Aprile 2018: Oasis – (WHAT’S THE STORY) MORNING GLORY (1995)

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Data di pubblicazione: 2 ottobre 1995
Registrato a: Rockfield Studios (Monmouth)
Produttore: Owen Morris & Noel Gallagher
Formazione: Liam Gallagher (voce, cembali), Noel Gallagher (voce, chitarre, piano, mellotron), Paul “Bonehead” Arthurs (chitarra ritmica, chitarra acustica, piano, melltron, cori), Paul McGuigan (basso), Alan White (batteria, percussioni), Tony McCarroll (batteria), Paul Weller (chitarra, armonica, cori)

 

Tracklist

 

                        Hello
                        Roll with it
                        Wonderwall
                        Don’t look back in anger
                        Hey now!
                        The swamp song #1
                        Some might say
                        Cast no shadow
                        She’s electric
                        Morning glory
                        The swamp song #2
                        Champagne supernova

 

 

Siamo dei fottuti geni!
(Noel Gallagher)

 

Una cosa è certa: che l’umiltà non è proprio la dote naturale dei fratellini Gallagher! Anzi la strafottenza, quello stronzissimo atteggiamento da bulletti di periferia, con tanto di corredo di frasi sconce, apprezzamenti non proprio lusinghieri verso i loro colleghi (chi non ricorda, ad esempio, la lotta a distanza con i Blur negli anni ’90?) e una certa megalomania sin da subito scontrosa (fatta anche di furiose liti interne), nel bene e nel male hanno fatto la fortuna degli Oasis. Ma un’altra cosa è altrettanto certa: che questi due ragazzacci hanno portato una ventata d’aria fresca nell’ambito del brit pop mainstream della prima metà degli anni ’90. Melodie semplici ed efficaci, giro d’accordi secchi e ficcanti, e un certo richiamo a quel pop che fece la fortuna dei Beatles e dei Rolling Stones. Ma la loro musica non solo riflette la grande tradizione pop rock britannica, ma si addentra anche nei meandri di quella alternativa, abbeverandosi alle sacre fonti dei Jam e degli Stone Roses.
Nei primi anni ’90 il fenomeno del brit-pop portava alla ribalta tutta una serie di band che ha lasciato un marchio incredibile nella storia del rock, dai Suede ai Blur, dai Verve ai Pulp, e ad altri fenomeni più o meno noti. Gli Oasis contribuirono alla sua formazione con album dall’aspetto apparentemente tradizionale, perché rispetto alla Madchester degli Stone Roses, prediligevano maggiormente le chitarre alle piste da ballo.
Primo tassello di fondamentale importanza è il disco d’esordio, Definitely maybe, che nel 1994 fece entrare di diritto gli Oasis, ancora giovanissimi nell’olimpo del pop. Pur non manifestando una conoscenza culturale di chissà quale livello, il disco si presentava come un album chitarristico, effettato quanto basta, con una particolare predisposizione alle rime catchy, ma dall’impatto decisamente devastante. La loro Manchester è quella operaia, fatta di rock’n’roll e birra a fiumi nel pub inglesi, uomini duri e ambizioni grandissime. Uno dei dischi tra i più importanti di tutti gli anni ’90.
Ma il botto vero e proprio arriverà con il secondo disco, (What’s the story) Morning glory? dell’anno seguente. Avendo guadagnato la scomoda etichetta di “nuovi Beatles”, qui gli Oasis affinano maggiormente i pregi dell’esordio, con un Noel Gallagher (da sempre la mente viva della creatività della band, solo sul finale di carriera condivisa con l’altro fratello) in vero e proprio stato di grazia. Basti solo il fatto che questo è il disco di Wanderwall, un pezzo meraviglioso costruito su un semplice ma efficacissimo giro armonico, una struttura essenziale, eppure così immediata nel suo fascino cristallino, tanto da diventare uno degli inni indiscussi di tutta la generazione adolescenziale degli anni ’90.
Ma in (What’s the story) Morning glory? le perle si sprecano: si pensi ad esempio alla celeberrima Don’t look back in anger, straordinaria ballata di cristallina bellezza sorretta da un pianoforte di stampo lennoniano, cantata da Noel Gallagher, anch’essa uno degli inni da stadio della band. Ma si pensi anche ad una furiosa title-track carica di feedback chitarristici sparati ad alto volume, e alla conclusiva Champagne supernova, che tra le altre cose ospita alle chitarre un grande quale Paul Weller. Ma le beatlesiane Hello e Roll with it ci tengono a far sapere in giro che ora i grandi sono loro, e che quindi il pop ha avuto i degni eredi di una tradizione pesante. Il muro di chitarre che introduce Hey now invece getta legami con i Jam di Paul Weller, presente anche nei due schizzi anonimi, poi chiamati The swamp song. Some might say tiene ancora il volume degli amplificatori ancora a palla, con i suoi continui rimandi ai Jam. Abbiamo ancora spazio per Cast no shadow, dedicata a Richard Ashcroft dei Verve, e She’s electric, vivace nella sua briosa melodia. Tutto questo va a costellare un disco da molti ritenuto come uno dei massimi capolavori del brit pop anni ’90. Semplicità, essenzialità, strafottenza e una certa dose di arroganza fecero di questo disco, e di questa band, qualcosa di assolutamente speciale, purtroppo non del tutto mantenuto in Be here now di due anni più tardi. Poi nel tentativo di approcciare nuove vie sonore gli Oasis si perderanno per strada, incidendo album sconclusionati e piuttosto bruttini (la palma se la possono dividere Standing on the shounder of giants e Heathen chemistry), salvo poi tornare alla vecchia maniera, prima di sciogliere la band per l’ennesima lite in famiglia nel 2009.
Chiusa la band madre Liam intraprenderà una grigia carriera con i Beady Eye, e Noel Gallagher inciderà un album di pregevole fattura nel 2011. Forse un giorno arriverà la tanto declamata reunion? Chi lo sa! Fatto sta che per quel periodo in cui il brit pop ebbe la sua epoca d’oro, loro furono presenti come protagonisti e non come gregari!

 

A detta di molti le canzoni degli Oasis sono banali, ma in realtà le melodie entrano in relazione con gli accordi in modo molto insolito. Ti sembra di averle già sentite, eppure si sorprendono sempre!
(The Edge)

Aprile 2018: Oasis – (WHAT’S THE STORY) MORNING GLORY (1995)ultima modifica: 2018-04-05T13:14:02+02:00da pierrovox

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