Anima Fiammeggiante

Luglio 2021: Le Orme - FELONA E SORONA (1973)


  Data di pubblicazione: 10 aprile 1973 Registrato a: Fonorama (Milano) Produttore: Gian Piero Reverberi Formazione: Aldo Tagliapietra (voce, basso, chitarra), Tony Pagliuca (tastiere), Michi Dei Rossi (batteria, percussioni)   Lato A                           Sospesi nell'incredibile                         Felona                         La solitudine di chi protegge il mondo                         L'equilibrio   Lato B                           Sorona                         Attesa inerte                         Ritratto di un mattino                         All'infuori del tempo                         Ritorno al nulla  

"Negli anni 70, quando tutto era politicizzato, noi ci tenemmo fuori, eravamo proprio talebani della musica" (Aldo Tagliapietra)

 

L'Italia non fu immune al fascino del rock progressivo, che in tutta Europa era dettato dalle composizioni dei Genesis, degli Emerson, Lake & Palmer, dei King Crimson, dei Van Der Graaf Generator. L'intento era quello di coniugare rock e letteratura, con architetture sonore che non lambissero soltanto la melodia immediata, ma cercassero di ambire a qualcosa di più alto. Oltre al Banco del Mutuo Soccorso e alla Premiata Forneria Marconi, ci fu un altro gruppo che riuscì a caricarsi il pesante fardello di essere una delle punte di diamante del rock progressivo in Italia, dimostrando che il Nostro Paese non aveva niente da invidiare in tal senso ad altri paesi del continente europeo, anche per via di una certa visibilità che la band riuscì ad ottenere anche al di fuori dei confini nazionali. Nati come gruppo pop melodico, la band veneta ben presto riconoscerà di avere ben altre attitudini, nate grazie al confronto con la musica che circolava all'epoca (dai Cream agli Yes, dai Quatermass ai già citati Emerson, Lake & Palmer), oltre ad un'attenzione riposta verso la musica classica. Quando dopo l'abbandono di Smeraldi, la band si ritrova in terzetto, decide di dare un'autentica sterzata verso un suono decisamente progressivo, incentrato più sulle tastiere che sulle chitarre, e da queste convinzioni nacque poi Felona e Sorona, considerato da molti un'autentica pietra miliare del progressive italiano. Come ogni buon album progressive che si rispetti, anche Felona e Sorona è incentrato su concept, con tema due pianeti opposti e complementari. Il disco si apre con una lunga suite, Sospesi nell'incredibile, caratterizzata da atmosfere cosmiche e tematiche siderali, per poi proseguire con la presentazione di Felona, caratterizzata da un vestito sonoro che lambisce alcune trame medievali. La solitudine di chi protegge il mondo affonda in un arrangiamento psichedelico, fluttuante, dalle trame liquide, e da una melodia che fa pensare a ciò che ben presto andrà a fare Lucio Battisti. L'equilibrio chiude il primo tema, con alcune trame che fanno pensare ai Van Der Graaf Generator (non per niente Peter Hammill prenderà poi parte al tour e alla versione inglese del disco). La seconda parte si apre con la presentazione di Sorona, anche questa caratterizzata da una musica astratta e malinconica. Attesa inerte è ancora più straniante, caratterizzata da quell'insieme di suoni progressivi, e Ritratto di un mattino si prende il gusto di partire per storie sonore a distanze siderali (ammiccando forse a Space oddity di David Bowie). All'infuori del tempo ci riporta ancora alla mente il Battisti pre-prog, e si chiude il cerchio con la cavalcata sintetica di Ritorno al nulla. Felona e Sorona fu dunque il capolavoro di un gruppo ingiustamente dimenticato, che per certi aspetti ha saputo seminare germi di ben altri generi che poi saranno fioriti nel tempo, dalla neo-psichedelia alla nuova canzone d'autore.