere il fischio del “capostazione”…..????

Uahahah…!!>

Alex prese una delle torce agganciate ai sedili. Nulla di strano se paragonate alle torce terrestri. L’accese e rimase sbalordito dalla potenza del suo fascio luminoso. Mirando le pareti della galleria, già discretamente illuminate, splendeva una luce estesa ed intensa.

<Che forza…. Non ho mai visto una torcia con una luce così potente…!! Certo che i vostri priak vanno molto forte!

scommettiamo che pure questa batteria si ricarica con la vernice kattropurto??…??

<Bravo Alex, sei già entrato nella filosofia selenese che poco concede allo spreco.

Infatti la torcia è interamente ricoperta di kattropurto.

Questo permette alla batteria di ricaricarsi velocemente con la luce presente in città e a mantenersi costantemente carica. Al buio può funzionare per diverse ore.>

<Ed è così per tutti i piccoli apparecchi elettronici come gli orologi, i cellulari, le sveglie, eccetera eccetera…??>

<Certo che sì…!!>

Una galleria dall’aspetto più che mai rassicurante. Illuminata e sufficientemente larga da permettere un transito a doppio senso per tutti i mezzi motorizzati.

Posti diversi ma ugualmente condizionati dalle caratteristiche intrinseche dell’ambiente, esattamente come in città: venti/venticinque, massimo trenta chilometri orari consentiti ai mezzi che vi transitavano!

L’aria che si respirava sapeva di buono che pareva difficile realizzare tale incredibile realtà nel sottosuolo lunare…..

Si viaggiava ormai da quattro minuti dopo aver coperto un tratto lungo due chilometri e incrociato tre miniere in piena attività, un lago completo di strutture per l’acquedotto, l’ossigeno e l’energia elettrica.

Superato anche il corridoio di transito che collegava la città con la porta di accesso settima.

Ad un tratto l’attenzione di Alex fu attirata da alcuni lampi di luce provenienti da una galleria laterale che si innestava alla loro sinistra, esattamente a metà strada tra la porta di accesso settima e sesta!

Il tutto per la durata di pochissimi secondi…..!

Alex confidò negli occhi di Isabel per un’espressione di benevolo consenso circa la sua visione farcita di flash.

Nessuna reazione…!!

Il disinteresse sull’argomento era pressoché totale!

“seguirà…..” 

Il campanile di Oroset I – libro primo – (episodio 57°)ultima modifica: 2023-09-18T09:53:58+02:00da felixthecat6

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