Il campanile di Oroset I – libro primo – (episodio 58°)

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 NUOVO EPISODIO 

              58°

finale precedente:       

 Alex confidò negli occhi di Isabel per un’espressione di benevolo consenso circa la sua visione farcita di flash.

Nessuna reazione…!!

Il disinteresse sull’argomento era pressoché totale!

58° episodio  

Il trenino proseguì la sua corsa per altri sessanta secondi prima di raggiungere la meta prefissata. Un posto singolare dove lo spazio, che certamente non si sprecava, dava netta la sensazione di un parcheggio in grado di ospitare almeno cinque/sei treni da porre nella lista d’attesa per il carico di roccia frantumata. Uno era già con i due vagoni ridondanti,

pronto per raggiungere le industrie

<Ma cosa estraete da quelle rocce?> chiese Alex.

<Devi sapere che la sotto tra la roccia madre e le strutture composte da meteoriti, asteroidi ed eruzioni vulcaniche si trova di tutto! Estraiamo ferro, rame, manganese, nichel, tungsteno, oro, argento e tanti altri minerali. Sulla rimanenza, che è tanta roba, si lavora per selezionare i materiali cementizi necessari per le costruzioni edilizie. L’ultima parte di pietrisco, considerata di scarto, dopo un’appropriato trattamento viene utilizzata come componente base nella mescola per il manto stradale.>

<Impressionante…!!>

<Ma ti dirò di più perché la fortuna, fin qui una nostra fedele alleata, ci ha fatto dono di due miniere di sale. Entrambe si trovano all’interno del secondo anello in posti diametralmente opposti.

Due blocchi trasportati da altrettanti meteoriti, forse anche in tempi diversi, milioni di anni fa!

E, “attenzione attenzione”, non finisce qui…!! Devi sapere che stiamo estraendo anche l’uranio….. “Poco poco”, “piano piano”, ma qualcosa ricaviamo. Per l’appunto ci siamo organizzati limitando l’area di estrazione ad una sola miniera in grado di fornirci il minerale in quantità più che sufficiente per il nostro fabbisogno. Così facendo abbiamo concentrato in un unico sito tutti i rischi derivanti da eventuali esalazioni radioattive! L’uranio estratto viene posato all’interno di barili pesantemente schermati e conservati nel laboratorio appositamente creato per il suo trattamento. Fino ad oggi non ce ne siamo mai serviti però se un giorno il suo impiego diventerà una realtà lo sarà solo ed esclusivamente ad uso dei reattori nucleari in dotazione alle astronavi…!!

Mai l’uranio verrà utilizzato per scopi diversi.

Ci teniamo “buone buone” le nostre centrali idroelettriche, ottime produttrici di energia pulita!>

<”Bravi bravi”! Senti un po’ Aleandro ma tutte quelle astronavi, le dieci dell’hangar e le altre che si trovano lassù, dormienti all’interno del cratere hangar, come la mettiamo con i loro reattori nucleari…?>

<Si tratta di reattori nucleari kalloxiani progettati per funzionare sia in continuità che ad intermittenza. Paragonabili ad un normalissimo motore dove l’accensione e lo spegnimento sono di normale routine. Tutto ciò li predispone per un lavoro continuativo e duraturo nel tempo che li porterà a vivere ancora per parecchi anni. E come se non bastasse, sono stati costruiti con una protezione ad altissima incidenza isolante per una garanzia di massima sicurezza contro ogni eventuale, anche se improbabile, fuga radioattiva!>

<Una garanzia in più per tutti…. Ma io non avevo nemmeno il più piccolo dei dubbi circa la vostra grande efficienza…!!

Vi siete organizzati così bene che rasentate la perfezione…..

Fate quasi schifo……. Uahahah…!!>

<Ahahahah…!! Sei tutto matto…!! Ritornando a noi, questo carico viene da una miniera confinante con il nostro lago che si trova a poco meno di trenta metri da qui.>

<Fantastico>, esclamò Alex, <l’acqua!!>

<Già l’acqua….. Ma intanto prendetevi quelle due giacche a vento caricate sul treno appositamente per voi.>

<Grazie Aleandro, non so come ringraziarti!>

In leggera discesa la galleria che conduceva al lago. Meta raggiunta con l’apparizione alla loro destra del grande arco che ne apriva l’accesso. Mentre la galleria proseguiva il suo percorso all’interno del secondo anello.

Si schiuse un nuovo e confortante orizzonte ad una profondità di circa venticinque metri sotto luna.

Uno spazio dalle dimensioni considerevoli: circa cinquanta metri di diametro e dieci di altezza.

Giusto al centro il lago ghiacciato che, malgrado fosse dotato di una copertura protettiva, dava un’evidente dimostrazione delle sue ridotte dimensioni!

Numerosi gli addetti presenti e tutti interessati a svolgere le proprie mansioni!

<Isabel, qui fa piuttosto freddo cosa aspetti a coprirti? Dai scaldati con questa bella giacca a vento gialla che più luminosa di così non si può! Uahahah…!!> affermò Alex.

<Ahahahah…!! Certo mio caro, il giallo è il colore del sole….. Effettivamente ci voleva, adesso sto decisamente meglio! Pensa che originariamente si chiamava strepcianoek…..>

<Il vostro kalloxiano….. che voglio sperare ben conservato?>

<Certamente ne abbiamo archivi in ogni forma e dimensione, la nostra storia sin dalle sue origini.>

<Non avevo alcun dubbio, siete un grande popolo!

Intanto guardami…… anch’io sto bello caldo anche se la giacca è rossa…..

Il rosso è il simbolo dell’energia!

Uahahah…!! Uahahah…!!>

I provvidi Aleandro ed il suo assistente vestivano i loro bei strepcianoek….. ancora prima di salire sul trenino.

<Questo lago è piuttosto piccolo!> affermò Alex. <Scusami ma l’altro che abbiamo intravisto durante il viaggio mi sembrava grande almeno il doppio, forse era meglio fermarsi lì…..??>

<Già non hai tutti i torti, ma io volevo illustrarti un lago che per caratteristiche rappresentasse il top.

Di laghi ce ne sono a decine, e in questo momento l’acqua che stiamo utilizzando è solamente una parte di una grande riserva.

Una bella scorta saltuariamente incrementata con qualche altro nuovo lago che andiamo a scoprire un po’ dovunque, anche nel primo anello. Per noi l’acqua è talmente un bene prezioso che come la scopriamo ce la coccoliamo come si fa con un grande amore…!!

Pensa che alcuni laghi si trovano anche nel cuore della città. Naturalmente li teniamo “buoni buoni” per quando arriverà il loro momento di gloria…!!>

Tutti i laghi esistenti, utilizzati e non, erano protetti da apposite strutture atte a gestire un servizio che fosse sia conservativo che monitorante circa la loro tenuta…!!

<Ahhhh, in effetti mi suonava strano…??>

<Sai come funziona?

“seguirà” 

Il campanile di Oroset I – libro primo – (episodio 58°)ultima modifica: 2023-10-02T10:11:25+02:00da felixthecat6