Anima Fiammeggiante

Dicembre 2018: Public Enemy - YO! BUM RUSH THE SNOW (1987)


  Data di pubblicazione: 10 febbraio 1987 Registrato a: Spectrum City Studios (New York) Produttore: Rick Rubin Formazione: Chuck D (voce), Flavor Flav (voce), Hank Shocklee (programmazione ritmica, programmazione sintetica), Eric Sadler (programmazione ritmica, programmazione sintetica), Terminator X (lead scratch), Stephen Linsley (basso), Bill Stephney (basso, chitarra), Vernon Redi (chitarra), Johnny Juice Rosato (lead scratch)   Tracklist                           You’re gonna get yours                         Sophisticated bitch                         Miuzi weighs a ton                         Timebomb                         Too much posse                         Ringstarter (Message to a black man)                         Public Enemy No. 1                         M.P.E.                         Yo! Bum rush the snow                         Raise the roof                         Megablast                         Terminator X speaks with his hands  

Preferisco essere odiato per quello che sono che essere amato per quello che non sono” (Chuck D)

 

Il debutto dei Public Enemy nell'ormai lontano '87 è sottovalutato da molti che erroneamente lo comparano ai tre album che verranno dopo. Yo! Bum Rush The Show ha un altro stile rispetto a quelli che verranno, è l'esordio ruvido grezzo e incazzato di uno dei gruppi più rivoluzionari di tutto il mondo del hip-hop, che col loro political rap influenzeranno molti e molti artisti a venire. Già dal primo ascolto salta subito all'orecchio ciò che rende quest'album un classico: il flow di Chuck D, la sua voce irruente, grezza, i suoi testi puntigliosi come la voce del compare Flavor Flav e il loro impegno politico. È da mettere in chiaro che lo stile vero e proprio dei Public Enemy, che li caratterizzerà e li renderà inconfondibili alle orecchie di molti, verrà dopo, qui è solo in fase di studio e di sperimentazione. Infatti, se si presta molta attenzione a Chuck D, sembra canti  come se avesse un tempo alla Run DMC. L'album apre con la potentissima You're gonna get yours che riporta perfettamente quanto detto sopra, una delle canzoni più rappresentative dell'intero catalogo del gruppo. La canzone sarà poi in parte riutilizzata dai Red Hot Chili Peppers che la utilizzeranno spesso nei  live per  introdurre la loro Give it away. Il messaggio politico la fa da padrone, come ad esempio in Rightstarter (A message to a black) e si prosegue sulla stessa lunghezza d'onda sino a Public Enemy No. 1, una specie di risposta di D a tutti i rappers che al tempo in cui lui conduceva un programma in radio lo sfidavano e lo irritavano . Questo disco diede inizio a ciò che oggi è il mito dei Public Enemy, alimentando di gran lunga il loro culto anche nei dischi successivi, soprattutto Fera of a black plaent o It takes a nation of millions to hold us black.