Agosto 2021: Aphex Twin – …I CARE BECAUSE YOU DO (1995)

I care because you do

 

 

Data di pubblicazione: 24 aprile 1995
Registrato a: Londra
Produttore: Richard D. James
Formazione: Aphex Twin (voce, campionamenti, chitarre, tastiere, percussioni)
 

Tracklist

 

                        Acrid avid jam shred
                        The waxen pith
                        Wax the nip
                        Icct hedral
                        Ventolin
                        Come on you slags!
                        Start as you mean to go on
                        Wet tip hen ax
                        Mookid
                        Alberto Balsalm
                        Cow cud is a twin
                        Next heap with
 

Un enfant prodige della trance dance ispirata alla musica ambientale,
in voga nei rave britannici dei primi anni ’90
(Piero Scaruffi)

 

Quest’album è un ritratto di James in transizione, che si sta lentamente allontanando dalle esplorazioni ambientali dei suoi primi due album e dalla semplice techno acid dei suoi primi singoli ed ep, e si sta muovendo verso la folle follia programmata del suo più ben noto trio di uscite, l’album Richard D. James, l’ep Come to daddy e Windowlicker. Poiché questa uscita non si adatta comodamente a nessuno di quei campi, tuttavia, è qualcosa di un album senza un collegio elettorale.
A distanza di anni, tuttavia, è evidente che questa è una delle uscite più importanti di James proprio perché segna esattamente quel periodo di transizione. In sostanza, …I Care because you do suona come Selected Ambient Works 85-92 su steroidi, mescolando i paesaggi sonori ambiente/acido dei suoi primi lavori con pattern di batteria ancora più intricati, pesanti e innovativi. Anche se non è completamente realizzato come quello che avrebbe rilasciato solo l’anno successivo, è la prima uscita che cattura pienamente il suono con cui era così chiaramente innamorato all’epoca: giustapponendo la bellezza delle melodie e guidando le tracce con l’aggressività dell’assalto rifle programmazione del tamburo. Cioè, ovunque tranne Ventolin, che è stata la prima incursione di James nella dissonanza e nell’aggressività, qualcosa che ha fatto molto di più in Come to daddy, anche se non necessariamente con un effetto maggiore. Il singolo principale di questo album rimane una delle tracce di “dance” più dure mai registrate, un ascolto catartico di teste IDM con un ritmo così insistente da farti sbattere la testa in un fragore metallico.
Ventolin non è certo l’unica traccia che impedisce a questo di essere semplicemente una versione sperimentale. È chiaro fin dalla prima traccia, un numero di techno acido che batte con bassi profondi uniti da un tono dissonante che trasporta per tutta la sua lunghezza, che queste sono composizioni completamente formate, e alcune delle migliori opere di James risiedono qui. Icct hedral potrebbe essere lo standout, forse il più epico di tutte le tracce degli Aphex: costruendo dal suono oscuro del suo primo minuto con strati costantemente crescenti di archi, synth e basso, la canzone si espande in proporzioni decisamente enormi nel corso di sei minuti maestosi e trionfali. Come on you slags! è la traccia più ovvia che presiede alla fase successiva di Aphex in termini di frenetici pattern di batteria, e la sua folle percussione, che a volte minaccia di lacerare il noodling synth sopra di esso, è uguale a qualsiasi cosa James produrrebbe nei prossimi anni. Start as you mean to go on è altrettanto frenetico, una corsa rapida fino ai suoi ultimi momenti, quando alla fine collassa sotto il peso colossale del suo slancio in avanti. James riesce a strappare un po’ di funk al Mookid, incredibilmente bello e gioioso, i suoi sintetizzatori pastorali che forniscono un bel contrappunto al ritmo di batteria insistente e ripetitivo. E il brano successivo, Alberto Balsalm, raggiunge un livello di freddo che sarebbe diventato raro nel mondo degli Aphex, quest’ultimo con un suono profondo e risonante che sembra essere stato registrato in un grande corridoio o cattedrale.
Proprio quando pensi di avere il suono dell’album ancorato, però, arriva il prossimo, rigido e minaccioso Next heap with, uno storditore fortemente orchestrato e senza battute che conclude l’album sulla nota più scura possibile e conferma la convinzione comune che quello sguardo sulla copertina c’è una minaccia contorta. Sebbene sia, in molti modi, il figlio bastardo della discografia di James in quanto non si adatta comodamente a nessuna ampia categorizzazione del suo lavoro, …I care because you do non merita necessariamente tale categorizzazione, ma richiede il riconoscimento per che cos’è: uno dei migliori dischi IDM della metà degli anni ’90, un’opera che sarebbe stata un punto culminante della carriera per quasi tutti gli altri produttori

Agosto 2021: Aphex Twin – …I CARE BECAUSE YOU DO (1995)ultima modifica: 2021-08-26T08:42:06+02:00da pierrovox

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