“Mi piacciono tutti i suoni che sconvolgono le persone” (Sun Ra)
Per Sun Ra la musica era qualcosa di più. La musica era espressione di una “filosofia cosmica dell’universo”, che univa religione e pseudo-teorie scientifiche, tanto che lui stesso si autodefiniva una persona aliena, proveniente da Saturno. La sua filosofia, incentrata sulla pace universale, fu denominata “afrofuturismo”, contenente diverse ramificazioni culturali, tutte derivanti dall’Africa, vista come centro del mondo e solido sostegno dell’armonia universale. Il suo stesso nome d’arte proveniva dalle antiche divinità egizie, in particolare il dio Ra, dio del Sole. Tutto questo non poté che avere una forte influenza sul suo particolare stile sonoro, tanto da coniare un nuovo linguaggio nel jazz, visto non solo come espressione della pura improvvisazione, ma come sonorità di un’armonia cosmica. Ebbene esattamente così suona anche la sua musica, ovvero un caleidoscopio free-jazz immerso in atmosfere mistico-cosmiche e aperto alle più varie influenze etniche, varietà che si riflette anche nell´uso degli strumenti. Quindi sebbene si faccia fatica ad ignorare il suo aspetto folkloristico, sarebbe ingiusto ridurre la sua carriera al mero aspetto estetico; fu tra i primi ad introdurre ed utilizzare pesantemente i sintetizzatori nel jazz, con una delle proposte musicali più libere, interessanti e personali che sia capitato di sentire. Space is the place quindi rappresenta un ottimo album per cominciare a conoscere questo artista (tanto da essere scelto in questa sede in veste rappresentativa della sua carriera), poiché potrebbe rappresentare una sorta di sunto della carriera del Nostro, mettendo in luce le varie sfaccettature, oltre a presentare brani sia più canonici e lineari (quelli che fanno parte del lato B) che momenti puramente stranianti e siderali (la lunghissima title-track sulla prima facciata), presentandosi quindi come un ottimo compromesso tra sperimentazione ed accessibilità. Si consiglia anche l’ascolto dell’omonima colonna sonora ristampata in cd nel 1993 Sun Ra definiva la sua come la “musica del Sole”, ossia come un momento di vera e propria illuminazione, rivelazione, catarsi. Ascoltando i suoi dischi, si viene quindi rapiti da questa fluttuazione sonora strabiliante.
“Sun Ra è un fuori di testa, tanto quanto lo sono io” (George Clinton)