Settembre 2021: Stereolab – TRANSIENT RANDOM-NOISE BURSTS WITH ANNOUNCEMENTS (1993)

Stereolab - Transient random-noise bursts with announcements

 

Data di pubblicazione: 10 agosto 1993
Registrato a: Blackwing Studios (Londra)
Produttore: Phil Wright
Formazione: Laetitia Sadier (voce, chitarra, organo, sintetizzatore, cembalo), Tim Gane (organo, chitarra, sintetizzatore, percussioni), Duncan Brown (chitarra, basso, cori), Mary Hansen (voce, chitarra, cembalo), Sean O’Hagan (chitarra, organo), Adam Ramsey (bouzouki, organo, percussioni)
 

Tracklist

 

                        Tone burst
                        Our trinitone blast
                        Pack yr romantic mind
                        I’m going out of my way
                        Golden ball
                        Pause
                        Jenny Ondioline
                        Analougue rock
                        Crest
                        Lock-groove lullaby

 

Il feeling per la connesione è cio per cui viviamo
(Laetitia Sadier)

 

Questo LP con il suo nome lungo inizia con il “suono scoppiato” armonico-ruvido, melodico-atonale di Tone burst. La signora Sadier canta il francese, la sua madrelingua, un inno all’amore fisico. Sembra incrinato, affascina internamente: l’uso massiccio dell’organo Vox, non solo ha caratterizzato questo disco degli Stereolab, ma ha portato il suo suono iniziale e ha incoronato già questa canzone introduttiva. Già qui è chiaro che i titoli delle canzoni sono un cattivo indizio della storia della canzone. Agli Stereolab piace riflettere i significati dei loro pezzi tra tutti gli strati che danno i loro costrutti di tono, a volte anche un duro colpo, vedendo la chitarra in sottofondo la massima importanza.
L’ascoltatore è ritenuto dagli Stereolab come membro creativo del gruppo. Deve pensare insieme, deve mettere le orecchie e i sentimenti alla reception. È risucchiato dalla musica, confrontato con se stesso e il suo mondo. Pack yr romanic mind è un flusso fluente che si frammenta attraverso interruzioni ricorrenti, ma al contempo emotivamente altamente motivante. La voce dolce di Laetitia Sadier si confronta qui con una chitarra asciutta, di fronte a uno sfondo rilassato che potrebbe in qualche modo essere radicato da qualche parte nel facile ascolto degli anni ’60. Le lastre successive sono diventate sempre più evidenti alle fonti successive. Su queste “esplosioni transitorie di rumore casuale” ci si vede ancora di più sotto l’incantesimo dei grandi e importanti Krautrocker: Neu!, Can, Faust. Queste influenze documentarono fortemente le canzoni Golden ball e Pause. Con la prima si viene proiettati in un nuovo universo, chitarre più pesanti con potenza monotona, voce ultra distorta.
Gli Stereolab hanno un’incredibile resistenza che rende possibili queste avventure. Non si impantanano, aspettano l’errore dell’avversario, quindi il contatore viene rilasciato. Quindi giochi a calcio con successo, così crei ottima musica, anche con un uso enorme del feedback. L’ascoltatore sente un aumento della potenza interiore quando esposto a questa aspirazione. Questo idromassaggio continua senza soluzione di continuità in Pause. Sullo sfondo, una voce di computer sembra dichiarare numeri confusi. Prima che le voci di Laetitia Sadier e Mary Hansen si unissero in uno splendore soprannaturale. Formidabile, coerente, energico. C’è una pace completa in questo pezzo. Ha l’estetica di avere una bomba a mano volante sbloccata prima che colpisca il suo destino.
Giunge Jenny Ondioline. Diciotto minuti, il pezzo centrale dell’album. Il ritmo marcia, le chitarre scuotono, il basso rimane un tocco. Crea tensione che aumenta con un improvviso gonfiore nell’aria. Agli Stereolab piace usare una certa base familiare, da lì per entrare in nuove aree. Per Analogic rock abbiamo un’esperienza quasi mistica che offre un testo appuntito associato al suono dell’ensemble. La complessità della musica di sottofondo degli arrugginiti rimorchiatori di organi Vox alle terminazioni nervose. Questo viaggio termina con Crest e Lock-groove lullaby. Due bei pezzi finali che celebrano ancora una volta le grandi qualità del “Groop”. Vorrei celebrare per il “crest” anche il batterista Andy Ramsay, le cui sottili percussioni guidano la canzone nelle altezze. Dove strade grigie e bombardate in precedenza sono venute in mente all’ascoltatore, ora è una notte stellata

 

Settembre 2021: Stereolab – TRANSIENT RANDOM-NOISE BURSTS WITH ANNOUNCEMENTS (1993)ultima modifica: 2021-09-23T07:56:27+02:00da pierrovox

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