Il campanile di Oroset I – libro primo – (episodio 72°)

http://www.lulu.com/shop/felice-tolfo/il-campanile-di-oroset-libro-i/ebook/product-23785046.html

 EPISODIO   72°

finale precedente:      

<Ma adesso parlatemi un po’ di voi…!!…??…!!>

<Allora, come già ti avranno raccontato, noi veniamo da lontano, molto lontano…..

Il nostro è un pianeta che appartiene ad un altro sistema solare

distante circa 21 anni luce dalla Terra e dalla Luna, ovvero 200 mila miliardi di chilometri!>

Un pianeta grande tanto quanto la metà della Terra con gli stessi equilibri climatici ambientali, ma con una popolazione di soli cento milioni di abitanti.

Cosa dire: incredibile lo spazio a loro disposizione…!!

72° episodio   

<Ma adesso parlatemi un po’ di voi…!!…??…!!>

<Allora, come già ti avranno raccontato, noi veniamo da lontano, molto lontano…..

Il nostro è un pianeta che appartiene ad un altro sistema solare

distante circa 21 anni luce dalla Terra e dalla Luna, ovvero 200 mila miliardi di chilometri!>

Un pianeta grande tanto quanto la metà della Terra con gli stessi equilibri climatici ambientali, ma con una popolazione di soli cento milioni di abitanti.

Cosa dire: incredibile lo spazio a loro disposizione…!!

Come i lunari anche gli orosetiani vivevano tutti, senza esclusione alcuna, all’insegna della totale condivisione di quell’agiatezza raggiunta dalla loro civiltà.

Fondamentale il contributo partorito da quel particolare collegato ai soldi, visto e considerato che anche a Oroset non erano stati creati…!!

Esattamente come a Selene!

I ricchi e i poveri si potevano distinguere solamente per le loro esclusive personalità e nient’altro…!!

Tutti con la medesima qualità di vita conseguente all’equa distribuzione del benessere raggiunto…!!

<Ah però, anche questa è una gran bella notizia, direi veramente confortante!!> esclamò Alex.

<Diversi anni fa i nostri potenti telescopi individuarono dei pianeti appartenenti ad un altro sistema solare. Tutti quei pianeti, a voi noti, avevano già un nome ma ovviamente per noi erano dei perfetti sconosciuti!>

Furono organizzate due spedizioni, l’ultima delle quali venne lanciata il 27 febbraio 1975.

Purtroppo di loro non si seppe più nulla!

L’unico dato certo si riferiva all’interruzione delle comunicazioni radio.

Si presume una certa analogia con la situazione vissuta da Luminor e i suoi, trentacinque anni dopo, esattamente nel momento in cui lasciarono il vecchio sistema solare per entrare nello spazio interplanetario e successivamente in un nuovo sistema solare quando, improvvisamente, tutte le comunicazioni vennero troncate per poi riprendere con i nuovi linguaggi tipici del mondo Terra!

Da allora ne passò del tempo finché un bel giorno, di punto in bianco, venne presa la tanto agognata decisione di ripartire con le esplorazioni verso un nuovo sistema solare.

E così, a distanza di trentacinque anni dalla seconda e ultima spedizione, Luminor si prese la grande soddisfazione di presiedere il comando della prima di una nuova serie di esplorazioni nello spazio interstellare!

Il 10 marzo del 2010

partirono per la loro prima avventura verso un nuovo mondo.

L’obiettivo era lo stesso delle due precedenti spedizioni:

cercare nello spazio un nuovo pianeta simile a Oroset per poi poterlo colonizzare.

Certamente ambiziosi poiché consideravano la loro missione come l’unica in grado di aprire nuovi orizzonti di vita.

L’astronave orosetiana era in grado di affrontare lunghi viaggi nello spazio che potevano durare anche diversi anni, cambusa di bordo permettendo, percorrendo migliaia di miliardi di chilometri.

Dalla forma triangolare interamente configurata a doppio ponte.

  • Lunghezza trentadue metri;

  • Larghezza dai tre metri della prua ai ventisei della poppa;

  • Altezza, esclusi i carrelli d’allunaggio, sette metri.

Dotata di due propulsori diamanticolari, operanti distintamente in singola sequenza (spento il primo entrava automaticamente in funzione il secondo), in grado di produrre l’energia elettrica necessaria per mantenere la funzionalità dell’intero apparato di bordo, sae (sistemi accumulo energia) compresi. I motori, data la loro incredibile espressione di potenza, assorbivano una quantità non indifferente di energia che veniva garantita, con esuberante efficacia, dal propulsore diamanticolare. Otto potentissimi motori elettrici, quattro in uso di funzione e quattro di riserva, situati nella parte posteriore in grado di imprimere una propulsione che andava fuori da ogni logica di un sano calcolo: oltre 11 miliardi di chilometri all’ora!!

velocità della luce 300.000 Km/s;

velocità orosetiana: 3.000.000 Km/s.

L’astronave grazie ai sensibilissimi rilevatori a distanza di cui disponeva poteva evitare ostacoli, atomi e materiali spaziali, imprimendo alla navigazione delle leggerissime curvature!! Con la cambusa stipata al massimo delle sue capacità era in grado di garantire viaggi di lunga durata, senza dover effettuare scali, per almeno una trentina di passeggeri. L’acqua era il bene più prezioso e a lungo andare le scorte potevano andare incontro ad un pericoloso ridimensionamento. Il rischio di restare a secco non veniva mai preso in seria considerazione per il semplice motivo che a bordo funzionava un’impianto di riciclaggio dei liquidi utilizzati dai passeggeri dell’astronave, urina compresa. Ma, com’era giusto nel pensarlo, le simpatie sarebbero interamente ricadute verso l’acqua stivata nella cambusa. In ogni caso, nell’indesiderato bisogno,

ogni grave necessità si sarebbe dovuta trasformare in una grande virtù!

“seguirà………”

Il campanile di Oroset I – libro primo – (NUOVO EPISODIO 73°)

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 NUOVO EPISODIO 

              73°

finale precedente:      

L’astronave grazie ai sensibilissimi rilevatori a distanza di cui disponeva poteva evitare ostacoli, atomi e materiali spaziali, imprimendo alla navigazione delle leggerissime curvature!! Con la cambusa stipata al massimo delle sue capacità era in grado di garantire viaggi di lunga durata, senza dover effettuare scali, per almeno una trentina di passeggeri. L’acqua era il bene più prezioso e a lungo andare le scorte potevano andare incontro ad un pericoloso ridimensionamento. Il rischio di restare a secco non veniva mai preso in seria considerazione per il semplice motivo che a bordo funzionava un’impianto di riciclaggio dei liquidi utilizzati dai passeggeri dell’astronave, urina compresa. Ma, com’era giusto nel pensarlo, le simpatie sarebbero interamente ricadute verso l’acqua stivata nella cambusa. In ogni caso, nell’indesiderato bisogno,

ogni grave necessità si sarebbe dovuta trasformare in una grande virtù!

73° episodio   

L’astronave grazie ai sensibilissimi rilevatori a distanza di cui disponeva poteva evitare ostacoli, atomi e materiali spaziali, imprimendo alla navigazione delle leggerissime curvature!! Con la cambusa stipata al massimo delle sue capacità era in grado di garantire viaggi di lunga durata, senza dover effettuare scali, per almeno una trentina di passeggeri. L’acqua era il bene più prezioso e a lungo andare le scorte potevano andare incontro ad un pericoloso ridimensionamento. Il rischio di restare a secco non veniva mai preso in seria considerazione per il semplice motivo che a bordo funzionava un’impianto di riciclaggio dei liquidi utilizzati dai passeggeri dell’astronave, urina compresa. Ma, com’era giusto nel pensarlo, le simpatie sarebbero interamente ricadute verso l’acqua stivata nella cambusa. In ogni caso, nell’indesiderato bisogno,

ogni grave necessità si sarebbe dovuta trasformare in una grande virtù!

Dopo ventiquattro mesi di navigazione nello spazio, in un momento ben preciso ma indefinibile, si lasciarono alle spalle il loro caro e vecchio sistema solare per entrare nello spazio interstellare.

Ciò causò il taglio completo dei collegamenti radio con il pianeta Oroset.

L’isolamento durò ventiquattro ore. Anche se all’apparenza breve, il tratto percorso in quella parte di spazio interstellare fu di circa 270 miliardi di chilometri. Dopodiché entrarono in un nuovo sistema solare e la radio di bordo in una nuova vita!

Un momento memorabile di grande gioia culminato con la prospettiva di poter finalizzare quell’ambizioso progetto appositamente studiato per cercare un mondo nuovo da colonizzare!

L’esultanza contagiò l’intero equipaggio portandolo a livelli di felicità mai raggiunti fino a quel momento!

Nell’itinerario programmato era prevista anche la variante del pianeta abitato. Ma solamente nel caso

di una accertata disponibilità alla convivenza alimentata da spirito di fratellanza, pace e nobili intenti!!

Numerose le comunicazioni captate in un caleidoscopio

di linguaggi.

Si trovarono nel bel mezzo di un nuovo sistema solare

costituito, oltre che dal sole, da diversi pianeti, pianeti nani, lune e da migliaia di corpi minori.

Il pianeta più interessante: la Terra e il suo satellite Luna.

Era la Terra che pullulava di vita. Al contrario sulla Luna non c’erano le condizioni idonee per coltivarla.

Il dodici marzo 2012 dopo aver completato la loro prima orbita lunare

decisero di procedere con l’allunaggio.

Ma un’improvvisa grave anomalia presente nel sistema motori li costrinse ad una drastica manovra che li portò ad effettuare un allunaggio di fortuna.

I motori si spegnevano e si riaccendevano in continuazione. Ciononostante stavano per completare un difficile, ma non impossibile, allunaggio verticale quando, improvviso e definitivo, sopraggiunse il blocco dei motori.

Subito seguito da un black-out totale.

L’astronave priva dell’energia elettrica poteva contare solamente sulle luci di emergenza e, parzialmente, sulla plancia di comando.

In quelle condizioni, a dir poco drammatiche, era praticamente proibitivo, se non impossibile, proseguire con l’allunaggio verticale…..

Si sarebbero clamorosamente spiaccicati al suolo!

Fortuna volle che negli istanti precedenti il black-out, nel pieno del marasma generale di un complicato atterraggio verticale, ebbero la felice intuizione di far uscire i quattro carrelli d’allunaggio.

Per ogni carrello si contavano quattro ruote.

Posizionati uno sotto il muso, due sotto la fusoliera centrale ed il quarto sotto la fusoliera posteriore.

Un particolare che alla fine permise loro di sfruttare l’unica speranza di salvezza:

l’allunaggio in scivolata…!!

L’astronave riuscì a toccare il suolo lunare alla velocità di duecento chilometri orari. L’intero sistema frenante anche se penalizzato dagli eventi stava dando il meglio di sé stesso. Ma non fu sufficiente per compiere l’impresa perfetta!

Realmente impossibile evitare una serie di piccole colline. La loro corsa si concluse esattamente nel momento in cui il muso dell’astronave andò ad infilarsi tra le rocce della collina predestinata…!!

Fin da subito apparve chiara e forte l’entità del disastro:

dei 28 componenti solo sette sopravvissero…!!

Esattamente quei sette fortunati che nel momento dell’emergenza se ne stavano seduti e con le cinture allacciate…!!

seguirà……

Il campanile di Oroset I – libro primo – (episodio 71°)

http://www.lulu.com/shop/felice-tolfo/il-campanile-di-oroset-libro-i/ebook/product-23785046.html

 EPISODIO  71°

finale precedente:      

<Uahahah…!! Uahahah…!! Che simpatico, troppo, troppo buono! Comunque adesso approfittdi questo momento così cordiale per chiederti notizie di Oroset. Anzi, muoio dalla voglia di vedere cose che riguardano quel pianeta piazzato dove non mi sarei mai immaginato:


in un altro sistema solare…..!!

Sono certo che comprenderete tutti la mia curiosità come figlia legittima di questi ultimi incredibili eventi…… Uahahah…!!

71° episodio   

<Uahahah…!! Uahahah…!! Che simpatico, troppo, troppo buono! Comunque adesso approfittdi questo momento così cordiale per chiederti notizie di Oroset. Anzi, muoio dalla voglia di vedere cose che riguardano quel pianeta piazzato dove non mi sarei mai immaginato:


in un altro sistema solare…..!!

Sono certo che comprenderete tutti la mia curiosità come figlia legittima di questi ultimi incredibili eventi…… Uahahah…!!

Ma come posso resistere a tentazioni così stuzzicanti…?? Uahahah…!! Uahahah…!!>

Ahahahah…!! Uahahah…!! Ahahahah…!!

<Anche tu sei simpatico! Simpatico e anche un po’ pagliaccio. Sei grande anche per questo…!!

Guarda la combinazione….. ho qui una ciaka, amorevolmente a te dedicata, dove troverai cose che avresti potuto desiderare solamente entrando in uno di quei sogni fantastici che non tutti hanno la fortuna di vivere!

Noi, piccoli esseri viventi, cerchiamo di essere anche dei grandi,

almeno dove e quando ci è consentito!

Ahahahah…!! Ahahahah…!!>

<Uahahah…!! Uahahah…!! Buona questa…!!>

Uahahah…!! Ahahahah…!! Uahahah…!!

<Si tratta di una ciaka memory interamente in stile selenese…!!>

<Grazie mille, una cicaccamemory anche voi? Mi dovete scusare ma sta storia che utilizzate la stessa tecnologia selenese mi stupisce un po’, anche se alla fine nemmeno più di tanto visto che vivete qui!>

<Uomo terrestre ridicolo con la tua cicacca…?? Noi stiamo vivendo la nostra vita in questa città, così particolare nel suo splendore, dove ci sentiamo parte integrante degli ingranaggi che la compongono.

Comunque, a titolo di cronaca, la nostra tecnologia al riguardo non si differenzia di molto da quella selenese. Mentre se ci riferiamo ad altri campi e applicazioni, come ad esempio la velocità delle nostre astronavi, allora possiamo affermare di essere esageratamente oltre l’incredibile!

Non abbiamo molte immagini che ci riguardano all’interno dell’astronave, visto e considerato come sono andate le cose in quel maledetto atterraggio! L’intero pacchetto delle registrazioni effettuate dalle telecamere a circuito chiuso è andato completamente distrutto!!>

<Mi dispiace per tutto quello che vi è accaduto, comunque vi ringrazio per questi omaggi che mi fanno vivere come un vero personaggio fiabesco. E comunque cercherò in ogni caso di accontentarmi….. Uahahah…!! Però, scherzi a parte, sino a ieri io non sapevo nulla di voi, mentre adesso mi trovo a casa di sette extrasolari provenienti da un pianeta lontano 200 mila miliardi di chilometri dalla Luna e dalla Terra….!!…!!

Ventuno anni luce…..

Non so se riesco a farvi intendere la bontà del mio stato d’animo che sta lievitando come fosse schizzato…??…!!…?? Quindi l’emozionante bellezza nel vedere immagini di Oroset e dei suoi abitanti per me non sarà solamente una grande opportunità, ma di più, molto di più…!!>

<Grazie caro amico terrestre. Ne siamo onorati perché ci fai sentire orgogliosi come mai prima d’ora!

E dopo questa discussione non ci sono dubbi ma un’unica certezza:

sei e lo sarai per sempre l’unico terrestre che possiamo apprezzare nell’intero universo…!! Ahahahah…!!>

Uahahah…!! Ahahahah…!! Uahahah…!!

<Sbalorditivo, ma sono io che ringrazio tutti voi!>

<E non scordarti di visitare il nostro museo, ne vale proprio la pena….. Vedrai che per te, grande uomo della Terra, sarà un po’ come chiudere gli occhi eeeeeeeee….. tanto per cambiare, sognare ancora! Ahahahah…!! Ahahahah…!!>

<Uahahah…!! Uahahah…!!>

<Il terrestre sognatore, Ahahahah…!! Ahahahah…!!> <Uahahah…!! Uahahah…!!>

<Poi volendo chiudere l’argomento, come da tradizioni terrestri con la classica ciliegina sulla torta, ricordati che abbiamo anche un sito tutto nostro:

Oroset”!

Dedicato principalmente al pianeta ed in piccola parte alla vita di noi sette qui a Selene.

<Vedi Isabel adesso sono due i musei che dovrò visitare…?? Uahahah…!!>

<Ahahahah… Ahahahah…!! Certo che sì!!>

Ahahahah…!! Uahahah…!! Ahahahah…!!

<Ma adesso parlatemi un po’ di voi…!!…??…!!>

<Allora, come già ti avranno raccontato, noi veniamo da lontano, molto lontano…..

Il nostro è un pianeta che appartiene ad un altro sistema solare

distante circa 21 anni luce dalla Terra e dalla Luna, ovvero 200 mila miliardi di chilometri!>

Un pianeta grande tanto quanto la metà della Terra con gli stessi equilibri climatici ambientali, ma con una popolazione di soli cento milioni di abitanti.

Cosa dire: incredibile lo spazio a loro disposizione…!!

“seguirà………” 

Il campanile di Oroset I – libro primo – (episodio 72°)

http://www.lulu.com/shop/felice-tolfo/il-campanile-di-oroset-libro-i/ebook/product-23785046.html

 EPISODIO   72°

finale precedente:      

<Ma adesso parlatemi un po’ di voi…!!…??…!!>

<Allora, come già ti avranno raccontato, noi veniamo da lontano, molto lontano…..

Il nostro è un pianeta che appartiene ad un altro sistema solare

distante circa 21 anni luce dalla Terra e dalla Luna, ovvero 200 mila miliardi di chilometri!>

Un pianeta grande tanto quanto la metà della Terra con gli stessi equilibri climatici ambientali, ma con una popolazione di soli cento milioni di abitanti.

Cosa dire: incredibile lo spazio a loro disposizione…!!

72° episodio   

<Ma adesso parlatemi un po’ di voi…!!…??…!!>

<Allora, come già ti avranno raccontato, noi veniamo da lontano, molto lontano…..

Il nostro è un pianeta che appartiene ad un altro sistema solare

distante circa 21 anni luce dalla Terra e dalla Luna, ovvero 200 mila miliardi di chilometri!>

Un pianeta grande tanto quanto la metà della Terra con gli stessi equilibri climatici ambientali, ma con una popolazione di soli cento milioni di abitanti.

Cosa dire: incredibile lo spazio a loro disposizione…!!

Come i lunari anche gli orosetiani vivevano tutti, senza esclusione alcuna, all’insegna della totale condivisione di quell’agiatezza raggiunta dalla loro civiltà.

Fondamentale il contributo partorito da quel particolare collegato ai soldi, visto e considerato che anche a Oroset non erano stati creati…!!

Esattamente come a Selene!

I ricchi e i poveri si potevano distinguere solamente per le loro esclusive personalità e nient’altro…!!

Tutti con la medesima qualità di vita conseguente all’equa distribuzione del benessere raggiunto…!!

<Ah però, anche questa è una gran bella notizia, direi veramente confortante!!> esclamò Alex.

<Diversi anni fa i nostri potenti telescopi individuarono dei pianeti appartenenti ad un altro sistema solare. Tutti quei pianeti, a voi noti, avevano già un nome ma ovviamente per noi erano dei perfetti sconosciuti!>

Furono organizzate due spedizioni, l’ultima delle quali venne lanciata il 27 febbraio 1975.

Purtroppo di loro non si seppe più nulla!

L’unico dato certo si riferiva all’interruzione delle comunicazioni radio.

Si presume una certa analogia con la situazione vissuta da Luminor e i suoi, trentacinque anni dopo, esattamente nel momento in cui lasciarono il vecchio sistema solare per entrare nello spazio interplanetario e successivamente in un nuovo sistema solare quando, improvvisamente, tutte le comunicazioni vennero troncate per poi riprendere con i nuovi linguaggi tipici del mondo Terra!

Da allora ne passò del tempo finché un bel giorno, di punto in bianco, venne presa la tanto agognata decisione di ripartire con le esplorazioni verso un nuovo sistema solare.

E così, a distanza di trentacinque anni dalla seconda e ultima spedizione, Luminor si prese la grande soddisfazione di presiedere il comando della prima di una nuova serie di esplorazioni nello spazio interstellare!

Il 10 marzo del 2010

partirono per la loro prima avventura verso un nuovo mondo.

L’obiettivo era lo stesso delle due precedenti spedizioni:

cercare nello spazio un nuovo pianeta simile a Oroset per poi poterlo colonizzare.

Certamente ambiziosi poiché consideravano la loro missione come l’unica in grado di aprire nuovi orizzonti di vita.

L’astronave orosetiana era in grado di affrontare lunghi viaggi nello spazio che potevano durare anche diversi anni, cambusa di bordo permettendo, percorrendo migliaia di miliardi di chilometri.

Dalla forma triangolare interamente configurata a doppio ponte.

  • Lunghezza trentadue metri;

  • Larghezza dai tre metri della prua ai ventisei della poppa;

  • Altezza, esclusi i carrelli d’allunaggio, sette metri.

Dotata di due propulsori diamanticolari, operanti distintamente in singola sequenza (spento il primo entrava automaticamente in funzione il secondo), in grado di produrre l’energia elettrica necessaria per mantenere la funzionalità dell’intero apparato di bordo, sae (sistemi accumulo energia) compresi. I motori, data la loro incredibile espressione di potenza, assorbivano una quantità non indifferente di energia che veniva garantita, con esuberante efficacia, dal propulsore diamanticolare. Otto potentissimi motori elettrici, quattro in uso di funzione e quattro di riserva, situati nella parte posteriore in grado di imprimere una propulsione che andava fuori da ogni logica di un sano calcolo: oltre 11 miliardi di chilometri all’ora!!

velocità della luce 300.000 Km/s;

velocità orosetiana: 3.000.000 Km/s.

L’astronave grazie ai sensibilissimi rilevatori a distanza di cui disponeva poteva evitare ostacoli, atomi e materiali spaziali, imprimendo alla navigazione delle leggerissime curvature!! Con la cambusa stipata al massimo delle sue capacità era in grado di garantire viaggi di lunga durata, senza dover effettuare scali, per almeno una trentina di passeggeri. L’acqua era il bene più prezioso e a lungo andare le scorte potevano andare incontro ad un pericoloso ridimensionamento. Il rischio di restare a secco non veniva mai preso in seria considerazione per il semplice motivo che a bordo funzionava un’impianto di riciclaggio dei liquidi utilizzati dai passeggeri dell’astronave, urina compresa. Ma, com’era giusto nel pensarlo, le simpatie sarebbero interamente ricadute verso l’acqua stivata nella cambusa. In ogni caso, nell’indesiderato bisogno,

ogni grave necessità si sarebbe dovuta trasformare in una grande virtù!

“seguirà………”

Il campanile di Oroset I – libro primo – (NUOVO EPISODIO 73°)

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finale precedente:      

L’astronave grazie ai sensibilissimi rilevatori a distanza di cui disponeva poteva evitare ostacoli, atomi e materiali spaziali, imprimendo alla navigazione delle leggerissime curvature!! Con la cambusa stipata al massimo delle sue capacità era in grado di garantire viaggi di lunga durata, senza dover effettuare scali, per almeno una trentina di passeggeri. L’acqua era il bene più prezioso e a lungo andare le scorte potevano andare incontro ad un pericoloso ridimensionamento. Il rischio di restare a secco non veniva mai preso in seria considerazione per il semplice motivo che a bordo funzionava un’impianto di riciclaggio dei liquidi utilizzati dai passeggeri dell’astronave, urina compresa. Ma, com’era giusto nel pensarlo, le simpatie sarebbero interamente ricadute verso l’acqua stivata nella cambusa. In ogni caso, nell’indesiderato bisogno,

ogni grave necessità si sarebbe dovuta trasformare in una grande virtù!

73° episodio   

L’astronave grazie ai sensibilissimi rilevatori a distanza di cui disponeva poteva evitare ostacoli, atomi e materiali spaziali, imprimendo alla navigazione delle leggerissime curvature!! Con la cambusa stipata al massimo delle sue capacità era in grado di garantire viaggi di lunga durata, senza dover effettuare scali, per almeno una trentina di passeggeri. L’acqua era il bene più prezioso e a lungo andare le scorte potevano andare incontro ad un pericoloso ridimensionamento. Il rischio di restare a secco non veniva mai preso in seria considerazione per il semplice motivo che a bordo funzionava un’impianto di riciclaggio dei liquidi utilizzati dai passeggeri dell’astronave, urina compresa. Ma, com’era giusto nel pensarlo, le simpatie sarebbero interamente ricadute verso l’acqua stivata nella cambusa. In ogni caso, nell’indesiderato bisogno,

ogni grave necessità si sarebbe dovuta trasformare in una grande virtù!

Dopo ventiquattro mesi di navigazione nello spazio, in un momento ben preciso ma indefinibile, si lasciarono alle spalle il loro caro e vecchio sistema solare per entrare nello spazio interstellare.

Ciò causò il taglio completo dei collegamenti radio con il pianeta Oroset.

L’isolamento durò ventiquattro ore. Anche se all’apparenza breve, il tratto percorso in quella parte di spazio interstellare fu di circa 270 miliardi di chilometri. Dopodiché entrarono in un nuovo sistema solare e la radio di bordo in una nuova vita!

Un momento memorabile di grande gioia culminato con la prospettiva di poter finalizzare quell’ambizioso progetto appositamente studiato per cercare un mondo nuovo da colonizzare!

L’esultanza contagiò l’intero equipaggio portandolo a livelli di felicità mai raggiunti fino a quel momento!

Nell’itinerario programmato era prevista anche la variante del pianeta abitato. Ma solamente nel caso

di una accertata disponibilità alla convivenza alimentata da spirito di fratellanza, pace e nobili intenti!!

Numerose le comunicazioni captate in un caleidoscopio

di linguaggi.

Si trovarono nel bel mezzo di un nuovo sistema solare

costituito, oltre che dal sole, da diversi pianeti, pianeti nani, lune e da migliaia di corpi minori.

Il pianeta più interessante: la Terra e il suo satellite Luna.

Era la Terra che pullulava di vita. Al contrario sulla Luna non c’erano le condizioni idonee per coltivarla.

Il dodici marzo 2012 dopo aver completato la loro prima orbita lunare

decisero di procedere con l’allunaggio.

Ma un’improvvisa grave anomalia presente nel sistema motori li costrinse ad una drastica manovra che li portò ad effettuare un allunaggio di fortuna.

I motori si spegnevano e si riaccendevano in continuazione. Ciononostante stavano per completare un difficile, ma non impossibile, allunaggio verticale quando, improvviso e definitivo, sopraggiunse il blocco dei motori.

Subito seguito da un black-out totale.

L’astronave priva dell’energia elettrica poteva contare solamente sulle luci di emergenza e, parzialmente, sulla plancia di comando.

In quelle condizioni, a dir poco drammatiche, era praticamente proibitivo, se non impossibile, proseguire con l’allunaggio verticale…..

Si sarebbero clamorosamente spiaccicati al suolo!

Fortuna volle che negli istanti precedenti il black-out, nel pieno del marasma generale di un complicato atterraggio verticale, ebbero la felice intuizione di far uscire i quattro carrelli d’allunaggio.

Per ogni carrello si contavano quattro ruote.

Posizionati uno sotto il muso, due sotto la fusoliera centrale ed il quarto sotto la fusoliera posteriore.

Un particolare che alla fine permise loro di sfruttare l’unica speranza di salvezza:

l’allunaggio in scivolata…!!

L’astronave riuscì a toccare il suolo lunare alla velocità di duecento chilometri orari. L’intero sistema frenante anche se penalizzato dagli eventi stava dando il meglio di sé stesso. Ma non fu sufficiente per compiere l’impresa perfetta!

Realmente impossibile evitare una serie di piccole colline. La loro corsa si concluse esattamente nel momento in cui il muso dell’astronave andò ad infilarsi tra le rocce della collina predestinata…!!

Fin da subito apparve chiara e forte l’entità del disastro:

dei 28 componenti solo sette sopravvissero…!!

Esattamente quei sette fortunati che nel momento dell’emergenza se ne stavano seduti e con le cinture allacciate…!!

seguirà……

Il campanile di Oroset I – libro primo – (episodio 71°)

http://www.lulu.com/shop/felice-tolfo/il-campanile-di-oroset-libro-i/ebook/product-23785046.html

 EPISODIO  71°

finale precedente:      

<Uahahah…!! Uahahah…!! Che simpatico, troppo, troppo buono! Comunque adesso approfittdi questo momento così cordiale per chiederti notizie di Oroset. Anzi, muoio dalla voglia di vedere cose che riguardano quel pianeta piazzato dove non mi sarei mai immaginato:


in un altro sistema solare…..!!

Sono certo che comprenderete tutti la mia curiosità come figlia legittima di questi ultimi incredibili eventi…… Uahahah…!!

71° episodio   

<Uahahah…!! Uahahah…!! Che simpatico, troppo, troppo buono! Comunque adesso approfittdi questo momento così cordiale per chiederti notizie di Oroset. Anzi, muoio dalla voglia di vedere cose che riguardano quel pianeta piazzato dove non mi sarei mai immaginato:


in un altro sistema solare…..!!

Sono certo che comprenderete tutti la mia curiosità come figlia legittima di questi ultimi incredibili eventi…… Uahahah…!!

Ma come posso resistere a tentazioni così stuzzicanti…?? Uahahah…!! Uahahah…!!>

Ahahahah…!! Uahahah…!! Ahahahah…!!

<Anche tu sei simpatico! Simpatico e anche un po’ pagliaccio. Sei grande anche per questo…!!

Guarda la combinazione….. ho qui una ciaka, amorevolmente a te dedicata, dove troverai cose che avresti potuto desiderare solamente entrando in uno di quei sogni fantastici che non tutti hanno la fortuna di vivere!

Noi, piccoli esseri viventi, cerchiamo di essere anche dei grandi,

almeno dove e quando ci è consentito!

Ahahahah…!! Ahahahah…!!>

<Uahahah…!! Uahahah…!! Buona questa…!!>

Uahahah…!! Ahahahah…!! Uahahah…!!

<Si tratta di una ciaka memory interamente in stile selenese…!!>

<Grazie mille, una cicaccamemory anche voi? Mi dovete scusare ma sta storia che utilizzate la stessa tecnologia selenese mi stupisce un po’, anche se alla fine nemmeno più di tanto visto che vivete qui!>

<Uomo terrestre ridicolo con la tua cicacca…?? Noi stiamo vivendo la nostra vita in questa città, così particolare nel suo splendore, dove ci sentiamo parte integrante degli ingranaggi che la compongono.

Comunque, a titolo di cronaca, la nostra tecnologia al riguardo non si differenzia di molto da quella selenese. Mentre se ci riferiamo ad altri campi e applicazioni, come ad esempio la velocità delle nostre astronavi, allora possiamo affermare di essere esageratamente oltre l’incredibile!

Non abbiamo molte immagini che ci riguardano all’interno dell’astronave, visto e considerato come sono andate le cose in quel maledetto atterraggio! L’intero pacchetto delle registrazioni effettuate dalle telecamere a circuito chiuso è andato completamente distrutto!!>

<Mi dispiace per tutto quello che vi è accaduto, comunque vi ringrazio per questi omaggi che mi fanno vivere come un vero personaggio fiabesco. E comunque cercherò in ogni caso di accontentarmi….. Uahahah…!! Però, scherzi a parte, sino a ieri io non sapevo nulla di voi, mentre adesso mi trovo a casa di sette extrasolari provenienti da un pianeta lontano 200 mila miliardi di chilometri dalla Luna e dalla Terra….!!…!!

Ventuno anni luce…..

Non so se riesco a farvi intendere la bontà del mio stato d’animo che sta lievitando come fosse schizzato…??…!!…?? Quindi l’emozionante bellezza nel vedere immagini di Oroset e dei suoi abitanti per me non sarà solamente una grande opportunità, ma di più, molto di più…!!>

<Grazie caro amico terrestre. Ne siamo onorati perché ci fai sentire orgogliosi come mai prima d’ora!

E dopo questa discussione non ci sono dubbi ma un’unica certezza:

sei e lo sarai per sempre l’unico terrestre che possiamo apprezzare nell’intero universo…!! Ahahahah…!!>

Uahahah…!! Ahahahah…!! Uahahah…!!

<Sbalorditivo, ma sono io che ringrazio tutti voi!>

<E non scordarti di visitare il nostro museo, ne vale proprio la pena….. Vedrai che per te, grande uomo della Terra, sarà un po’ come chiudere gli occhi eeeeeeeee….. tanto per cambiare, sognare ancora! Ahahahah…!! Ahahahah…!!>

<Uahahah…!! Uahahah…!!>

<Il terrestre sognatore, Ahahahah…!! Ahahahah…!!> <Uahahah…!! Uahahah…!!>

<Poi volendo chiudere l’argomento, come da tradizioni terrestri con la classica ciliegina sulla torta, ricordati che abbiamo anche un sito tutto nostro:

Oroset”!

Dedicato principalmente al pianeta ed in piccola parte alla vita di noi sette qui a Selene.

<Vedi Isabel adesso sono due i musei che dovrò visitare…?? Uahahah…!!>

<Ahahahah… Ahahahah…!! Certo che sì!!>

Ahahahah…!! Uahahah…!! Ahahahah…!!

<Ma adesso parlatemi un po’ di voi…!!…??…!!>

<Allora, come già ti avranno raccontato, noi veniamo da lontano, molto lontano…..

Il nostro è un pianeta che appartiene ad un altro sistema solare

distante circa 21 anni luce dalla Terra e dalla Luna, ovvero 200 mila miliardi di chilometri!>

Un pianeta grande tanto quanto la metà della Terra con gli stessi equilibri climatici ambientali, ma con una popolazione di soli cento milioni di abitanti.

Cosa dire: incredibile lo spazio a loro disposizione…!!

“seguirà………” 

Il campanile di Oroset I – libro primo – (episodio 72°)

http://www.lulu.com/shop/felice-tolfo/il-campanile-di-oroset-libro-i/ebook/product-23785046.html

 EPISODIO   72°

finale precedente:      

<Ma adesso parlatemi un po’ di voi…!!…??…!!>

<Allora, come già ti avranno raccontato, noi veniamo da lontano, molto lontano…..

Il nostro è un pianeta che appartiene ad un altro sistema solare

distante circa 21 anni luce dalla Terra e dalla Luna, ovvero 200 mila miliardi di chilometri!>

Un pianeta grande tanto quanto la metà della Terra con gli stessi equilibri climatici ambientali, ma con una popolazione di soli cento milioni di abitanti.

Cosa dire: incredibile lo spazio a loro disposizione…!!

72° episodio   

<Ma adesso parlatemi un po’ di voi…!!…??…!!>

<Allora, come già ti avranno raccontato, noi veniamo da lontano, molto lontano…..

Il nostro è un pianeta che appartiene ad un altro sistema solare

distante circa 21 anni luce dalla Terra e dalla Luna, ovvero 200 mila miliardi di chilometri!>

Un pianeta grande tanto quanto la metà della Terra con gli stessi equilibri climatici ambientali, ma con una popolazione di soli cento milioni di abitanti.

Cosa dire: incredibile lo spazio a loro disposizione…!!

Come i lunari anche gli orosetiani vivevano tutti, senza esclusione alcuna, all’insegna della totale condivisione di quell’agiatezza raggiunta dalla loro civiltà.

Fondamentale il contributo partorito da quel particolare collegato ai soldi, visto e considerato che anche a Oroset non erano stati creati…!!

Esattamente come a Selene!

I ricchi e i poveri si potevano distinguere solamente per le loro esclusive personalità e nient’altro…!!

Tutti con la medesima qualità di vita conseguente all’equa distribuzione del benessere raggiunto…!!

<Ah però, anche questa è una gran bella notizia, direi veramente confortante!!> esclamò Alex.

<Diversi anni fa i nostri potenti telescopi individuarono dei pianeti appartenenti ad un altro sistema solare. Tutti quei pianeti, a voi noti, avevano già un nome ma ovviamente per noi erano dei perfetti sconosciuti!>

Furono organizzate due spedizioni, l’ultima delle quali venne lanciata il 27 febbraio 1975.

Purtroppo di loro non si seppe più nulla!

L’unico dato certo si riferiva all’interruzione delle comunicazioni radio.

Si presume una certa analogia con la situazione vissuta da Luminor e i suoi, trentacinque anni dopo, esattamente nel momento in cui lasciarono il vecchio sistema solare per entrare nello spazio interplanetario e successivamente in un nuovo sistema solare quando, improvvisamente, tutte le comunicazioni vennero troncate per poi riprendere con i nuovi linguaggi tipici del mondo Terra!

Da allora ne passò del tempo finché un bel giorno, di punto in bianco, venne presa la tanto agognata decisione di ripartire con le esplorazioni verso un nuovo sistema solare.

E così, a distanza di trentacinque anni dalla seconda e ultima spedizione, Luminor si prese la grande soddisfazione di presiedere il comando della prima di una nuova serie di esplorazioni nello spazio interstellare!

Il 10 marzo del 2010

partirono per la loro prima avventura verso un nuovo mondo.

L’obiettivo era lo stesso delle due precedenti spedizioni:

cercare nello spazio un nuovo pianeta simile a Oroset per poi poterlo colonizzare.

Certamente ambiziosi poiché consideravano la loro missione come l’unica in grado di aprire nuovi orizzonti di vita.

L’astronave orosetiana era in grado di affrontare lunghi viaggi nello spazio che potevano durare anche diversi anni, cambusa di bordo permettendo, percorrendo migliaia di miliardi di chilometri.

Dalla forma triangolare interamente configurata a doppio ponte.

  • Lunghezza trentadue metri;

  • Larghezza dai tre metri della prua ai ventisei della poppa;

  • Altezza, esclusi i carrelli d’allunaggio, sette metri.

Dotata di due propulsori diamanticolari, operanti distintamente in singola sequenza (spento il primo entrava automaticamente in funzione il secondo), in grado di produrre l’energia elettrica necessaria per mantenere la funzionalità dell’intero apparato di bordo, sae (sistemi accumulo energia) compresi. I motori, data la loro incredibile espressione di potenza, assorbivano una quantità non indifferente di energia che veniva garantita, con esuberante efficacia, dal propulsore diamanticolare. Otto potentissimi motori elettrici, quattro in uso di funzione e quattro di riserva, situati nella parte posteriore in grado di imprimere una propulsione che andava fuori da ogni logica di un sano calcolo: oltre 11 miliardi di chilometri all’ora!!

velocità della luce 300.000 Km/s;

velocità orosetiana: 3.000.000 Km/s.

L’astronave grazie ai sensibilissimi rilevatori a distanza di cui disponeva poteva evitare ostacoli, atomi e materiali spaziali, imprimendo alla navigazione delle leggerissime curvature!! Con la cambusa stipata al massimo delle sue capacità era in grado di garantire viaggi di lunga durata, senza dover effettuare scali, per almeno una trentina di passeggeri. L’acqua era il bene più prezioso e a lungo andare le scorte potevano andare incontro ad un pericoloso ridimensionamento. Il rischio di restare a secco non veniva mai preso in seria considerazione per il semplice motivo che a bordo funzionava un’impianto di riciclaggio dei liquidi utilizzati dai passeggeri dell’astronave, urina compresa. Ma, com’era giusto nel pensarlo, le simpatie sarebbero interamente ricadute verso l’acqua stivata nella cambusa. In ogni caso, nell’indesiderato bisogno,

ogni grave necessità si sarebbe dovuta trasformare in una grande virtù!

“seguirà………”

Il campanile di Oroset I – libro primo – (NUOVO EPISODIO 73°)

 

http://www.lulu.com/shop/felice-tolfo/il-campanile-di-oroset-libro-i/ebook/product-23785046.html

 NUOVO EPISODIO 

              73°

finale precedente:      

L’astronave grazie ai sensibilissimi rilevatori a distanza di cui disponeva poteva evitare ostacoli, atomi e materiali spaziali, imprimendo alla navigazione delle leggerissime curvature!! Con la cambusa stipata al massimo delle sue capacità era in grado di garantire viaggi di lunga durata, senza dover effettuare scali, per almeno una trentina di passeggeri. L’acqua era il bene più prezioso e a lungo andare le scorte potevano andare incontro ad un pericoloso ridimensionamento. Il rischio di restare a secco non veniva mai preso in seria considerazione per il semplice motivo che a bordo funzionava un’impianto di riciclaggio dei liquidi utilizzati dai passeggeri dell’astronave, urina compresa. Ma, com’era giusto nel pensarlo, le simpatie sarebbero interamente ricadute verso l’acqua stivata nella cambusa. In ogni caso, nell’indesiderato bisogno,

ogni grave necessità si sarebbe dovuta trasformare in una grande virtù!

73° episodio   

L’astronave grazie ai sensibilissimi rilevatori a distanza di cui disponeva poteva evitare ostacoli, atomi e materiali spaziali, imprimendo alla navigazione delle leggerissime curvature!! Con la cambusa stipata al massimo delle sue capacità era in grado di garantire viaggi di lunga durata, senza dover effettuare scali, per almeno una trentina di passeggeri. L’acqua era il bene più prezioso e a lungo andare le scorte potevano andare incontro ad un pericoloso ridimensionamento. Il rischio di restare a secco non veniva mai preso in seria considerazione per il semplice motivo che a bordo funzionava un’impianto di riciclaggio dei liquidi utilizzati dai passeggeri dell’astronave, urina compresa. Ma, com’era giusto nel pensarlo, le simpatie sarebbero interamente ricadute verso l’acqua stivata nella cambusa. In ogni caso, nell’indesiderato bisogno,

ogni grave necessità si sarebbe dovuta trasformare in una grande virtù!

Dopo ventiquattro mesi di navigazione nello spazio, in un momento ben preciso ma indefinibile, si lasciarono alle spalle il loro caro e vecchio sistema solare per entrare nello spazio interstellare.

Ciò causò il taglio completo dei collegamenti radio con il pianeta Oroset.

L’isolamento durò ventiquattro ore. Anche se all’apparenza breve, il tratto percorso in quella parte di spazio interstellare fu di circa 270 miliardi di chilometri. Dopodiché entrarono in un nuovo sistema solare e la radio di bordo in una nuova vita!

Un momento memorabile di grande gioia culminato con la prospettiva di poter finalizzare quell’ambizioso progetto appositamente studiato per cercare un mondo nuovo da colonizzare!

L’esultanza contagiò l’intero equipaggio portandolo a livelli di felicità mai raggiunti fino a quel momento!

Nell’itinerario programmato era prevista anche la variante del pianeta abitato. Ma solamente nel caso

di una accertata disponibilità alla convivenza alimentata da spirito di fratellanza, pace e nobili intenti!!

Numerose le comunicazioni captate in un caleidoscopio

di linguaggi.

Si trovarono nel bel mezzo di un nuovo sistema solare

costituito, oltre che dal sole, da diversi pianeti, pianeti nani, lune e da migliaia di corpi minori.

Il pianeta più interessante: la Terra e il suo satellite Luna.

Era la Terra che pullulava di vita. Al contrario sulla Luna non c’erano le condizioni idonee per coltivarla.

Il dodici marzo 2012 dopo aver completato la loro prima orbita lunare

decisero di procedere con l’allunaggio.

Ma un’improvvisa grave anomalia presente nel sistema motori li costrinse ad una drastica manovra che li portò ad effettuare un allunaggio di fortuna.

I motori si spegnevano e si riaccendevano in continuazione. Ciononostante stavano per completare un difficile, ma non impossibile, allunaggio verticale quando, improvviso e definitivo, sopraggiunse il blocco dei motori.

Subito seguito da un black-out totale.

L’astronave priva dell’energia elettrica poteva contare solamente sulle luci di emergenza e, parzialmente, sulla plancia di comando.

In quelle condizioni, a dir poco drammatiche, era praticamente proibitivo, se non impossibile, proseguire con l’allunaggio verticale…..

Si sarebbero clamorosamente spiaccicati al suolo!

Fortuna volle che negli istanti precedenti il black-out, nel pieno del marasma generale di un complicato atterraggio verticale, ebbero la felice intuizione di far uscire i quattro carrelli d’allunaggio.

Per ogni carrello si contavano quattro ruote.

Posizionati uno sotto il muso, due sotto la fusoliera centrale ed il quarto sotto la fusoliera posteriore.

Un particolare che alla fine permise loro di sfruttare l’unica speranza di salvezza:

l’allunaggio in scivolata…!!

L’astronave riuscì a toccare il suolo lunare alla velocità di duecento chilometri orari. L’intero sistema frenante anche se penalizzato dagli eventi stava dando il meglio di sé stesso. Ma non fu sufficiente per compiere l’impresa perfetta!

Realmente impossibile evitare una serie di piccole colline. La loro corsa si concluse esattamente nel momento in cui il muso dell’astronave andò ad infilarsi tra le rocce della collina predestinata…!!

Fin da subito apparve chiara e forte l’entità del disastro:

dei 28 componenti solo sette sopravvissero…!!

Esattamente quei sette fortunati che nel momento dell’emergenza se ne stavano seduti e con le cinture allacciate…!!

seguirà……

Il campanile di Oroset I – libro primo – (episodio 71°)

http://www.lulu.com/shop/felice-tolfo/il-campanile-di-oroset-libro-i/ebook/product-23785046.html

 EPISODIO  71°

finale precedente:      

<Uahahah…!! Uahahah…!! Che simpatico, troppo, troppo buono! Comunque adesso approfittdi questo momento così cordiale per chiederti notizie di Oroset. Anzi, muoio dalla voglia di vedere cose che riguardano quel pianeta piazzato dove non mi sarei mai immaginato:


in un altro sistema solare…..!!

Sono certo che comprenderete tutti la mia curiosità come figlia legittima di questi ultimi incredibili eventi…… Uahahah…!!

71° episodio   

<Uahahah…!! Uahahah…!! Che simpatico, troppo, troppo buono! Comunque adesso approfittdi questo momento così cordiale per chiederti notizie di Oroset. Anzi, muoio dalla voglia di vedere cose che riguardano quel pianeta piazzato dove non mi sarei mai immaginato:


in un altro sistema solare…..!!

Sono certo che comprenderete tutti la mia curiosità come figlia legittima di questi ultimi incredibili eventi…… Uahahah…!!

Ma come posso resistere a tentazioni così stuzzicanti…?? Uahahah…!! Uahahah…!!>

Ahahahah…!! Uahahah…!! Ahahahah…!!

<Anche tu sei simpatico! Simpatico e anche un po’ pagliaccio. Sei grande anche per questo…!!

Guarda la combinazione….. ho qui una ciaka, amorevolmente a te dedicata, dove troverai cose che avresti potuto desiderare solamente entrando in uno di quei sogni fantastici che non tutti hanno la fortuna di vivere!

Noi, piccoli esseri viventi, cerchiamo di essere anche dei grandi,

almeno dove e quando ci è consentito!

Ahahahah…!! Ahahahah…!!>

<Uahahah…!! Uahahah…!! Buona questa…!!>

Uahahah…!! Ahahahah…!! Uahahah…!!

<Si tratta di una ciaka memory interamente in stile selenese…!!>

<Grazie mille, una cicaccamemory anche voi? Mi dovete scusare ma sta storia che utilizzate la stessa tecnologia selenese mi stupisce un po’, anche se alla fine nemmeno più di tanto visto che vivete qui!>

<Uomo terrestre ridicolo con la tua cicacca…?? Noi stiamo vivendo la nostra vita in questa città, così particolare nel suo splendore, dove ci sentiamo parte integrante degli ingranaggi che la compongono.

Comunque, a titolo di cronaca, la nostra tecnologia al riguardo non si differenzia di molto da quella selenese. Mentre se ci riferiamo ad altri campi e applicazioni, come ad esempio la velocità delle nostre astronavi, allora possiamo affermare di essere esageratamente oltre l’incredibile!

Non abbiamo molte immagini che ci riguardano all’interno dell’astronave, visto e considerato come sono andate le cose in quel maledetto atterraggio! L’intero pacchetto delle registrazioni effettuate dalle telecamere a circuito chiuso è andato completamente distrutto!!>

<Mi dispiace per tutto quello che vi è accaduto, comunque vi ringrazio per questi omaggi che mi fanno vivere come un vero personaggio fiabesco. E comunque cercherò in ogni caso di accontentarmi….. Uahahah…!! Però, scherzi a parte, sino a ieri io non sapevo nulla di voi, mentre adesso mi trovo a casa di sette extrasolari provenienti da un pianeta lontano 200 mila miliardi di chilometri dalla Luna e dalla Terra….!!…!!

Ventuno anni luce…..

Non so se riesco a farvi intendere la bontà del mio stato d’animo che sta lievitando come fosse schizzato…??…!!…?? Quindi l’emozionante bellezza nel vedere immagini di Oroset e dei suoi abitanti per me non sarà solamente una grande opportunità, ma di più, molto di più…!!>

<Grazie caro amico terrestre. Ne siamo onorati perché ci fai sentire orgogliosi come mai prima d’ora!

E dopo questa discussione non ci sono dubbi ma un’unica certezza:

sei e lo sarai per sempre l’unico terrestre che possiamo apprezzare nell’intero universo…!! Ahahahah…!!>

Uahahah…!! Ahahahah…!! Uahahah…!!

<Sbalorditivo, ma sono io che ringrazio tutti voi!>

<E non scordarti di visitare il nostro museo, ne vale proprio la pena….. Vedrai che per te, grande uomo della Terra, sarà un po’ come chiudere gli occhi eeeeeeeee….. tanto per cambiare, sognare ancora! Ahahahah…!! Ahahahah…!!>

<Uahahah…!! Uahahah…!!>

<Il terrestre sognatore, Ahahahah…!! Ahahahah…!!> <Uahahah…!! Uahahah…!!>

<Poi volendo chiudere l’argomento, come da tradizioni terrestri con la classica ciliegina sulla torta, ricordati che abbiamo anche un sito tutto nostro:

Oroset”!

Dedicato principalmente al pianeta ed in piccola parte alla vita di noi sette qui a Selene.

<Vedi Isabel adesso sono due i musei che dovrò visitare…?? Uahahah…!!>

<Ahahahah… Ahahahah…!! Certo che sì!!>

Ahahahah…!! Uahahah…!! Ahahahah…!!

<Ma adesso parlatemi un po’ di voi…!!…??…!!>

<Allora, come già ti avranno raccontato, noi veniamo da lontano, molto lontano…..

Il nostro è un pianeta che appartiene ad un altro sistema solare

distante circa 21 anni luce dalla Terra e dalla Luna, ovvero 200 mila miliardi di chilometri!>

Un pianeta grande tanto quanto la metà della Terra con gli stessi equilibri climatici ambientali, ma con una popolazione di soli cento milioni di abitanti.

Cosa dire: incredibile lo spazio a loro disposizione…!!

“seguirà………” 

Il campanile di Oroset I – libro primo – (nuovo episodio 72°)

http://www.lulu.com/shop/felice-tolfo/il-campanile-di-oroset-libro-i/ebook/product-23785046.html

 NUOVO EPISODIO 

              72°

finale precedente:      

<Ma adesso parlatemi un po’ di voi…!!…??…!!>

<Allora, come già ti avranno raccontato, noi veniamo da lontano, molto lontano…..

Il nostro è un pianeta che appartiene ad un altro sistema solare

distante circa 21 anni luce dalla Terra e dalla Luna, ovvero 200 mila miliardi di chilometri!>

Un pianeta grande tanto quanto la metà della Terra con gli stessi equilibri climatici ambientali, ma con una popolazione di soli cento milioni di abitanti.

Cosa dire: incredibile lo spazio a loro disposizione…!!

72° episodio   

<Ma adesso parlatemi un po’ di voi…!!…??…!!>

<Allora, come già ti avranno raccontato, noi veniamo da lontano, molto lontano…..

Il nostro è un pianeta che appartiene ad un altro sistema solare

distante circa 21 anni luce dalla Terra e dalla Luna, ovvero 200 mila miliardi di chilometri!>

Un pianeta grande tanto quanto la metà della Terra con gli stessi equilibri climatici ambientali, ma con una popolazione di soli cento milioni di abitanti.

Cosa dire: incredibile lo spazio a loro disposizione…!!

Come i lunari anche gli orosetiani vivevano tutti, senza esclusione alcuna, all’insegna della totale condivisione di quell’agiatezza raggiunta dalla loro civiltà.

Fondamentale il contributo partorito da quel particolare collegato ai soldi, visto e considerato che anche a Oroset non erano stati creati…!!

Esattamente come a Selene!

I ricchi e i poveri si potevano distinguere solamente per le loro esclusive personalità e nient’altro…!!

Tutti con la medesima qualità di vita conseguente all’equa distribuzione del benessere raggiunto…!!

<Ah però, anche questa è una gran bella notizia, direi veramente confortante!!> esclamò Alex.

<Diversi anni fa i nostri potenti telescopi individuarono dei pianeti appartenenti ad un altro sistema solare. Tutti quei pianeti, a voi noti, avevano già un nome ma ovviamente per noi erano dei perfetti sconosciuti!>

Furono organizzate due spedizioni, l’ultima delle quali venne lanciata il 27 febbraio 1975.

Purtroppo di loro non si seppe più nulla!

L’unico dato certo si riferiva all’interruzione delle comunicazioni radio.

Si presume una certa analogia con la situazione vissuta da Luminor e i suoi, trentacinque anni dopo, esattamente nel momento in cui lasciarono il vecchio sistema solare per entrare nello spazio interplanetario e successivamente in un nuovo sistema solare quando, improvvisamente, tutte le comunicazioni vennero troncate per poi riprendere con i nuovi linguaggi tipici del mondo Terra!

Da allora ne passò del tempo finché un bel giorno, di punto in bianco, venne presa la tanto agognata decisione di ripartire con le esplorazioni verso un nuovo sistema solare.

E così, a distanza di trentacinque anni dalla seconda e ultima spedizione, Luminor si prese la grande soddisfazione di presiedere il comando della prima di una nuova serie di esplorazioni nello spazio interstellare!

Il 10 marzo del 2010

partirono per la loro prima avventura verso un nuovo mondo.

L’obiettivo era lo stesso delle due precedenti spedizioni:

cercare nello spazio un nuovo pianeta simile a Oroset per poi poterlo colonizzare.

Certamente ambiziosi poiché consideravano la loro missione come l’unica in grado di aprire nuovi orizzonti di vita.

L’astronave orosetiana era in grado di affrontare lunghi viaggi nello spazio che potevano durare anche diversi anni, cambusa di bordo permettendo, percorrendo migliaia di miliardi di chilometri.

Dalla forma triangolare interamente configurata a doppio ponte.

  • Lunghezza trentadue metri;

  • Larghezza dai tre metri della prua ai ventisei della poppa;

  • Altezza, esclusi i carrelli d’allunaggio, sette metri.

Dotata di due propulsori diamanticolari, operanti distintamente in singola sequenza (spento il primo entrava automaticamente in funzione il secondo), in grado di produrre l’energia elettrica necessaria per mantenere la funzionalità dell’intero apparato di bordo, sae (sistemi accumulo energia) compresi. I motori, data la loro incredibile espressione di potenza, assorbivano una quantità non indifferente di energia che veniva garantita, con esuberante efficacia, dal propulsore diamanticolare. Otto potentissimi motori elettrici, quattro in uso di funzione e quattro di riserva, situati nella parte posteriore in grado di imprimere una propulsione che andava fuori da ogni logica di un sano calcolo: oltre 11 miliardi di chilometri all’ora!!

velocità della luce 300.000 Km/s;

velocità orosetiana: 3.000.000 Km/s.

L’astronave grazie ai sensibilissimi rilevatori a distanza di cui disponeva poteva evitare ostacoli, atomi e materiali spaziali, imprimendo alla navigazione delle leggerissime curvature!! Con la cambusa stipata al massimo delle sue capacità era in grado di garantire viaggi di lunga durata, senza dover effettuare scali, per almeno una trentina di passeggeri. L’acqua era il bene più prezioso e a lungo andare le scorte potevano andare incontro ad un pericoloso ridimensionamento. Il rischio di restare a secco non veniva mai preso in seria considerazione per il semplice motivo che a bordo funzionava un’impianto di riciclaggio dei liquidi utilizzati dai passeggeri dell’astronave, urina compresa. Ma, com’era giusto nel pensarlo, le simpatie sarebbero interamente ricadute verso l’acqua stivata nella cambusa. In ogni caso, nell’indesiderato bisogno,

ogni grave necessità si sarebbe dovuta trasformare in una grande virtù!

“seguirà………”