Anima Fiammeggiante

Febbraio 2020: The Psychedelic Furs - FOREVER NOW (1982)


  Data di pubblicazione: 25 settembre 1982 Registrato a: Utopia Sound, Lake Hill (New York) Produttore: Todd Rundgren Formazione: Richard Butler (voce), John Ashton (chitarre), Tim Butler (basso), Vince Ely (batteria), Todd Rundgren (tastiere, marimba, sassofono), Gary Windo (corni), Don Adams (corni), Ann Sheldon (violoncello), Flo & Eddie (cori)   Lato A                           Forever now                         Love my way                         Goodbye                         Only you and I                         Sleeps comes down   Lato B                           President Gas                         Run and run                         Danger                         No easy street                         Yes I do    

Penso che qualunque band rock che non faccia un disco pop è destinata a restare ininfluente per la gente” (Richard Butler)

 

Nei primi anni '80 esce Forever now dei Psychedelic Furs (terza fatica in studio) che non poche perplessità perplessità susciterà nel cuore dei primi appassionati, e soprattutto di tutti coloro che stavano crescendo a pane e new wave. Dove sono finiti il basso oscuro di India, la tragicità di Sister Europe, la complessità di All of this and nothing? Gli angoli sono stati smussati, le paranoie bruciate. Rimane la voce bellissima di Richard Butler. Ma il resto è Pop. Abbandonato Steve Lillywhite, si è passati a Todd Rundgren. E la differenza si sente tutta. L'ex Utopia infatti infarcisce l'operetta di tutte le cose che amava all'epoca: falsi archi suonati con le tastiere, batteria elettronica, synth che vanno e vengono, raddoppiati sui finali dalle chitarre. Che, detto così, sembra una cosa molto Eighties e che con il passare degli anni dovrebbe evidenziale i segni dei tempi. Ed invece funziona ancora a meraviglia. La sostanza è che qui ci troviamo di fronte a dieci gioiellini pop, di quelli che la maggior parte dei gruppi commetterebbe un omicidio di massa per avere tutti sullo stesso album. Per dire, quello stacco di chitarra post-funk, rubato agli Echo & Bunnymen, che c'è in Only you and I, quante migliaia di gruppi l'hanno poi usato negli anni successivi? E quelle sonorità così distorte figlie di una psichedelia che non voleva planare più acida, ma soffermarsi sulle morbidezze del pop, che aleggiava leggiadra nelle armonie della title-track o di Love my way. Il resto è pop d'altissimo potenziale, di quello che renderà famosi i Simple Minds e i Talk Talk, di quello che ci fa guardare agli anni '80 con nostalgia e qualche lacrima agli occhi!